pippo baudo giulio andreotti

VOX BAUDI, VOX POPULI – EDMONDO BERSELLI DICEVA: "BAUDO NON SI ASSUME E NON SI LICENZIA, PERCHÉ L’HA SCELTO, NELLA SUA SOVRANITÀ, IL POPOLO" (DALLA PAGINA INSTAGRAM "LA PRIMA REPUBBLICA") – SECONDO CLEMENTE MASTELLA “POLITICAMENTE NON FU MAI NEUTRO NELLE SUE SCELTE. FU TESTARDAMENTE DEMOCRISTIANO” – L’APPOGGIO PUBBLICO AL PROGETTO CENTRISTA DI SERGIO D’ANTONI E LE DUE CANDIDATURE MANCATE (CON LA DC E CON L’UNIONE DI PRODI)

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BAUDO: PIPPO E LA POLITICA, IL SIPARIO MAI ALZATO DI UNA CARRIERA MANCATA = 

SERGIO DANTONI PIPPOBAUDO

(Adnkronos) - La politica lo ha inseguito per decenni, con la perseveranza di un amante mai corrisposto. Pippo Baudo è stato molte cose: il volto iconico della televisione italiana, il talent scout instancabile, l'arbitro elegante del costume nazionale. Ma non è mai stato un politico.

 

Nonostante i numerosi inviti, le avances discrete e le proposte clamorose, ha sempre scelto di restare fuori dal gioco dei partiti. Eppure, qualche volta, il confine si è fatto sottile. Soprattutto all'inizio degli anni Duemila, quando Baudo appoggiò pubblicamente il progetto centrista di Democrazia Europea, il partito fondato dall'amico Sergio D'Antoni e da Ortensio Zecchino.

 

PIPPO BAUDO - GIULIO ANDREOTTI

Era il 2001, la Prima Repubblica era già un ricordo sbiadito, e tra la Casa delle Libertà di Silvio Berlusconi e l'Ulivo di Romano Prodi sicercava spazio per un terzo polo moderato.

 

Pippo c'era, almeno in spirito. Tenne a battesimo l'iniziativa e, indirettamente, mise in campo anche la moglie di allora, il soprano Katia Ricciarelli, candidata in Lombardia, Marche e Umbria.

 

Ma l'avventura fu breve: Democrazia Europea non superò lo sbarramento e si dissolse in meno di due anni, come un esperimento ambizioso ma fragile. Baudo, da sempre legato al mondo democristiano, sembrava a tratti il candidato ideale per certi salotti politici: amato, rassicurante, profondo conoscitore dell'Italia reale.

 

PIPPO BAUDO SILVIO BERLUSCONI

Negli anni Settanta, la stessa Democrazia Cristiana tentò di portarlo dalla sua parte candidandolo alla Camera dei deputati. Nulla da fare. Nemmeno nel 2005, quando l'Unione di Romano Prodi bussò alla sua porta con una proposta importante: candidarsi alla presidenza della Regione Siciliana.

 

Un'offerta che Pippo declinò con la consueta signorilità, lasciando il testimone - e il rischio - a Rita Borsellino.

 

Stesso copione nel 2012: il Partito Democratico siciliano gli propose un ritorno sulla scena, sempre per Palazzo d'Orléans. E ancora una volta, l'uomo dei 13 Festival di Sanremo disse "no grazie".

 

pippo baudo clemente mastella

Non per disinteresse, ma per una forma quasi etica di rispetto verso la politica. "Mi sono sempre considerato vicino al centrosinistra dopo la fine della Prima Repubblica, mentre prima votavo Democrazia Cristiana", spiegò in un'intervista di quei giorni.

 

Forse Baudo aveva capito prima di altri che in politica non basta il carisma, né la popolarità. Che i riflettori del potere sono ben diversi da quelli dello spettacolo.

 

Baudo: Mastella, fondamento di storia tv, fu testardamente democristiano

(LaPresse) - "È morto Pippo Baudo. Con Sandra gli abbiamo voluto veramente bene. E lui ce ne voleva. Tante volte è venuto a Benevento a presentare, gratis, 'Quattro notti e più di luna piena'. Una persona eccezionale per umanità e per capacità professionale. È parte fondamentale della storia della tv italiana. Lo piangiamo con affetto".

 

romano prodi e pippo baudo

Così Clemente Mastella in una nota."L’ho sentito poco tempo fa e mi aveva risposto a fatica - aggiunge -. Quanti ricordi. Tra tanti, quando a Viareggio per l’omicidio del gen Dalla Chiesa decidemmo assieme di interrompere la festa dell’amicizia nella sua versione ludica. E quando fui incaricato di mediare tra lui e Claudio Villa per un contrasto nato in modo strano ed anomalo.

 

E poi tanti episodi conditi da una stima ed amicizia reciproca. Politicamente non fu mai neutro nelle sue scelte. Fu testardamente democristiano. Ciao Pippo. Grazie per quanto ci hai donato in tutti questi anni. Pregheremo per te assieme a quanti ti hanno voluto bene".