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silvio berlusconi forza italia
Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”
«Le uniche cose che il governo ha fatto finora, le ha fatte grazie a noi. Senza Forza Italia non vanno da nessuna parte. Perché senza di noi non c’è una maggioranza». Chi ci ha parlato giura che Silvio Berlusconi, felice come negli ultimi giorni, non lo era da tempo. Anche la visita forzata a Cesano Boscone, ieri, ha avuto un sapore diverso. Al punto che l’ex premier s’è persino premurato di presentarsi all’appuntamento col turno di servizi sociali accompagnato da un pacco regalo da lasciare alla signora che ogni settimana lo aspetta davanti alla struttura, la stessa a cui una settimana fa aveva riservato un saluto gelido.
cena fund raising di forza italia berlusconi maria rosaria rossi francesca pascale
Mentre ieri, giorno in cui Palazzo Madama ha licenziato in prima lettura la riforma renzian-berlusconiana della Costituzione, l’ex premier s’è goduto un momento trionfale. Ha scaramanticamente atteso l’esito della votazione. Quindi, nel momento in cui alle breaking news è apparso il numero 183, s’è lasciato andare a un salto di gioia. «Ecco, senza noi non c’è maggioranza».
E così, certificata da un lato la solidità del patto con Renzi, dall’altro la tenuta del gruppo forzista al Senato, Berlusconi passa all’incasso. Parte dei piani che ha in mente per il futuro si possono leggere in controluce nella lettera che ha spedito ai parlamentari del partito. «Sono stati mesi tormentati», ha scritto ai suoi. Di più, s’è conclusa «una stagione lunga e faticosa alla fine della quale Forza Italia, grazie al vostro impegno e alla vostra lealtà, è tornata ad essere protagonista». Quanto al futuro prossimo, «a settembre mi dedicherò al radicamento» del partito.
cena fund raising di forza italia silvio berlusconi
Sembra un esercizio di propaganda. Sembra. Ma nella lettera non c’è soltanto il generico impegno a tornare a occuparsi del partito. Perché, in un altro passaggio della missiva, Berlusconi cancella con un tratto di penna tutte le voci che lo davano impegnato nella ricerca di un successore. «Io sarà vicino a voi e combatterò. Spero di poterlo fare a 360 gradi con il recupero entro pochi mesi della piena agibilità politica ed elettorale ».
Morale della favola? Berlusconi, oltre al rilancio di Forza Italia, ha in mente di monetizzare anche il fatto che, come ripete, «senza di noi non c’è una maggioranza in Parlamento». A ragione o a torto, è convinto che — per le sfide che attendono Renzi — l’alleanza di governo tra Pd e Ncd non sia sufficiente. Anche perché, tra le oscuri previsioni su cui si esercitano da Arcore, «c’è anche il rischio di un ritorno della tempesta autunnale dello spread». Come a dire, «l’avete letto Draghi, no?».
cena fund raising di forza italia berlusconi con i partecipanti
L’idea del soccorso azzurro «gratis» è stata accantonata. In testa, infatti, l’ex premier e lo stato maggiore forzista hanno l’idea di subordinare il sostegno alle misure economiche che attendono l’esecutivo solo a quello che in tanti, sull’asse Arcore-Palazzo Grazioli, chiamano «il progressivo avvicinamento ai confini della maggioranza». Non un appoggio esterno da un lato e né la richiesta di un rimpasto dall’altro. Ma qualcosa che sta a metà strada. Una «terza via» senza la quale gli azzurri risponderanno al fuoco col fuoco.
Un assaggio della possibile controffensiva l’ha dato Berlusconi stesso, in un altro brano della lettera ai suoi parlamentari. «Gli ultimi dati del Pil sono i peggiori da 14 anni e confermano la grave recessione in cui versa la nostra economia. Questo è il risultato di tre governi consecutivi non eletti dai cittadini e totalmente privi di una strategia per uscire dalla crisi», ha sottolineato. E ancora: «La nostra è l’unica opposizione a un governo incapace».
BERLUSCONI ALL'INCONTRO CON I GIOVANI DI FORZA ITALIA
Eppure, come dopo un lancio di dadi al Monopoli, si torna sempre al «via». Ai numeri. Paolo Romani, il capogruppo azzurro al Senato portato in trionfo dai suoi (e anche dai renziani), la mette così: «183 voti a favore meno i nostri 40 quanto fanno? Ecco, senza di noi non c’è maggioranza. Il resto dei ragionamenti è prematuro ma a settembre...».
BERLUSCONI ALL'INCONTRO CON I GIOVANI DI FORZA ITALIA
Oltre i puntini di sospensione c’è il ragionamento di Ignazio Abrignani, capo dell’ufficio elettorale forzista ed esponente vicino alla «neo-colomba» Verdini: «Da oggi sono chiare due cose. La prima è che non ci sarà Forza Italia senza Berlusconi. La seconda è che senza Forza Italia e senza Berlusconi non c’è più la legislatura». Così, senza troppi fronzoli.
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