ANNE E NATHALIE, DUE “SINDACHE” PER PARIGI - UNA NATA IN SPAGNA, DELFINA DELL’USCENTE DELANOE, L’ALTRA UNA DISCENDENTE DI LUCREZIA BORGIA ED EX MINISTRA E PORTAVOCE DI SARKÒ

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Stefano Montefiori per il "Corriere della Sera"

La favorita socialista Anne Hidalgo, «Ana María» all'anagrafe in Spagna dove è nata 54 anni fa, si è rivolta subito ai «parigini che vengono da tutte le regioni di Francia, da tutta l'Europa, da tutti i continenti», in omaggio a una ricchezza multietnica di cui lei stessa è espressione. La quarantenne rivale di centrodestra Nathalie Kosciusko-Morizet, lontana discendente di Lucrezia Borgia e di un generale polacco dell'armata napoleonica, ha badato al sodo promettendo di essere «il sindaco zero tasse supplementari» che restituirà la sicurezza ai parigini. Poi, il dibattito è cominciato.

Primo duello televisivo ieri sera tra le candidate che si contendono la successione al sindaco di Parigi Bertrand Delanoë, in carica dal marzo 2001, che lascia dopo due mandati.

È quella l'eredità che Hidalgo vuole rivendicare, costringendo «NKM » (come i francesi abbreviano Nathalie Kosciusko-Morizet) a ripetere nel corso dell'incontro che «il passato non è mai un progetto». Ma il bilancio del sindaco uscente Delanoë è positivo e apprezzato pure da molti elettori delle altre famiglie politiche: Hidalgo, a lungo delfina di Delanoë in municipio, lo sa bene e mette sul piatto della bilancia quell'esperienza.

È la politica nazionale invece la grande assente della serata: Hidalgo non cita mai François Hollande, che pure ha guidato il suo stesso partito per un decennio e ha vinto le elezioni presidenziali neanche due anni fa.

Meglio non evocare le difficoltà di un governo che ha appena dato il via a una nuova politica economica più liberale dopo gli iniziali fallimenti; quanto alla rivale «NKM», meglio non fare riferimento al suo partito Ump, che attende ancora il ritorno di Nicolas Sarkozy come unica possibilità di resurrezione dopo la lotta intestina tra François Fillon e Jean-François Copé. Ci si concentra sulla città, sulle proposte concrete per governare la capitale francese, come poche altre in Europa davvero cuore dello Stato.

Nathalie Kosciusko-Morizet mette l'accento sulla sicurezza, proponendo di raddoppiare la videosorveglianza e di punire «l'elemosina aggressiva», che è un giro di parole per indicare i Rom. Ma su questo tema non è facile rivolgere alla sinistra di Hidalgo la classica accusa di buonismo, perché da mesi la candidata socialista usa toni molto fermi nel denunciare le attività illegali di una parte della comunità Rom. E Hidalgo controbatte che è stato il centrodestra di Sarkozy, di cui «NKM» era ministra, a tagliare di 1.500 unità il numero di poliziotti in servizio a Parigi.

Se Hidalgo vuole trasformare l'avenue Foch in una immensa area verde, «NKM» propone di chiudere e coprire con spazi verdi e impianti sportivi leggeri la tangenziale che circonda Parigi: pochi dibattiti sono stati così privi di ideologia ma anche di slanci. Alla fine a decidere sarà probabilmente la personalità delle due candidate. E la assai cangiante Kosciusko-Morizet - accento aristocratico e foto posate con i senza tetto polacchi - non sembra partire avvantaggiata: anche per questo secondo i sondaggi a vincere sarà Hidalgo (54% a 46).

 

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