SMACCHIAMO PITTIBIMBO! - BERSANI A VALANGA SU RENZI: “HA SBAGLIATO, NON HA CAPITO CHE ABBIAMO PROBLEMI GRAVI CHE NON SI RISOLVONO IN 3 MESI” - “ALTRO CHE RIFORME, SI PENSI ALLA CRISI ECONOMICA E AL LAVORO: IL RESTO VIENE DOPO”

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Da “Il Fatto Quotidiano

 

pierluigi bersanipierluigi bersani

Il vizio è sempre lo stesso: sciorinare i concetti, anche duri, in decine di subordinate. Ma il messaggio è chiaro, e Pier Luigi Bersani lo lancia al Premier rispondendo alla domanda diretta della presentatrice Sardoni a In Onda (La7): “Renzi ha sbagliato tutto ad anteporre la crescita alle riforme istituzionali?”.

 

MATTEO RENZIMATTEO RENZI

Risposta: “Sbaglia chi non vede che abbiamo problemi di fondo che non si risolvono in un trimestre - spiega l’ex segretario Pd - È dal decennio berlusconiano che perdiamo posizioni. Non possiamo fare Pil quando perdiamo il 25% della produzione e il 17% della capacità produttiva. Sbaglia chiunque non dica agli italiani questo.

 

E che non si può affrontare un problema in tre mesi”. Che le priorità dovevano essere altre, Bersani lo dice chiaramente qualche minuto dopo: “A settembre ci troveremo con la legge costituzionale alla Camera e quella elettorale al Senato, ma bisogna invertire le cose: per un paio di mesi ci dovremmo occupare solo della crisi economica, il resto viene dopo...”.

Berlusconi SILVIOBerlusconi SILVIO

 

Anche sulle ricette, però, l’ex ministro la vede molto diversamente dall’inquilino di Palazzo Chigi, e fissa un paletto a nome di tutta la minoranza Pd: “Adesso torneranno a parlare di lavoro, ma sia chiaro che di qui non si passa. Gli investimenti creano lavoro, non le regole. Abbiamo flessibilizzato tutto, ma è servito a nulla”. Tradotto: il decreto lavoro è il massimo digeribile dalla sinistra dem, oltre non si va. Perché, “chi pensava che gli 80 euro - che vanno bene - invertissero la tendenza non aveva capito la gravità della situazione”. La manovra incombe? “Padoan la nega per il 2014, ma nel 2015 il problema si porrà molto seriamente....”.

denis verdinidenis verdini

 

giancarlo padoan  giancarlo padoan

Anche sulle riforme, Bersani si leva molti sassolini. Il “patto del Nazareno” non gli è piaciuto - “È la sede del Pd, non vorrei passasse alla storia come il posto dove è venuto Berlusconi” - come anche la scelta di dialogare soprattutto con Fi: “Abbiamo un’ampia maggioranza parlamentare, dovremmo discutere con tutti ma l’ultima parola non può essere lasciata a Verdini”. Chiusura sulla responsabilità civile dei magistrati: “Una qualche forma si può inserire, ma dev’essere ragionata”.

SOTTILE SARDONI 
SOTTILE SARDONI

alessandra  sardoni  alessandra sardoni