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TIPI BALZANI - LA VICESINDACO DI MILANO FRANCESCA BALZANI ANNUNCIA LA CANDIDATURA ALLE PRIMARIE PD: “FACCIO FATICA A CAPIRE IL PROGETTO POLITICO DI SALA” - LA BATTUTA SUI SOCIAL A PROPOSITO DEL SOSTEGNO DI PISAPIA: "VOTATE LEI IN MEMORIA DI ME"

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Oriana Liso per “la Repubblica”

 

Se non è sui social network, un politico è come se non ci fosse. Per questo Francesca Balzani, la vicesindaco di Milano che entro domenica ufficializzerà la sua candidatura alle primarie del centrosinistra, ha iniziato a usare con più frequenza Facebook e ha aperto un account Twitter.

 

Sui social – a proposito del sostegno del sindaco Pisapia – gira una battuta caustica: “Votate lei in memoria di me”. «Chi conosce la politica sa che non ci sono prescelti, ma scelti. Sempre e solo dai cittadini. Il punto è garantire che le primarie siano una competizione vera e trasparente».

 

Due mesi fa il vicesegretario Pd Guerini le aveva chiesto una disponibilità a candidarsi. Allora aveva risposto che il suo ruolo era tenere unita la giunta. Cosa è cambiato?

FRANCESCA BALZANIFRANCESCA BALZANI

«Ho avuto la sensazione che le primarie fossero una storia già scritta. Sala ha mandato un unico e forte segnale: cambiare marcia rispetto a questi cinque anni. I cambi di rotta però sono pericolosi quando si è fatto un buon lavoro. Il momento splendido di Milano è la conseguenza di come questa giunta ha saputo tradurre il dinamismo politico in azioni positive. Per questo motivo ho iniziato a pensare di candidarmi».

 

Contro Sala, quindi?

«Assolutamente no. Credo che a Milano serva una proposta politica che porti avanti il nostro progetto per una città pulita e generosa, moderata, certo, ma anche anticonformista.

 

Le idee sono tante: penso a come dare maggior sviluppo alla rigenerazione urbana per arrivare a zero consumo di suolo, alla semplificazione dei rapporti con i cittadini, alla rottura della dicotomia centro- periferia, a una città forte, generosa e colta, più verde, che guarda sempre più all’Europa».

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E perché crede di essere la persona giusta?

«Mi chiamano la signora dei conti, per me è un complimento. Sono stata relatore generale del bilancio 2012 del Parlamento europeo: 150 miliardi, negoziati complessi. Mi piace ascoltare, fare sintesi e decidere. In questi due anni ho gestito il bilancio di Milano puntando sull’innovazione. Penso al bilancio partecipativo, al baratto amministrativo e al fondo per riqualificare aree abbandonate ».

 

I suoi possibili avversari non hanno le stesse capacità?

«Majorino, che stimo molto, ha un profilo più politico, Sala tecnico. Io credo di essere un punto di equilibrio. E la mia potrebbe essere una proposta diversa: negli incontri di questi giorni mi ha colpito che in tanti valutino positivamente la candidatura di una donna normale, con tre figli, che si propone di occuparsi della cosa pubblica. Forse perché c’è l’idea che la normalità in politica sia garanzia di equilibrio».

 

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Dice di non aver ancora deciso, ma parla da candidata. Ha altri nodi da sciogliere?

«Nodi no, ma in queste ultime settimane ho fatto tanti incontri, ho cercato di fiutare l’aria: adesso ho bisogno di fare sintesi».

 

Quanto peso ha l’appoggio del sindaco Pisapia e dei Comitati che contribuirono alla vittoria nel 2011?

«Considero il voto di Pisapia un voto da conquistare, come quello di tutti i milanesi. L’appoggio dei Comitati mi fa molto piacere: sono l’immagine esatta di quella Milano che vuole parteciparea ttivamente».

 

Renzi non mette il cappello su Sala, lasciando che siano ministri e dirigenti a sostenerlo. Ci sperava?

«Ero certa che Renzi non lo avrebbe fatto, perché è l’unica posizione coerente con la sua storia. Una volta ha detto: “Gli elettori non sbagliano mai”, ed è così. La storia recente ci insegna che essere bollato come candidato di partito non porta a grandi successi».

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Molti suoi colleghi di giunta appoggiano Sala. Non è un fallimento dell’unità arancione?

«Ciascuno ha le sue motivazioni e la sua storia: io, però, faccio ancora un po’ di fatica a capire esattamente quale sia il progetto politico di Sala».

 

Sel minaccia di uscire dalla coalizione, se lei e Majorino non trovate un accordo.

FRANCESCA BALZANIFRANCESCA BALZANI

«Spero non lo faccia, sarebbe un indebolimento del progetto politico. Fino all’ultimo sono aperta al confronto».

 

Patto di lealtà: se Sala dovesse vincere, lo sosterrà?

«Di più: quel patto dovrebbe valere sin dal primo giorno, a vincere sarà la coalizione».

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