DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA…
1. DAGOREPORT
La "badante" e la "fidanzata". Maria Rosaria Rossi e Francesca Pascale sono due campane (nel senso che la prima è nata a Piedimonte Matese, provincia di Caserta, e la seconda ha origine da Posillipo, Napoli centro) che hanno preso â'possesso'', fisico e mentale, di quel che è rimasto del Banana post-Olgettine.
Le due campane sbrigano e dominano il Cavaliere, lo comandano a bacchetta, secondo i rosiconi che hanno visto il loro sultano di Arcore ormai "sequestrato" dalle due amazzoni. Ma non tutto può girare per il verso giusto.
Ad esempio, il potere delle due erinni pare che non sia per nulla gradito al quintetto degli eredi di casa Berlusconi. E i soliti addetti ai livori raccontano che lo scorso Ferragosto, in quel di Villa Certosa, è avvenuto uno spiacevole episodio tra i tre rampolli di secondo letto, prodotti dai lombi di Veronica, e il duplex campano.
Alla tavolata del 15 agosto, alla vista della "badante" e della "fidanzata", Barbara, Eleonora e Luigi non avrebbero gradito la compagnia - erano presenti anche un gruppetto di fanciulle in cerca di gloria - e avrebbero girato i tacchi e la faccia da un'altra parte.
Il giorno successivo, capita l'antifona, il Banana avrebbe osato l'inosabile: di chiedere alle due di fare le valigie perché era atteso lo sbarco della figlia prediletta Marina. Al "raus" berlusconiano, la Pascale non ci avrebbe visto più per la rabbia: escandescenze tali che il povero Silvio, in stato confusionale, sarebbe ruzzolato ammaccandosi il polso, la spalla e il ginocchio. (vedi http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/e-caduto-berlusconi-il-patonza-due-giorni-fa-e-inciampato-durante-la-corsetta-mattutina-43292.htm
Acqua (minerale) passata. Ora il governo a due di quello che rimane del Cavalier Pompetta è ripreso alla grande. Come testimonia, a seguire, Emilio Fede.
2. LADY PASCALE
- "Francesca Pascale è la fidanzata di Silvio Berlusconi, è una ragazza che gli dà serenità ". Un fiume in piena Emilio Fede, che in un'intervista a Selvaggia Lucarelli su m2o conferma le voci sul fidanzamento dell'ex premier con la Pascale, racconta i suggerimenti di Silvio riguardo il suo nuovo movimento e rivela di aver pedinato Raffaella Zardo. "Ho parlato con Berlusconi del mio movimento "Vogliamo vivere".
Mi ha detto: E' una buona idea. Sai come lo puoi chiamare questo movimento più che Vogliamo vivere? Viveur, "Vogliamo viveur!". Sul caso della rissa al ristorante che ha visto coinvolta la Nile ha poi specificato: "Mi sono visto nelle chicche di gossip di Chi. Ho mandato un sms non proprio affettuosissimo a Signorini: "Alfonso, non ti occupi mai di me e una volta che lo fai, fai falsa informazione. Ha scritto che ho sedato una rissa, ma quando mai. Anche la Nile ha negato che io fossi lì!".
Alla domanda della Lucarelli: "La Pascale è la fidanzata di Silvio?" ha risposto senza esitazione: "Sì. La conosco molto bene e da tanto tempo, l'ho vista tante volte alle cene e è una ragazza che gli dà serenita', che più di altre gli sta vicino. E' preparata, simpatica, intelligente".
"E dell'altra amazzone che l'ha accompagnato in Kenya, Maria Rosaria Rossi che dici?". "La Maria Rosaria Rossi è un fulmine di guerra. E' una napoletana verace, lei è una raccontatrice di barzellette eccezionale tanto che certe volte faceva gare di barzellette con Berlusconi".
Poi una domanda su un pettegolezzo che lo riguarda: "C'è una leggenda metropolitana su di te: pare che tu una volta abbia avuto una botta di gelosia nei confronti di Raffaella Zardo e che sia andato sotto la finestra di casa sua a piano terra con la giraffa, quella che capta i suoni... Era lì con Manuel Casella pare..." . "Manuel dormiva a casa sua, certo. Ma no, la chiamavo da sotto la finestra per farmi aprire. Lei andava spesso da lui... Manuel Casella abita in via Lattanzio. "Lo pedinavi?". "Di lui mi frega cazzi. Io pedinavo lei!" .
