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BISI E RISI - PER SOPRAVVIVERE RENZI E BERLUSCONI COSTRETTI A METTERSI INSIEME DOPO DOPO AVER REGOLATO I CONTI ALL'INTERNO DEI LORO SCHIERAMENTI - BERLUSCONI SI ACCORDERÀ CON BOLLORE' COSÌ IN UN COLPO SOLO RISOLVE TUTTI I CASINI LEGATI ALLA SUCCESSIONE CON I FIGLI IN LOTTA TRA LORO

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Luigi Bisignani per Il Tempo

 

BOLLORE BERLUSCONIBOLLORE BERLUSCONI

Mentre Trump sferza l'America, nel teatrino sempre più piccino della politica italiana senza un vero 'Big Bang’ nei due poli, del centrodestra e del PD, a vincere sarà la paralisi. I due 'capataz', Berlusconi e Renzi, sanno che difficilmente potranno contenere le formidabili spinte contrarie al loro interno. Ad insidiare gli ex premier, da un lato Salvini e la Meloni, dall’altro Giuliano Pisapia, Roberto Speranza e Michele Emiliano, per fare solo qualche nome. E tra qualche giorno, con la decisione della Consulta sulla legge elettorale, lo scontro interno negli schieramenti sarà al calor bianco. Le interviste di inizio anno di Berlusconi e Renzi sono sembrate più che altro prove di esistenza in vita.

 

RENZI BERLUSCONIRENZI BERLUSCONI

Matteo aveva necessità di dimostrare che lo shock referendario è stato assorbito mentre Silvio, dal canto suo, aveva bisogno di apparire forte, non solo con il suo popolo ma soprattutto con Vincent Bolloré, l’imprenditore bretone che gli sta assaltando l’impero. E non è detto che per Berlusconi un accordo non rappresenti un'occasione  che gli consentirebbe di sistemare le delicate vicende successorie, diventando per di più azionista di un grande gruppo internazionale che ha in pancia magari anche una quota significativa di TIM.

 

A proposito di Francia, per l’economia italiana (Generali–Mediobanca-Unicredit) saranno più importanti le elezioni d’oltralpe che quelle nazionali: con una affermazione di Marine Le Pen all'Eliseo, infatti, per molti protagonisti della finanza i giochi sarebbero finiti.

 

Da noi invece quale sarà la nuova legge elettorale ancora non lo sa nessuno. Il proporzionale taglierebbe fuori dalla partita di Palazzo Chigi Matteo Renzi perché, come insegnavano i democristiani, richiederebbe un negoziatore “gentile”, un Rumor rivisitato che, nomen omen, tanto assomiglia a quel Gentiloni attuale premier. Berlusconi e Renzi, sentono che il tempo sta sfuggendo loro di mano ed è per questo che si vanno annusando sempre di più. Sanno bene che solo accoppiandosi sotto lo stesso albero non verranno rottamati.

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