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DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
Francesco De Dominicis per "Libero Quotidiano"
Sceriffi a tutto campo, senza fare distinzione sulle «dimensioni» delle banche. Dopo aver completato gli stress test, la Banca centrale europea vuole estendere la sua vigilanza, partita il 4 novembre, oltre i grandi gruppi finanziari. L’Eurotower ha preparato un provvedimento - che circola in bozza in Banca d’Italia - con il quale intende riformare ampiamente il sistema delle segnalazioni di vigilanza, vale a dire le informazioni che gli istituti di credito sono tenuti a inviare a Francoforte.
Le nuove norme obbligheranno anche le piccole banche, quelle che non appartengono ai big del credito e galleggiano sotto determinate soglie di attività (30 miliardi di euro e/o il 20% del pil, ma non inferiore a 5 miliardi), a spedire informazioni alla Bce. A Francoforte nascerà quindi una control room su tutte le banche del Vecchio continente.
Un percorso articolato e a più livelli: più è grande la banca, più aumentano sia la quantità di dati da spedire alla Bce sia la frequenza d’aggiornamento. Per i colossi finanziari non ci sono cambiamenti.
Le novità principali riguardano gli istituti estranei a gruppi bancari e rientranti nella categoria «less significant» (cioè meno significativi): resteranno vigilati dalle autorità nazionali (in Italia, perciò, dagli 007 di palazzo Koch), ma dovranno comunque aggiornare la Bce sull’andamento dei loro bilanci. I vertici dell’Eurotower, peraltro, hanno fretta. La consultazione pubblica sulle nuove regole è partita il 23 ottobre e dura sei settimane. Il «giro di tavolo» con le associazioni di categoria si chiuderà il 4 dicembre, poi la Bce tirerà le somme e renderà operativa la stretta sulla vigilanza.
La mossa ha pure un valore politico particolare: secondo esperti del settore, è il primo passo per spostare, successivamente, l’intera attività di vigilanza dalle autorità nazionali alla Banca centrale guidata da Mario Draghi. E qualcuno sospetta che l’ex governatore di via Nazionale si è messo in testa di rottamare la «sua» Bankitalia. twitter@DeDominicisF
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