
DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA…
Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per "l'Espresso"
1 - BONGIORNO CLONATA...
Che paura fa la Bongiorno. Sarà perché Giulia la tosta riesce a respingere l'assalto dei berluscones al ddl anti-corruzione, o per via della popolarità guadagnata indossando la toga in processi di sicuro impatto mediatico. Fatto sta che il suo nome è diventato una garanzia e qualcuno lo spende per tentare affari d'oro o intimorire la controparte in una causa, arrivando a esibire mandati su carta intestata falsa. "Non ne posso più, sono molto preoccupata", confida l'onorevole a "l'Espresso". In pochi mesi ha dovuto varcare le porte della procura per denunciare le truffe.
La prima per una compravendita di terreni nel savonese da milioni di euro con una procura speciale che riproduce il logo del suo studio. "Due settimane fa ho scoperto di patrocinare anche una causa per l'affidamento di un minore di cui non sapevo nulla. Forse pago il prezzo della notorietà ".
Qualcuno poi prova anche a sfruttarlo per togliersi dai guai. Il nome della Bongiorno spunta pure nelle carte di un processo a carico di spioni che estrapolavano tabulati telefonici senza autorizzazioni del magistrato dall'interno degli uffici Tim. Un imputato, tal Massimo Migliazzo, si è difeso sostenendo che accontentare persone influenti era la prassi in quell'ufficio Telecom. E per dimostrarlo tira fuori una lettera con cui la Bongiorno chiede i tabulati del suo cliente Stefano Bettarini. Stavolta non è un falso. "à vero, l'ho fatto. Ma per produrre quei documenti davanti alla giustizia sportiva e avendone pieno titolo. Mi toccherà querelare anche questo signore". T. Mac.
2 - OLIVI BATTE IL RIGORE...
Austerity in sala stampa. Dopo aver bandito da palazzo Chigi i quotidiani in formato cartaceo, Betty Olivi, la portavoce di Mario Monti, ha estratto di nuovo le forbici. Obiettivo: eliminare il costoso service che gestisce la parte tecnica della sala stampa di palazzo Chigi, di Villa Madama e delle sale presenti negli uffici del governo a Galleria Colonna. L'attuale Di&Di, società arrivata ai tempi di Silvio Berlusconi e sponsorizzata dal suo entourage, ha prezzi troppo alti per la politica dei tagli avviata da Monti. In nome del rigore, si cercano fornitori meno costosi. S. Cer
3 - MINISTRO IN FIAMME...
"Si dispone la ricostituzione del nucleo della Guardia di Finanza presso il ministero dello Sviluppo economico". La norma compare nel testo del decreto sugli incentivi alle imprese che il governo studia da tempo. Peccato che nessuno si sia accorto prima che i finanzieri erano stati "sfrattati" dal Palazzo di via Veneto, dove erano chiamati a verificare che le imprese incentivate dallo Stato fossero in regola con il fisco e non fossero in odore di illegalità . Funzione fondamentale in un Paese attraversato da traffici illeciti. Evidentemente, non la pensava così il ministro Claudio Scajola, che decise di eliminare il nucleo: inutile sotto la sua gestione. Il successore Paolo Romani si guardò bene dal ripristinarlo. Oggi con Passera le cose cambiano. R. A.
4 - AMBROSETTI DIXIT...
Anche pensatoi e circoli esclusivi partecipano al gran trambusto per le prossime nomine ai vertici in scadenza di diverse autorità indipendenti. Il Club Ambrosetti sta preparando un paper riservato dal titolo "Come ottimizzare l'azione delle Authority". Il documento raccoglierà i contributi di una tavola rotonda a porte chiuse che si svolgerà a fine maggio.
L'invito parla di iniziative concrete ai fini dell'efficacia dell'azione di regolamentazione e di controllo. Di sicuro, le imminenti nomine all'Agcom e della Privacy saranno discusse. Tra i partecipanti, gli ex ministri berlusconiani Antonio Martino e Lucio Stanca, i terzopolisti Pier Ferdinando Casini e Linda Lanzillotta e i tecnici Maurizio Mensi (Luiss) e Oreste Pollicino (Bocconi). M. A.
5 - COCHI SENZA RENATO...
A Milano il laboratorio di artisti Macao "divide" la coppia di comici Cochi e Renato. Uniti fin dagli anni Sessanta, si sono ritrovati su posizioni e palazzi diversi: da una parte Cochi Ponzoni che ha solidarizzato con gli occupanti della Torre Galfa e dall'altra Renato Pozzetto che andava al Pirellone, sede della Regione Lombardia, per chiedere fondi da destinare agli ospedali.
Cochi ha partecipato al sit-in che ha seguito lo sgombero del collettivo di squatter creativi, mentre il suo compagno di cabaret Renato si era già da tempo trasformato in lobbista della sanità , bussando alla porta dell'assessore regionale fin dal 2006. Un'attività emersa indagando l'uomo dei fondi neri Piero Daccò, che ha raccontato di essere suo amico. Fu infatti Pozzetto a presentargli Mario Cal, il vicepresidente del San Raffaele suicidatosi nel luglio scorso: grazie a questo rapporto Daccò ha intascato milioni e lo scorso novembre il primo mandato di cattura. Il duo Cochi e Renato ha anche idee politiche diverse: il primo ha appoggiato il sindaco Giuliano Pisapia mentre Pozzetto è stato sempre con Silvio Berlusconi. M. Bi.
6 - SCOPELLITI AL BANDO...
