IL MARCIO SUL “ROMA” - LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA 2,5 MLN € DI CONTRIBUTI STATALI (ANCORA NON EROGATI) DESTINATI AL QUOTIDIANO “ROMA” DI ITALO BOCCHINO - LE INDAGINI HANNO ACCERTATO UN TENTATIVO DI AGGIRARE LA LEGGE PER L’EDITORIA - QUATTRO I DENUNCIATI (CHI? FUORI I NOMI!) - LO SCORSO 26 LUGLIO DAGOSPIA, IN PERFETTA SOLITUDINE, ANTICIPO’ I GUAI IN ARRIVO…

1-EDITORIA: GDF SEQUESTRA 2,5 MLN CONTRIBUTI PUBBLICI 'ROMA'
(Ansa) - Gli uomini del nucleo speciale radiodiffusione e editoria della Guardia di Finanza hanno sequestrato 2,5 milioni di contributi pubblici - ancora non erogati - dal fondo per l'editoria e destinati al quotidiano 'Roma' nonchè‚ le quote societarie di cinque imprese e un immobile per il valore complessivo di altri 2,5 milioni.

Le indagini hanno consentito di accertare che due cooperative editrici avevano tentato di aggirare la normativa sull'editoria, che vieta ad uno stesso soggetto, controllante piú giornali, di richiedere fondi pubblici per piú di una testata.

Nella vicenda è intervenuta anche l'Agcom che, dopo aver ricevuto la segnalazione della Gdf nel 2011, ha emesso una sanzione amministrativa di oltre centomila euro.
Il decreto di sequestro, firmato dal Gip del Tribunale di Roma, è stato eseguito dai finanzieri a Roma e a Napoli. Gli investigatori hanno anche denunciato quattro persone - responsabili, a vario titolo, di omessa comunicazione di posizione di controllo, falso ideologico e truffa aggravata - e tre imprese, per le relative responsabilità amministrative.

2- Carlo Tarallo per Dagospia (26 luglio 2012)
Cetriolo in arrivo per Italo Bocchino? E chi lo sa... quello che si sa è che gli spifferi annunciano bufera, epicentro Via Chiatamone a Napoli, la sede del quotidiano "Il Roma", "controllato" dall'ex portachiavi di Fini. La prima brutta notizia arriva dal Tar del Lazio: il sito iustitia.it scrive oggi che è stata bocciata la richiesta di poter incassare il finanziamento pubblico relativo al 2009.

DELIBERA AGCOM SU IL ROMA
Due milioni e mezzo di euro chiesti ma mai ricevuti dal quotidiano, che ora spera in un ribaltamento della sentenza da parte del Consiglio di Stato. Ma c'è una seconda brutta notizia in arrivo: alla fine dello scorso giugno la Guardia di Finanza di Napoli ha depositato in Procura una corposa relazione sulle delle indagini condotte sulla gestione finanziaria del Roma.

Indagini partite su input dell'Agcom, nel 2009 e proprio in relazione al finanziamento pubblico del giornale di Via Chiatamone. L'obiettivo? Verificare eventuali connessioni tra le Edizioni del Roma, società che edita il quotidiano napoletano, e le Edizioni Riformiste, società editrice del quotidiano L'Umanità, a sua volta destinataria di finanziamento pubblico. La legge però non consente di erogare i contributi per l'editoria contemporaneamente a imprese collegate tra loro, anche in maniera indiretta.

Le indagini delle Fiamme Gialle convinsero l'Agcom a sospendere l'erogazione dei contribuiti, e ora il Tar del Lazio conferma il blocco. Ma ora l'intera vicenda potrebbe assumere anche un profilo giudiziario, se i magistrati di Napoli riterranno che in quelle carte ci sono elementi sufficienti per l'apertura di un'inchiesta. La decisione è attesa nel giro di un paio di settimane....

 

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