DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI…
L’intervento di Pina Picierno in Direzione PD
PINA PICIERNO - STEFANO BONACCINI
(…) Ma il punto è: cosa stiamo facendo? Quale è la strategia? Siamo sicuri che dire che saremo in tutte le piazze, senza prima aver fatto la fatica di una proposta politica condivisa, sia giusto?
Nessuno nega la necessità di un tentativo di lavoro comune (il lavoro parlamentare è questo, nella mia esperienza parlamentare europea è stata una delle mie attività costanti) ma abbiamo in testa delle priorità, delle “red line” su cui chiedere agli alleati potenziali uno sforzo di convergenza?
A me pare funzioni così la fatica della mediazione politica.
E a proposito di priorità: io non penso affatto che sia possibile considerare le posizioni sul conflitto in Ucraina come tema marginale.
Così come non è marginale: quello che pensiamo noi di quel conflitto, anche oltre alcune legittime sfumature.
È ovvio, cara segretaria, che la parola pace è la prima del nostro lessico, ci mancherebbe. E facciamo un torto a chi quella pace la invoca a usare quella parola come inciso dopo le parole sosteniamo l’Ucraina.
Sosteniamo l’Ucraina ma la pace. Sosteniamo l’Ucraina ma l’Europa. Chiariamoci qui e definitivamente. Su questo come anche nei prossimi tempi su tutte le materie che il governo sta ponendo, dalla riforma della giustizia a quello del fisco, che rischiano di trovarci in posizione di marginalità se le archiviamo sbrigativamente con un no.
Sostenere l’Ucraina è la pace. Perché la guerra sta dall’altra parte, dalla parte dell’aggressore. Sostenere l’Ucraina è l’Europa. Perché tutto quello che è contro l’Europa sta dall’altra parte, dalla parte di chi non nasconde neanche l’odio verso il nostro sistema di valori aperto e plurale, e chi sta disordinando il mondo. Altrimenti corriamo il rischio di non capirci.
INTERVENTI IN DIREZIONE PD
Da corriere.it
Alfieri: «Hic manebimus, quanto all’optime lavoriamoci»
«Hic manebimus… quanto all’optime lavoriamoci. Il Pd è plurale o non è». Così Alessandro Alfieri in Direzione Pd.
Bonaccini: «Con approcci minoritari non si batte la destra»
«Non sarebbe con approcci minoritari che noi riporteremmo la destra all’opposizione. E voglio essere chiaro. Vocazione maggioritaria per noi è il contrario dell’autosufficienza, da soli non si vince mai». Lo ha detto il presidente Pd Stefano Bonaccini, parlando in direzione. «Vorrei provassimo a far capire anche alle altre opposizioni che, certo, il Pd da solo non può farcela, ma senza il Pd né M5s, né il Terzo polo potranno mai essere alternativi a questa destra, sempre che vogliano davvero essere alternativi a questa destra».
Ha aggiunto Bonaccini: «Con Elly al congresso avevamo convenuto su questo: un partito più grande attorno a cui costruire un centrosinistra nuovo e credibile. Io ho parlato allora di una traversata nel deserto, per dire che non sarà né facile né breve. Ma il Pd non può che essere - ecco la vocazione maggioritaria - il perno di un nuovo centrosinistra». E, ha precisato, per ogni no al governo serve «una controproposta che sia convincente».
Bonaccini: «Perno coalizione, discutere di più e meglio»
«Discutere di più e meglio». È l’invito arrivato dal presidente del Pd, Stefano Bonaccini, durante la direzione nazionale del partito in corso al Nazareno. Il presidente dem ha sottolineato come, nel corso della relazione della segretaria Elly Schlein, sia arrivata la rivendicazione di una «vocazione maggioritaria che non è autosufficienza», ma la constatazione del fatto che «spetta al Pd svolgere il ruolo di perno nella costruzione di una alternativa al centrodestra».
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