DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
(TMNews) - Silvio Berlusconi, ha detto al Financial Times, nella sua prima intervista dopo le dimissioni da palazzo Chigi in novembre. Conversando con i corrispondenti del quotidiano londinese nella residenza romana di palazzo Grazioli, il Cavaliere ha accettato di affrontare una serie di temi che spaziano dal "bunga bunga" ai giudici "di sinistra", fino alla sua ferma convinzione della necessità per l'Italia di sostenere profonde riforme politiche e giudiziarie.
L'ex premier ha anche espresso il massimo sostegno dimostrato finora al governo tecnico di Mario Monti, soprattutto per quanto riguarda il progetto di riforma del lavoro.
"La speranza è che questo governo, sostenuto per la prima volta dall'intero Parlamento, avrà l'opportunità di proporre grandi riforme strutturali, a partire dall'architettura istituzionale dello Stato, senza le quali non possiamo pensare di avere un paese moderno e davvero libero e democratico" ha dichiarato Berlusconi, come anticipa il quotidiano londinese nell'edizione online.
Nell'intervista concessa al quotidiano della City, che in passato non gli ha mai lesinato dure critiche, Berlusconi ha spiegato di essersi dimesso a causa "dell'ossessiva campagna dei media nazionali e stranieri che accusavano la sua persona e il governo per i livelli raggiunti dallo spread e per la crisi dei mercati".
"Dopo aver esaminato le cause della crisi, che non risiedevano in Italia ma nell'Europa e nell'euro, ho ritenuto che se fossi rimasto al governo avrei danneggiato il paese perché avremmo assistito ad altre terribili campagne mediatiche" ha proseguito l'ex presidente del Consiglio. "Con senso di responsabilità - ha constatato Berlusconi - nonostante avessi la maggioranza in entrambe le camere del parlamento, mi sono quindi fatto da parte, e con una certa eleganza".
Un Berlusconi descritto dai giornalisti britannici come particolarmente 'vivace' ha sottolineato di sentirsi "ancora giovane" a 75 anni, arrivando a mostrare un graffio che ha detto di essersi fatto in una recente partita di hockey sul ghiaccio con l'amico Vladimir Putin. Poi, sempre stando alle anticipazioni di Ft.com, ha ammesso di essere troppo vecchio per ricandidarsi al ruolo di premier nelle elezioni previste per la primavera del 2013.
Berlusconi ha quindi confermato il suo endorsement per l'ex ministro della Giustizia Angelino Alfano, descrivendolo come il suo delfino. Ma ha chiarito una volta per tutte che si faranno le primarie per scegliere il candidato premier del Pdl. Lui, ha ribadito, resterà il "padre nobile" del partito e in quanto tale potrebbe scegliere di candidarsi in parlamento, soprattutto in virtù dei sondaggi che gli attribuiscono - a suo dire - una maggiore popolarità di quanta non ne possano vantare Nicolas Sarkozy in Francia o Angela Merkel in Germania.
"Ho ancora un fortissimo sostegno popolare, quasi il doppio dei miei colleghi Merkel e Sarkozy" ha affermato, "nei sondaggi d'opinione, il mio indice di popolarità personale è del 36%. Se cammino per strada, il traffico va in tilt. Sono un pericolo pubblico e non posso nemmeno andare a fare shopping!" ha ironizzato l'ex premier. Non risparmiandosi un attacco alla stampa estera, in particolare per aver danneggiato la sua reputazione all'estero dopo gli scandali sulla sua vita privata, Berlusconi si è detto "sereno" sui procedimenti giudiziari per i casi Mills e Ruby.
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