3. VIDEO - GAMBE DI TELECAFONE (Oscar Di Maio-Francesca Pascale-Marianna Montella)
http://www.youtube.com/watch?v=2OcEgcR4tGc
4. TELECAFONE
Angelo Agrippa per il Corriere del Mezzogiorno (agosto 2009)
Sospetta che qualcuno abbia voluto farle un dispetto. Caricando su Youtube spezzoni di videoclip nei quali la consigliera provinciale del Pdl napoletano, la ventiquattrenne Francesca Pascale, eletta con settemila preferenze, con delega allo sport e agli spettacoli e in attesa di ricevere anche quella ai grandi eventi («Vorrei portare le tradizioni tipiche di Napoli in Europa»), balla con Oscar Di Maio, il cabarettista napoletano diventato famoso come protagonista di Telecafone.
La popolare trasmissione di Telecapri che da anni celebra la goffaggine di un personaggio dal linguaggio pappagonesco. «Avevo quattordici anni e d'estate mi divertivo», si schermisce la Pascale, oggi collaboratrice dell'ufficio stampa del ministero per i Beni culturali - «ricordo con tenerezza quelle mie partecipazioni. Riguardarmi oggi mi provoca imbarazzo. Non so chi abbia pubblicato quelle clip». Di recente, l'ex valletta del comico napoletano è stata fatta oggetto di articoli giornalistici, per via di alcune foto del 2006 che la ritraggono all'aeroporto assieme ad altre ragazze in partenza per Olbia.
Ma lei, sgombrando il campo da insinuazioni, ha spiegato che quegli scatti fanno riferimento ad una trasferta organizzata per seguire un corso politico a Villa Certosa. Di contro, tiene a difendere a spada tratta la sua amicizia con Silvio Berlusconi, nata da quando capeggiava il comitato giovanile ââSilvio ci manchi''.
Dunque, anche lei vanta un passato da showgirl. «Macché showgirl. Mi piaceva lo spettacolo. L'ultima volta sono comparsa in tv in una trasmissione che si chiamava Gap ( Generazione alla prova), in cui si discuteva di temi politici. Ricordo che soltanto io e un ragazzo italoamericano confessammo il nostro amore per Berlusconi».
E poi?
«Ho partecipato ad alcuni concorsi di bellezza. Alle selezioni per Miss Italia, dove vinsi la fascia di... mi sembra si chiamasse Miss Passepartout: consentiva di partecipare alle finali dell'anno successivo. E poi a Miss Grand Prix».
Come le è nata la passione politica?
«A 17 anni. Alla finale di Miss Grand Prix: dovevo vincere io quel concorso. Un giudice mi avvertì: ââLei ha vinto'', mi disse, ââporti in alto l'onore di Napoli''».
Invece?
«I produttori regionali e nazionali si misero d'accordo per far vincere un'altra ragazza. Mi arrabbiai. Denunciai l'organizzatore. Andai anche in tv, ospite di Alda D'Eusanio, per far scoppiare il caso. Nella vita ho subìto tante altre ingiustizie. Non solo nel mondo dello spettacolo. Da qui, la passione per la politica, per un mondo più giusto».
E la passione per Berlusconi?
«Conobbi Antonio Martusciello, l'ex coordinatore regionale di Forza Italia: l'uomo del presidente in Campania. Me lo presentò un mio amico, Enrico Tammaro. Martusciello mi invitò a far parte del movimento giovanile. Nello stesso tempo fui eletta rappresentante d'istituto. Ho frequentato una scuola con una prevalente presenza comunista: l'istituto d'arte Palizzi di Napoli. Pensi che dopo le stragi dell'11 settembre comparvero sulle pareti dell'edificio delle caricature di Bush con scritte contro gli Stati Uniti». ...
Berlusconi?
«Sì, sì, arrivo. Il 24 agosto 2004, tornando dalle vacanze, con Fulvio Martusciello, per il quale lavoravo, mettemmo in piedi il comitato ââSilvio ci manchi'': un gruppo di ragazze e ragazzi che seguiva Berlusconi in ogni manifestazione pubblica. Fu un periodo nero: perdemmo tutte le elezioni».
Per questo il comitato ââSilvio ci manchi'' fu sciolto?
«Noooo. à che Silvio non ci manca più: da allora abbiamo vinto tutte le elezioni».
Si dice che il comitato sia fallito anche per via di quel litigio scoppiato tra lei e la sua ex amica, e mancata candidata alle europee, Emanuela Romano. Vero?
«à lei che ha litigato. Forse le dava fastidio che i giornalisti si rivolgessero a me; che Berlusconi mi chiamasse al telefono. Mi chiese di dimettermi da presidente del comitato per far posto a lei».
