CHI HA ARMATO LA MANO? GRILLO! - ALEMANNO: “DOPO MESI CHE SI INVEISCE CONTRO POLITICA E ISTITUZIONI, NON C'È DA STUPIRSI SE UN PAZZO SI METTE A SPARARE!”

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1. TUTTI CONTRO GRILLO
Ansa.it

"E' il gesto di un pazzo e di uno squilibrato ma non ci dobbiamo stupire quando si inveisce continuamente contro il 'Palazzo', come se fosse da abbattere" ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Ai cronisti che gli chiedevano se si riferisse al Movimento 5 Stelle, ha replicato: "Non mi riferisco a nessuno".

A strettissimo giro i capigruppo del M5S Roberta Lombardi e Vito Crimi hanno diffuso una nota congiunta: "A nome di tutti i parlamentari del Movimento 5 Stelle esprimiamo la nostra ferma condanna per il folle gesto di violenza perpetrato poco fa davanti a Palazzo Chigi ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà umana e civile ai due Carabinieri in servizio ed al passante feriti. La democrazia non accetta violenza".

"Ci discostiamo da questa onda che spero finisca lì - scrive sul suo blog Beppe Grillo - perché il nostro MoVimento non è assolutamente violento. Piena solidarietà alle forze dell'ordine e speriamo che sia un episodio isolato e rimanga tale".

BAGNASCO, GRANDE MONITO ALLA POLITICA - Il ferimento dei due carabinieri davanti a Palazzo Chigi "é un fatto tragico" ed è "un grande monito per il mondo della politica". Lo ha detto il presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco a margine di una visita pastorale a Genova. Angelo Bagnasco ha aggiunto che "il gesto sembra dettato dalla disperazione" e ha sottolineato che "di fronte alla disperazione di tanti che cresce c'é bisogno di reagire con grande condivisione e corresponsablità per affrontare i problemi gravissimi dell'occupazione, del lavoro e dello stato sociale".

Secondo il presidente della Cei la tragica sparatoria è dunque "un grande monito per il mondo della politica e in generale per tutte le persone che hanno delle responsabilità". "Esprimo la mia vicinanza a tutte le persone coinvolte" ha concluso il cardinale Angelo Bagnasco che era in visita pastorale presso il vicariato S. Martino in Valle Sturla.

BOLDRINI, POLITICA DIA RISPOSTE A PAESE - "La politica deve tornare a dare risposte concrete ai bisogni delle persone" e "all'emergenza sociale" perché "la crisi trasforma una vittima in carnefice, come l'uomo che ha sparato oggi e questo ci deve metter in allarme". Così Laura Boldrini, presidente della Camera, visitando il luogo della sparatoria davanti a p. Chigi.

2. SPARATORIA PALAZZO CHIGI, GRILLO: «M5S NON VIOLENTO». PDL: «NON FOMENTARE L'ODIO
Benedetta Argentieri per Corriere.it

Paura e sgomento. Mentre le istituzioni si stringono in solidarietà ai carabinieri feriti nella sparatoria davanti Palazzo Chigi, il mondo politico, in particolare il Pdl, punta il dito contro chi ha fomentato «l'odio sociale», per dirla con le parole del neo ministro De Girolamo. Un clima di tensione colpa di chi, secondo Renato Schifani, in questi mesi «ha alimentato veleni e scontro sociale».

Il sindaco di Roma, Alemanno, in un tweet va oltre : «Dopo mesi che si inveisce contro politica e istituzioni, non c'è da stupirsi se un pazzo si mette a sparare!».

GRILLO - E anche se mai è stato nominato il nome di Beppe Grillo, il pensiero corre subito al leader del M5S, lo stesso che settimana scorsa aveva invocato la marcia su Roma. Lui, però, in un audio diffuso sul suo blog «La Cosa», prende le distanze da «ogni forma di violenza», perché il suo partito non lo è: « Noi raccogliamo firme ai banchetti, facciamo referendum e leggi popolari». E auspica «che si tratti di un episodio isolato».

IL PDL - Ma il Pdl si muove compatto. Cerca il nemico. Il presidente dei senatori Schifani, parla di «attacco alle istituzioni», e invita alla riflessione chi «in questi mesi, e anche negli ultimi giorni, ha alimentato veleni e acuito un clima di scontro politico e sociale». Lo segue Prestigiacomo («Ora stop a odio e parole violente»), Gelmini («Aprire con determinazione una nuova stagione di pacificazione nella quale tutti abbassino i toni») e Santanché («Non fomentare il clima di odio che trova terreno fertile in questa difficilissima fase di crisi economica») . E Gasparri: «Il fatto che l'attentatore di Palazzo Chigi possa essere uno squilibrato non cancella le colpe di quanti, proprio in quelle zone della Capitale, stanno alimentando un clima di odio e di violenza».

I PRESIDENTI DELLE CAMERE E NAPOLITANO - Più cauto il presidente del Senato Pietro Grasso secondo cui «dobbiamo non farci impressionare dal clima di tensione e capire al più presto le origini di questo fatto e cominciare a dare risposte concrete. In questo senso è importante l'inizio del lavoro del nuovo governo. Ieri un carabiniere ucciso, oggi due feriti, la mia gratitudine va a loro. Manteniamo la calma».

Lo segue la presidente della Camera Laura Boldrini scrive: «La violenza non deve e non può mai essere considerata tra le opzioni da percorrere per risolvere i problemi». Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso solidarietà alle vittime, i due carabinieri e la passante.

VENDOLA: «NON È COLPA DI CHI DISSENTE»- Per il leader di Sinistra e Libertà NichiVendola l'atto di un singolo non può essere strumentalizzato contro «chi non si piega all'inciucio». «Un disperato o pazzo spara ed è tutta colpa di chi dissente, di chi non si piega all'inciucio... Non sentite puzzetta di regime? #palazzochigi» questo il pensiero del governatore della Puglia condensato in un tweet.

 

 

LUIGI PREITI L ATTENTATORE DI PALAZZO CHIGICARABINIERE FERITO DALLA SPARATORIA A PALAZZO CHIGI GRILLO Lombardi e Vito A ROMA LAURA BOLDRINI SU "D" DI REPUBBLICAMaurizio Gasparri