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Alessandra Arachi per il Corriere della Sera
No, il dibattito non si sarebbe dovuto fare ieri mattina, almeno per rispetto della storia cinematografica dell'ospite, Nanni Moretti, proprietario del cinema Nuovo Sacher di Roma. Ma si sa i tempi sono cambiati e per capire «What is left?» non poteva bastare il lungometraggio di Gustav Hofer e Luca Ragazzi, coppia di cineasti resi famosi per «Improvvisamente l'inverno scorso», un documentario che sei anni fa accese i fari sul dibattito sui diritti alle coppie di fatto, anche omosessuali come lo sono i due cineasti.
Questa volta Gustav e Luca hanno puntato la telecamera sull'intera sinistra per tutto il 2013 e sono andati a «sbattere» contro Fabrizio Barca che nel loro documentario diventa la stella polare della nuova sinistra. Ma la stella brilla soltanto per qualche fotogramma, visto che le sue parole che evocano un passato fatto dei successi di Enrico Berlinguer si inabissano rapidamente. Nel lavoro di Hofer e Ragazzi. E nella realtà : « Io ci ho provato a fare politica. Ma ho resistito tre mesi, poi sono stato travolto».
à lo stesso Fabrizio Barca, già ministro nel governo di Mario Monti, che ieri mattina nel cinema di Nanni Moretti ha preso il microfono alla fine della proiezione di «What is left?» e ha spiegato la sua disfatta. Si era messo in corsa nel Pd, Barca, avrebbe voluto proseguire la gara per diventarne segretario. Si è fermato ai nastri di partenza.
«Sono vent'anni che abbiamo smesso di fare cultura politica. Io ci ho provato a portare indietro le macchine nel passato. Ma non ci sono riuscito. Sono stato travolto dal partito». Si, il dibattito sì, al Nuovo Sacher sono stati in tanti ieri mattina a cercare di capire dove va la sinistra, poiché un'ora e mezzo di documentario non soltanto non aveva chiarito le cose ma aveva confuso ancora più le idee. Tutti travolti, insomma. Proprio come l'ex ministro Fabrizio Barca.
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