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Lavinia Di Gianvito per "Corriere.it"
Ci sono gli alberghi di lusso e i ristoranti, le enoteche e le pasticcerie, i mazzi di fiori e il marketing. Ammontano a 2 milioni di euro le spese di rappresentanza collezionate da Matteo Renzi quando era alla guida della Provincia di Firenze, tra il 2004 e il 2009. Ma Alessandro Maiorano, il dipendente di Palazzo Vecchio diventato il grande accusatore del «rottamatore», sostiene che l'odierno avversario di Pier Luigi Bersani alle primarie del Pd di milioni ne abbia spesi 20. E dalle carte che ha consegnato alla Guardia di finanza emergono anche iniziative che a fatica si possono considerare vantaggiose per i cittadini.
CIRCENSES - La crisi economica è già cominciata quando la Provincia di Firenze crea «Cento picnic - prima festa nazionale a premi dei picnic». Si tratta di una gara che si tiene nel parco mediceo di Pratolino il 6 luglio 2008. Al costo, per le casse di Palazzo Medici-Riccardi, di 40 mila euro. Più economico il contributo alla «cerimonia di accensione dell'albero di Natale 2009»: 1.320 euro liquidati il 4 dicembre 2008. La cifra è ridotta, ma per parecchi italiani è lo stipendio di un mese. Ci vogliono invece 100 mila euro per festeggiare il 30° compleanno della Pimpa, nel 2005, con uno spettacolo circense dedicato al fumetto del cane a pois disegnato da Francesco Tullio Altan.
TU VO' FA' L'AMERICANO? - Però da presidente della Provincia Renzi non si accontenta né del suo territorio, né del suo Paese: fin da allora l'attuale sindaco di Firenze guarda al di là dell'Atlantico. E sei anni fa aderisce al consorzio città digitali del Mit di Boston. Si tratta di «una piattaforma unica di condivisione relativa allo sviluppo delle tecnologie digitali applicate ai contesti urbani». La famosa università americana non sembra richiedere una quota di partecipazione, ma nella delibera di giunta 469 del 27 dicembre 2006 si legge: «Si ritiene opportuno e necessario erogare a favore del Massachusetts Institute of Technology un contributo di 40 mila euro».
NEGLI USA - Così la successiva delibera 2135 del 31 ottobre 2007 ricorda «che la Provincia di Firenze ha instaurato da tempo rapporti internazionali soprattutto per quanto riguarda il settore turistico-culturale e quello dell'innovazione tecnologica». E poiché bisogna «verificare lo stato di avanzamento delle attività avviate con il Mit», rinverdire il gemellaggio con la californiana Contea di Santa Clara (in piedi dal 1987), presentare oltreoceano il «Genio Fiorentino 2008» (edizione costata oltre 2 milioni di euro), incontrare «i rappresentanti di Cisco e Apple», l'agenzia Universalturismo viene incaricata di organizzare il viaggio che condurrà Renzi e una delegazione della Provincia negli Stati Uniti dal 2 all'8 novembre 2007.
La trasferta, costata 26.775 euro ai cittadini, è stata già rimproverata al sindaco di Firenze soprattutto per la scelta degli alberghi: il «rottamatore» spende 1.859 euro al Four Seasons di Boston e 2.130 euro al Fairmont Hotel Saint José.
VIVA OBAMA - Nella visione internazionale di Renzi non possono mancare i rapporti con l'associazione Toscana-Usa onlus. Con relativi contributi. à il 16 ottobre 2008 quando la Provincia di Firenze eroga 2.505 euro per il convegno «Elezioni presidenziali in Usa». E quattro giorni dopo dalle casse di Palazzo Medici-Riccardi escono altri 12 mila euro per la manifestazione «Aspettando insieme il nuovo presidente Obama o McCain».
A TAVOLA - Spulciando le carte, emerge che in due anni (da ottobre 2006 a settembre 2008) tra ristoranti ed enoteche, bar e pasticcerie il «rottamatore» ha consumato circa 53.500 euro del bilancio provinciale. Vale a dire 2.229 euro al mese. Renzi ha pagato 2.090 euro al catering Bachini e Bellini il 18 luglio 2007 ; 1.595 euro al ristorante Bronzino il 22 dicembre 2006; 1.440 euro alla fattoria Castello di Verrazzano (un agriturismo) l'11 luglio 2007; 1.213 euro al ristorante Cibreo il 6 luglio 2007; 1.760 euro alla pasticceria Ciapetti il 12 giugno 2007. E così via. Tutte spese etichettate come «di rappresentanza» e liquidate sul presupposto della loro regolarità .
«TUTTO IN REGOLA» - Renzi, attraverso il suo portavoce, si difende. Spiegando che non tutte le uscite sono imputabili a lui. I ristoranti, intanto: non ha mai frequentato, sostiene, nessuno di quelli che compaiono nelle fatture. Solo una volta ha pranzato al Cibreo «con una delegazione straniera». E in generale, precisa, le spese di rappresentanza non riguardano solo trattorie e osterie, ma anche convegni, fiori, catering... Anche sui contributi elargiti qua e là l'odierno candidato alle primarie del Pd contrattacca. Il Mit? à stata «una convenzione» che tuttora «rivendica». La Pimpa? «L'ha voluta l'assessore alla Cultura, la prima», ricorda il portavoce. Alla festa del picnic hanno partecipato le scuole, mentre l'accensione dell'albero di Natale è stata un'iniziativa nel quadro della promozione turistica. E c'erano «mille persone in piazza».
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