"SONO FIDUCIOSO CHE IN PUGLIA SE NE ESCA BENE CON DECARO CANDIDATO” – IL RASPUTIN DEL CAMPO LARGO GOFFREDO BETTINI PARLA DEL PASSO INDIETRO DI EMILIANO E INVITA VENDOLA A FARE LO STESSO: “LA SUA SENSIBILITA’ PORTERÀ ALLA COMPRENSIONE DELLE RAGIONI DI DECARO" – E SULLE IPOTESI DI PRIMARIE DI COALIZIONE PER SCEGLIERE IL CANDIDATO PREMIER DEL CENTROSINISTRA: "SE NON CAMBIERÀ LA LEGGE ELETTORALE, NON SONO NECESSARIE. SE DOVESSIMO VINCERE, SI SCEGLIERÀ IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DOPO, A PARTIRE DAI..."

GOFFREDO BETTINI

(ANSA)  "Sono fiducioso che in Puglia se ne esca bene. Con Decaro candidato e le necessarie condizioni di rinnovamento che egli ha posto. Ma in tutta Italia le candidature sono buone. C'è stato qualche contorcimento e qualche conflittualità di troppo. Alla fine hanno prevalso la spinta unitaria di Elly Schlein e la condotta intelligente e correttissima di Conte. Ha pesato il contributo positivo dell'insieme dei partiti e delle personalità del centrosinistra. I candidati in campo, tra quelli a disposizione, sono i più competitivi".

Lo dice l'esponente dem Goffredo Bettini in una intervista al Fatto Quotidiano. Gli viene chiesto se Emiliano e Vendola dovrebbero quindi ritirarsi. "Emiliano ha compiuto un gesto saggio e importante. Tutti gli hanno riconosciuto il valore storico del suo cammino da sindaco di Bari a presidente della Puglia. Ma dei padri si mantiene un ricordo bello e vivo a condizione che sappiano chiudere con generosità la loro stagione. Emiliano continuerà a dare il suo contributo, come sa fare lui, a livello nazionale e a Decaro darà ciò che gli sarà chiesto.

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E Vendola? "Decaro ha sollecitato sia al Pd, sia ad Avs, candidature soprattutto di una nuova classe dirigente. Ha fatto bene. Nelle mani del Pd c'era la possibilità e il dovere di rispondere positivamente alla sua richiesta. E così è stato. Vendola è di un altro partito, Avs. Per lui la soluzione inevitabilmente sarà discussa nella coalizione.

Comunque, le due figure, pur essendo entrambe ex presidenti, non sono assimilabili. Credo però, che la sensibilità di un dirigente come Vendola, di fronte a una possibile rinuncia del candidato migliore, porterà alla comprensione delle ragioni di Decaro".

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 Recentemente è riemersa l'ipotesi di primarie di coalizione per il candidato premier: pensa che ci saranno? "Se non cambierà la legge elettorale, penso non siano necessarie. Andremo insieme con una piattaforma legata ai due valori fondamentali costituzionali: la libertà e la giustizia. Se dovessimo vincere, si sceglierà il presidente del Consiglio dopo, a partire dai risultati di ciascun partito. Se invece la destra imporrà una riforma che prevede la scelta del leader delle coalizioni, scritta sulla scheda, le primarie potranno essere uno strumento utile, quasi obbligato".

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