AVVISO AI NAVIGATI: PER INGUAIARE GRILLO BASTA POSTARE SUL BLOG UN COMMENTO RAZZISTA - E’ SUCCESSO IERI: BEPPUZZO SI SCAGLIA CONTRO “GAD VERMER” MA UN FOLLOWER (O UN PROVOCATORE?) COMMENTA: “VERME EBREO” E GAD S’INCAZZA - UN’ORA DOPO LERNER SCRIVE: “RINGRAZIO BEPPE GRILLO PER AVERE PRONTAMENTE CANCELLATO IL COMMENTO ANTISEMITA DAL SUO BLOG” - A ROMA OTTO GRILLINI LASCIANO M5S INCAZZATI PER LE CANDIDATURE…

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1-Sul blog di Grillo insulti antisemiti contro Gad Lerner

C.Gu per Il Messaggero

Le ostilità si aprono ufficialmente alle tre del pomeriggio: «Grillo mi dedica nuovamente le sue attenzioni sul blog. Liberissimo, per carità. Gli chiederei solo di cancellare il commento verme ebreo», scrive Gad Lerner su Twitter. Un'ora dopo viene sancita la tregua: «Ringrazio Beppe Grillo per avere prontamente cancellato il commento antisemita dal suo blog», interviene il conduttore. In mezzo, decine di messaggi sul blog del leader del Movimento 5 stelle riassunti sotto un unico titolo: «Gad Vermer».

Dopo l'attacco sessista alla consigliera bolognese Federica Salsi, questa volta è una frase razzista a scatenare la bufera attorno a Grillo. I fedelissimi fanno scudo attorno al leader e rincarano la dose: «Quando ho visto il tweet (verme ebreo) mi sono precipitata sul blog per accertarmene. Ho pensato che fosse già stato rimosso. Spero per Lerner che esistesse davvero». E ancora: «Ma quale verme ebreo? Le persone viscide e infime come Gad Lerner non credo abbiano una coscienza, figuriamoci un credo religioso».

Lo scontro in rete esplode al culmine di due giorni di botta e risposta tra il giornalista e il politico. «Lerner fa parte dei pretoriani del sistema», ha attaccato Grillo, vietando ai suoi la partecipazione a programmi «da punto G». «Beppe Grillo non è più il vostro megafono, d'ora in poi dovete chiamarlo capo», ha ribattuto il conduttore de La7. E così di questo passo, in un crescendo culminato nella frase poi cancellata che ha rinfocolato le accuse di razzismo mosse nei confronti di Grillo per un video del 2006 in cui si scagliava contro i marocchini.

«Se i marocchini vengono qui rispettano le regole, se no fuori! Però vuoi dare una passatina a un marocchino che rompe? Lo prendi, lo carichi in macchina, senza che ti veda nessuno, lo porti un po' in caserma e gli dai due schiaffetti». Anche questa volta c'è chi lo accusa e chi lo difende. Scrive un sostenitore: «Dovremmo fare una maglietta da indossare con le risposte alle seguenti domande: Grillo è fascista? No. Grillo è sessista? No, il punto G è l'ego di una persona. C'è democrazia nel movimento? Certo, almeno per le proposte di programma che sono la vera cosa importante, no per quanto riguarda la carriera personale. Quella è vietata».

2- LITE SUI CANDIDATI, SCISSIONE TRA I GRILLINI A ROMA
A.r.c. per La Repubblica

Acque agitate anche nella Capitale nel mare del Movimento 5 Stelle. Otto grillini dissenti hanno abbandonano il gruppo nato, non più di un anno e mezzo fa, in uno dei municipi più popolosi e popolari della Capitale, il XXmo che contiene i lucchetti di Ponte Milvio come la sede dell'ex Pci (oggi del Pd) dove era iscritto Enrico Berlinguer; un grande quartiere caro, però, anche alla destra romana.

Un addio, il loro, sancito nelle scorse ore. Al centro del dissenso il regolamento per la definizione delle candidature alle prossime elezioni amministrative capitoline previste, salvo variazioni, nella prossima primavera. Candidature al momento calate dall'alto, ovvero da Roma 5 Stelle, precisa uno dei dissidenti, e «non nello spirito di un movimento che si definisce libero e innovativo e aperto». Così gli otto grillini - tutti giovani professionisti - si sono ritrovati in minoranza, raccontano ora, in un gruppo M5S che fino a ieri, contava non più di 22 persone. La questione non è finita qui, però. Sul loro forum (il sito è www.roma5stelle.com) la discussione va avanti. Con interventi anche di altri grillini romani.

 

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