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AVVISATE MATTARELLA - I GURU DELLA FINANZA TEMONO IL VOTO ANTICIPATO – “RISCHI DI INSTABILITA’, LO SPREAD SARA’ SOTTO PRESSIONE. CI AUGURIAMO CHE IL CAPO DELLO STATO VOGLIA ARRIVARE A FINE LEGISLATURA” – MA C’E’ CHI INVITA A NON ENFATIZZARE I RISCHI: "I GRANDI FONDI SONO GIA’ FUORI DALL’ITALIA”

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Francesco Spini per la Stampa

 

MILANO PALAZZO MEZZANOTTEMILANO PALAZZO MEZZANOTTE

A Londra, tra i grattacieli della City e di Canary Warf, lo chiamano «rischio politico». Pensavano di averlo per il momento archiviato con l' elezione di Macron in Francia.

Si stavano preparando alle elezioni inglesi, quindi a quelle in Germania, forse la variabile meno impazzita nello scacchiere europeo, per tenersi il piatto forte - l' Italia, ovviamente - in primavera. Negli uffici di fondi e grandi banche ancora ci sperano.

 

Ci attendiamo che il presidente Mattarella continui a preferire che le elezioni si tengano a fine legislatura», scrive Fabio Fois, economista di Barclays nel suo commentario diretto agli investitori. I quali si trovano spiazzati dall' ennesima giravolta italiana. «Per noi che facciamo finanza il rispetto delle date programmate è importante, la gente come me è infastidita dall' incertezza», spiega ad esempio Francesco Castelli, responsabile reddito fisso a Banor Capital.

 

«Fino a pochi giorni fa si aveva la percezione che si sarebbe arrivati a fine mandato con una legge che avrebbe dato stabilità al Paese». E invece «ti trovi con le elezioni anticipate di sei mesi e soprattutto con una proposta di legge elettorale che forse potrà semplificare il quadro parlamentare ma con l' assenza di una chiara maggioranza».

 

renzi mattarella gentilonirenzi mattarella gentiloni

Turbolenze contenute Per questo i gestori che maneggiano i portafogli più cospicui della city vogliono capire. E chiamano esperti come Lorenzo Codogno, lunga esperienza a Bank of America, poi capo economista al ministero dell' Economia.

 

Oggi, da consulente londinese attraverso la sua LC Macro Advisors, tende a non mettere troppa enfasi sui rischi di turbolenza per l' Italia. «Semplicemente perché i grandi fondi internazionali sono già fuori dall' Italia, il cui peso nei loro portafogli è molto basso», dice Codogno. Per il resto oggi «chi vuole investire in Italia lo fa con molta cautela e con selettività e se possibile rimanda a dopo le elezioni». Nel frattempo i grandi gestori dei fondi che lavorano all' ombra di St Paul' s si tengono informati. «Chiedono quali sono le tempistiche, come andrà a finire, sondano gli scenari di un Paese che ritengono sempre molto complicato». Cosa c' è da aspettarsi? Lo spread (attorno a 190 punti base) si manterrà «sotto pressione, come la Borsa, del resto. Ma senza particolari disastri».

mattarella e gentilonimattarella e gentiloni

 

Anche un veterano della City, l' ex presidente di Goldman Sachs Asset Management, nonché economista di fama (coniò la sigla Brics, che individua i paesi emergenti a crescita più sostenuta) ed ex ministro del governo Cameron, Jim O' Neill non si stupisce. «Tutto quello che focalizza il mercato sul rischio, secondo me basso, che l' Italia possa lasciare l' euro, o il rischio che la Germania possa essere clemente con il debito italiano, come sempre, rende i mercati nervosi».

 

E creare un caso politico per accelerare le elezioni, è uno di questi casi. C' è poi un altro rischio, quello dell' esercizio provvisorio di bilancio o di una finanziaria leggera rispetto alle necessità. «Basta ricordare l' esistenza delle clausole di salvaguardia: se non arrivano manovre correttive l' Iva, piaccia o meno, è destinata a salire - ricorda Castelli - . E questo fa da paracadute limitando almeno in parte il pericolo di un' esplosione del debito pubblico».

BERLUSCONI MATTARELLABERLUSCONI MATTARELLA

 

Gli ottimisti C' è poi, tra gli investitori, chi vede l' altra faccia della medaglia. «Forse è anche un bene che si vada a votare in anticipo - osserva Mauro Moretti, fondatore e numero uno di Three Hills Capital Partners, fondo di private equity con 400 milioni di masse in gestione -. In questo modo si va subito a vedere quello che c' è dietro l' angolo: anche un' attesa logorante, con la paura di risultati inattesi, può avere un impatto negativo sui mercati». Certo, aggiunge, «anche noi abbiamo una certa preoccupazione, teniamo le antenne alzate, ma crediamo che il rischio di un populismo senza controllo, anche grazie ai pesi e contrappesi delle istituzioni italiane, sia meno elevato che altrove».

MATTARELLA RENZIMATTARELLA RENZI