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Francesco Bonazzi per Dagospia
Un avviso pesante a Renzie e uno ai pm che stanno facendo troppo casino. E’ un capolavoro come non se ne vedevano da tempo, quello andato in scena a Montecitorio con il voto sulla responsabilità civile dei magistrati. Un notizione che difficilmente conquisterà le prime pagine dei giornali che dicono di contare, ma che può cambiare molti comportamenti di personaggi che comandano.
Mario Landolfi Beatrice Lorenzin e Rossi - Copyright Pizzi
In sostanza il governo di Rottamazione è andato sotto di sette voti alla Camera, dove avrebbe una maggioranza schiacciante, su un emendamento che introdurrebbe un minimo di responsabilità civile persino per i magistrati, finora abituati a pagare il meno possibile eventuali errori (se non vedendosela tra loro). Epocale? Il fatto in sé non lo è, visto che sono almeno trent’anni che ci si prova e neppure fior di referendum dei radicali – vinti ! – hanno scalfito la sullodata casta.
Ma politicamente, è una bomba. Nonostante la corsa della maggioranza a minimizzare, Renzie va sotto dopo che, evidentemente, ha stravinto le elezioni. Oltre a tutto, con un’ottantina di franchi tiratori. E i pm che indagano vengono avvisati in malo modo proprio mentre le procure di Venezia e Milano fanno paura a lorsignori con Expo, Mose e chissà quale altra diavoleria.
Oggi poi è risorta perfino la procura di Napoli, con i suoi rinomati arresti-bomba (adesso tocca ai Finanzieri!), e quindi ora il quadro è assolutamente da allarme perfetto. Almeno per chi deve intendere.
Tutto il resto è meno che noia. Il premier ha la testa ancora in Cina e sostiene che “’l’Italia deve correre di più” (però!). I sindacati importanti minacciano una temibile “mobilitazione” se si dovesse fare davvero la famosa riforma della Pubblica amministrazione annunciata settantasette volte sette dal bulletto fiorentino.
Ma soprattutto, attenzione alla portata prospettica dell’ultima su Berlusconi: pare che un giorno si sia lamentato con Hillary che Bill Clinton lo trattava male. SI auspicano dibattiti e polemiche politiche.
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