putin nucleare

AVVISO AI NAVIGATI: LA TENSIONE TRA USA E RUSSIA FA SALTARE GLI ACCORDI DI COOPERAZIONE SUL NUCLEARE - IN RISPOSTA ALLE SANZIONI DI OBAMA, PUTIN FA SALTARE IL PIANO PER LA TRASFORMAZIONE DI SEI REATTORI NUCLEARI RUSSI DI RICERCA SCIENTIFICA IN REATTORI FUNZIONANTI A URANIO A BASSO ARRICCHIMENTO - E I DUE PAESI RIMETTONO MANO AL PLUTONIO PER LE BOMBE

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Mirko Molteni per “Libero Quotidiano”

 

barack obamanbarack obaman

Nuovi segnali di guerra fredda fra Mosca e Washington, perdipiù sul versante nucleare, da ieri sera, quando il Ministero degli Esteri russo ha decretato la sospensione di un importante accordo siglato a Vienna il 16 settembre 2013 sulla collaborazione russo-americana nei reattori di ricerca. L'agenzia atomica russa Rosatom e l'US Department of Energy avevano concordato allora di lavorare insieme alla trasformazione di sei reattori nucleari russi di ricerca scientifica in reattori funzionanti a uranio a basso arricchimento.

 

centrale nuclearecentrale nucleare

Sarebbe una tappa importante per rendere economica una tecnologia che permetterebbe di usare a scopo energetico uranio poco arricchito, quindi non utilizzabile per fabbricare armi nucleari e perdipiù meno pericoloso di quello arricchito. Ora i russi hanno bloccato tutto adducendo sia la prosecuzione delle sanzioni americane contro Mosca, a causa della crisi ucraina, sia la recente rottura da parte americana dei negoziati sulla Siria.

 

E senza dimenticare i recenti schieramenti di «forze superflue della NATO» negli stati baltici e in Polonia, come temuto dalla Russia. «Nelle attuali circostanze - dice il dispaccio ufficiale di Mosca - la parte russa sospende l' accordo in risposta alle azioni non amichevoli degli Stati Uniti».

 

putin e medvedevputin e medvedev

Uno spiraglio viene lasciato aperto dalla precisazione, in tarda serata, che «la Russia può considerare la ripresa degli accordi nell' energia nucleare se gli Usa torneranno a tener fede ai loro impegni». Infatti, è già la seconda lite in questo settore fra i due colossi nell' arco di pochi giorni.

 

Già lunedì il presidente Vladimir Putin aveva ordinato ai deputati della Duma di sospendere un altro importante accordo con gli americani, il Plutonium Management and Disposition Agreement, o PMDA, in vigore fin dal 2000, che «congelava» in pratica 34 tonnellate di plutonio «bombabile», cioè adatto a trarne ordigni nucleari, stabilendo che non potesse essere usato a scopi militari.

white sands missile rangewhite sands missile range

 

È una quantità che basterebbe fino a 17.000 testate nucleari. Inizialmente gli americani avevano provato a riprocessare questo plutonio in una struttura del North Carolina, ma il procedimento costava troppo e nel 2015 hanno preso a stoccarlo in sito del Nuovo Messico, mentre la Russia lo stava trattando nella centrale di Beloyarsk.

 

Ora, tuttavia, la Russia, e di riflesso l' America, potrebbero sentirsi entrambe autorizzate a riutilizzare quel plutonio in eccesso per rimpinguare i propri arsenali, se la tensione si aggravasse ancora di più. Nel caso del PMDA, l' ordine di Putin deve essere formalmente validato dalla ratifica della Duma, che però è prevista a breve, entro il 12 ottobre e non lascia troppi dubbi sull' esito. Il clima infatti va sempre peggio.

 

putin suo delfino medvedevputin suo delfino medvedev

E non è un caso che, sempre ieri, pur poco ricordato dalle agenzie di stampa, è risuonato anche un appello di Mosca agli Usa per sedersi di nuovo al tavolo e rimettere mano anche alla questione del trattato INF sulle forze nucleari a raggio intermedio, cioè quella categoria di missili a testata nucleare con gittata compresa fra 500 e 5500 km. Era la vecchia questione degli "euromissili" e furono proibiti dal trattato INF del 1987 per evitare che potesse scoppiare una guerra nucleare locale limitata all' Europa.

 

area test nucleari a las vegasarea test nucleari a las vegas

Ma negli ultimi tempi sia la Russia sia gli Stati Uniti si sono reciprocamente accusati di aver violato il trattato schierando armi ai limiti di quel raggio d' azione, come i missili Iskander russi ai confini con la Polonia, o come i pozzi di lancio dei missili antimissile americani SM-3 della base di Deveselu, in Romania, che secondo i russi possono contenere missili da crociera Tomahawk nascosti, dato che la rampa impiegata per i due modelli è identica. Insomma, la Siria è l' attuale bandolo della matassa fra le due potenze, ma i problemi sono annosi ed ereditati da lontano.