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Luigi Bisignani per Il Tempo
Comunque vada, per Matteo Renzi l'esito del referendum non sarà un successo. Solo pochi mesi fa si aspettava un plebiscito che gli togliesse il vulnus dell’occupazione di Palazzo Chigi assieme al suo gruppetto di simpatici 'descamisados' e 'descamisadas', Luca Lotti e Maria Elena Boschi, in prima fila.
Se vincerà o perderà sarà per poco e dovrà ripensare la sua strategia se vuole arrivare al 2018 con una nuova legge elettorale proporzionale per mettere il Movimento 5 stelle in naftalina. Nelle segrete stanze si sa già che l'Ufficio Crisi del Quirinale è in fibrillazione, e da quei pochi che raccolgono le confidenze del Presidente della Repubblica trapelano le mosse per evitare elezioni anticipate.
Mattarella è ancora molto riconoscente a Renzi, che più di tutti l'ha voluto al Colle compromettendo anche il Patto del Nazareno con Berlusconi, ma sta elaborando un cambio di strategia personale e una 'moral suasion' nei confronti del Premier. I suoi più stretti collaboratori gli suggeriscono di essere un Presidente dal volto più umano, di vincere la tradizionale ritrosia, e di apparire più a contatto con la gente, cosa che sta facendo e che l’opinione pubblica apprezza.
Dal punto di vista politico, visti i prossimi scenari si vuole ispirare ad un grande democristiano: Aldo Moro. Riflettendo attorno a questa figura, è molto probabile che il Capo dello Stato usi tutta la sua influenza per convincere il Premier che dopo il referendum dovrà essere, come va ripetendo testualmente, 'più inclusivo'. Solo unendo le varie anime spaccate del Paese, dalla politica al sindacato, si potrà arrivare al 2018 per gestire la crisi della UE e quella bancaria alle porte.
E inclusione significa un grande governo di scopo. Seguendo questa indicazione, e in virtù di un consenso ancora diffuso, Renzi potrebbe ottenere una nuova fiducia parlamentare e continuare a governare con un nuovo metodo. Auguriamocelo. Il Paese non apprezza più un uomo solo al comando, per di più con i 'descamisados' di Palazzo Chigi sempre più in lotta di potere tra loro.
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