alfonso bonafede giuseppe conte matteo renzi

BONAFEDE, FINIRÀ COSÌ: I RENZIANI DOMANI NON VOTERANNO LA MOZIONE DI SFIDUCIA DI SALVINI MA QUELLA DI ''CENSURA'' DELLA BONINO, PER SALVARE LA FACCIA E LA POLTRONA (IL 70% DEGLI ITALOVIVENTI È CONTRO IL VOTO PERCHÉ TORNEREBBE A SPICCIARE CASA). E POI, MEGLIO TENERE CONTE SULLA BRACE CHE FARLO CADERE SENZA ALTERNATIVE (IL FLOP DI RENZI: PARTITO DAL 4%, PUNTAVA AL 10, ED È FINITO AL 3) - LA SFIDUCIA A "FOFO-DJ" SAREBBE SOLO UN REGALO POLITICO A DI MAIO CHE, MOLLANDO IL GOVERNO, RICONQUISTEREBBE IL M5S

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

MATTEO RENZI GIUSEPPE CONTE

DAGONEWS

 

La mozione di sfiducia contro Bonafede lanciata da Salvini serve anche per chiamare i bluff renziani. Schieratissimi contro il ministro già dai tempi della riforma della prescrizione – la giustizia era uno dei temi che usò Renzi per staccarsi dal Pd grillizzato – nel frattempo le carte in tavola sono cambiate, e non è più il caso di far cadere il governo Conte usando ''Foffo dj'' come grimaldello.

 

Ma non è solo la pandemia: il dettagliuccio è che secondo i calcoli autunnali di Matteo, a quest'ora Italia Viva doveva aggirarsi intorno alla doppia cifra. Tutta la sua campagna comunicativa dei primi giorni era incentrata sui sondaggi che crescevano, col partitino che  dal 4% in pochi giorni arrivava al 6% e puntava dritto al 10%. Invece poi arrivarono le inchieste sulla sua Fondazione, i nuovi processi ai genitori, ed ecco che dal 4% iniziale ora si ritrova al 3 (se va bene).

cena dei renziani boschi

 

E dunque la truppa che ha garantito a Renzi la creazione dei gruppi parlamentari ha messo in chiaro che non intende affatto andare al voto, rischiando l'estinzione. Tanto è delicata la situazione che c'è chi dice che l'incontro Boschi-Goracci (capo di gabinetto di Conte) potrebbe essere sostituito addirittura da uno Renzi-Conte: non è più momento di numeri due? Tanto finirà così: che i renziani domani non voteranno la mozione di sfiducia di Salvini ma quella di ''censura'' della Bonino, per salvare la faccia e pure il governo che garantisce loro la calda poltrona.

 

Conte, è chiaro, ha tutto da perdere da una sfiducia a Bonafede. Non solo perché il suo ex assistente universitario lo ha portato tra le braccia dei 5 Stelle e dunque in ultima istanza a Palazzo Chigi. Ma perché il ministro della Giustizia è anche il capo delegazione grillino presso il governo. Senza di lui, il potere tornerebbe tutto in mano a Di Maio, che avrebbe così completato la sua reconquista del Movimento.

 

giuseppe conte alfonso bonafede 1

Infine, poiché non esiste un'altra maggioranza percorribile, non esiste neanche un altro nome che Mattarella possa spendere per un rimpastone di governo. Nel 2011 c'era un Monti appena fatto senatore a vita pronto a prendersi i trenini sotto al Quirinale. Stavolta bisogna invece ricordare la finaccia che fece Cottarelli…

Bonafedenino di matteo alfonso bonafedeMARCO TRAVAGLIO ALFONSO BONAFEDE

alfonso bonafede luigi di maioDI MAIO BONAFEDE