Al termine della manifestazione con Berlusconi al San Carlo, organizzata dall'Unione industriali di Napoli, lei inveì contro un'altra militante del Pdl che indignata contestò la sua partecipazione al corso di politica in Sardegna a causa dell'effetto suscitato dalla pubblicazione delle foto all'aeroporto.
«Sì, dava ragione ai manifestanti che volevano interrompere la manifestazione del San Carlo e torto a me perché insinuava chissà che cosa avessi fatto in Sardegna».
Cosa pensa della polemica scoppiata intorno alle veline che dovevano essere candidate alle europee?
«Che si è trattato solo di una polemica. Punto e basta. Inoltre, credo che la storia privata del presidente Berlusconi dovesse rimanere in famiglia».
Ha conosciuto Noemi Letizia?
«No, mai vista. Ho sofferto tanto durante la mia campagna elettorale per le provinciali. Il caso Noemi scoppiò proprio in quei giorni, quando il presidente andò alla festa di compleanno a Casoria. Io lo incontrai soltanto dopo, in serata, all'hotel Vesuvio».
Si dice che anche lei, in quel periodo, alloggiò al Vesuvio. Una maldicenza?
«à vero, ho alloggiato al Vesuvio per una settimana. Camera 232: lo ricordo ancora. Quel soggiorno mi fu regalato. La mia abitazione era inagibile, a causa dei lavori di ristrutturazione. Il regalo arrivò da Gennaro D'Elia, un amico, la cui moglie ha curato la mia campagna elettorale. à tutto certificato».
Lei quando conobbe Berlusconi?
«Il 5 ottobre 2004. Lo seguivo come se fosse una rockstar, Bon Jovi. Lo conobbi a Roma, durante un pranzo con gli europarlamentari. Me lo presentarono Antonio Tajani e suo cugino. Arrivai con la maglietta con su scritto: ââSilvio ci manchi''. E lui: ââAh, finalmente ti conosco''».
Da allora, voilà : una scintilla. Amore o cosa?
«Adorazione vera. Ereditata dai miei genitori. Mio padre, io ero piccolissima, tornò a casa da Milano e ci parlò di Milano 2 e Milano 3 e di questo imprenditore straordinario. Mia mamma, che ho perso non molto tempo fa, prima di andarsene mi disse: ââSalutami il presidente''. Ora, quando sento Berlusconi al telefono o lo incontro a Roma gli chiedo sempre qualche consiglio. Lui mi fa: ââAllora, cosa hai prodotto di buono? Abbiamo studiato? ».
Suo padre pure ha conosciuto Berlusconi?
«Sì, ma dopo di me. In prefettura a Napoli, al termine di una manifestazione: ha anche una foto ricordo con il presidente».
Sul suo profilo di Facebook lei si presenta come «Berlusconiana convinta e vaccinata! ». Condivide proprio tutto del premier?
«No, da napoletana sfegatata non condivido la sua fede per il Milan. E la sua eccessiva bontà ».
E del contestatissimo connubio tra spettacolo e politica?
«Penso siano ambiti non così distanti. Lo spettacolo come palcoscenico serio serve a divertire e ad educare. La politica è spettacolo quotidiano. Poi, c'è lo spettacolo nausea-bondo: il teatrino della politica, quello che monta un caso intorno a Noemi».
Ha un sogno?
«Che la politica non faccia più parte del teatrino».
E quello nel cassetto?
«Che io possa arrivare, un giorno, a sedere tra i banchi di Montecitorio. Ma anche un nuovo scudetto per il Napoli. Sono una patita. Vado da sempre allo stadio. In curva, una volta, finii nel bel mezzo di una rissa. Tornai a casa sporca di sangue. Da allora promisi a mia mamma di frequentare il settore dei Distinti».
Tiene più per il Napoli o per il Pdl?
«Il Napoli è una fede. Il Pdl un obiettivo».
Per l'anno prossimo vede meglio Cosentino candidato alla Regione o la Carfagna?
«Se Mara accettasse mi farebbe piacere perché è una donna. Con Cosentino avremmo un politico di esperienza. Con tutta la stima che nutro per il presidente degli industriali Lettieri, preferisco comunque un politico ».
Dove andrà in vacanza?
«In Sardegna, a Porto Cervo... Scherzo. Alle Eolie. Anche se dalla Sardegna ho ricevuto tanti inviti».
Da Berlusconi?
«No, lui non andrà . Ho ricevuto inviti da tanti altri amici».
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