Ha decisamente poca fortuna Giuseppe Scopelliti con le iniziative di comunicazione della Calabria di cui è presidente. Prima ha dovuto subire le critiche delle donne della locale Cgil alla sua scelta di puntare su Elisabetta Gregoraci, alias lady Briatore, e altre tre miss del territorio, per una campagna che dovrebbe partire a giugno, anche se solo a livello regionale.
Ora arrivano gli strali delle agenzie che contestano un bando per la promozione biennale del turismo il cui budget di 6 milioni di euro viene giudicato inadeguato. Anche AssoComunicazione, che rappresenta le strutture creative e media, si è fatta sentire, ma l'assessorato competente è intenzionato ad andare avanti lo stesso. Intanto, il tempo passa e per sostenere i flussi estivi, questa volta sulle tv nazionali, il governatore sta facendo realizzare in proprio altri spot. Non più con i redivivi Bronzi di Riace, come l'anno scorso, ma con due giovani e molti scorci di paesaggio. Vi. P.
7 - PARLAMENTO IN CIFRE...
41 miliardi di euro ecco di quanto è aumentato il debito pubblico italiano dall'insediamento del governo Monti. Secondo l'ultimo rilevamento della Banca d'Italia, relativo a marzo 2012, ha ormai raggiunto quota 1.946,083 miliardi euro. Si tratta di un nuovo record.
8 - METALLI VEDE LE 5 STELLE...
Nella Rai in fibrillazione politica, come sempre sotto elezioni, il titolo di primo giornalista in quota "grillina" va a Leonardo Metalli. Già autore di servizi culturali del Tg1 come quello sulla biografia di Giorgio Almirante scritta da Vincenzo La Russa, ora propone "di costituire un gruppo 5 Stelle Rai" sicuro che solo il movimento di Beppe Grillo "oltre al sistema politico può e deve cambiare anche la Rai Radiotelevisione Italiana che credo tutti amino".
Pur di saltare sul lanciatissimo carro, ha postato su Facebook una foto che lo ritrae accanto al leader, è attivo sui siti 5 Stelle e soprattutto ha appoggiato la battaglia grillina contro la legge Gasparri, che ha reso la "Rai schiava dei partiti" e "che ha costretto molti colleghi a ricorrere ai politici per difendersi dai soprusi e progredire in carriera". Il ricorso alla raccomandazione per fare strada è molto opinabile, ma ancor più curiosa è la veemenza contro l'ex ministro Pdl: Metalli è stato portavoce dei Comitati 27 marzo, nel '94 a fianco di Berlusconi, di cui proprio Maurizio Gasparri è stato vicepresidente. L. B.
9 - IN FILA PER UGO...
Dopo Berlino e Milano anche Roma avrà il suo "Sardegna Store", "ponte ideale per collegare la Sardegna al mondo". Location esclusiva in via XX Settembre 21, fronte ministero dell'Economia, e ben 600 metri quadri per mettere in vetrina "il meglio della Sardegna che produce". In bella mostra manufatti di artigianato e prodotti enogastronomici per "concorrere alla promozione dell'immagine". E per promuovere le bellezze isolane la giunta di Ugo Cappellacci non ha badato a spese. Sei mesi di ristrutturazione e circa 15 mila euro al mese pagati già da due anni per mantenere le serrande rigorosamente abbassate. Una strategia costosa per una Regione in crisi che vuole anche mettere fine alle province inutili e agli sprechi. S. Cer.
10 - CACCIA A TAGLIO VERTICALE...
Tra Marina ed Aeronautica sembra cominciato lo scarica-tagli per decidere chi deve rinunciare a parte dei nuovi supercaccia F35. Il governo ha annunciato che ne verranno comprati solo 90, contro i 131 inizialmente previsti. La lista degli acquisti prevede solo 30 velivoli nella versione a decollo verticale che permette l'impiego senza aeroporti. I vertici dell'Aviazione ne vogliono 15, da usare soprattutto nelle missioni estere, lasciandone altrettanti alla Marina.
Ma l'ammiraglio Paolo Treu ha replicato che per la flotta ne servono almeno 22. "à il minimo per garantire l'attività dalla nuova portaerei Cavour", hanno fatto sapere dalla forza navale, che si prepara a una lunga battaglia. Una soluzione risparmiosa viene prospettata dal generale Vincenzo Camporini, pilota ed ex numero uno della Difesa: "Converrebbe creare un solo stormo interforze che gestisca tutti i 30 F35 a decollo verticale, da usare poi a seconda delle esigenze di Aeronautica e Marina". Un'idea così semplice da apparire rivoluzionaria rispetto all'orgoglio tradizionale dei nostri corpi. T. M.
11 - QUELL'IRLANDESE DI BOSSI...
L'onorevole leghista Stefano Stefani, presidente della commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera, non ha abbandonato i suoi accessori verde-Padania neppure a Washington. Il rappresentante del Carroccio è andato in missione in America, con una delegazione della Commissione, ad incontrare i rappresentanti della Banca Mondiale, del Fmi, del Dipartimento di Stato e del Congresso, non rinunciando mai ad indossare i gadget verdi. Ma si è accorto, con sommo disappunto, che fuori dai confini italiani al colore scelto come simbolo della Lega è legato ben altro significato. Infatti, il repubblicano Dan Burton, suo omologo della Camera dei Rappresentanti del Congresso Usa, incontrandolo, nel verde del suo abbigliamento non ha riconosciuto la Padania ma il trifoglio delle sue origini e gli ha chiesto: "Anche lei irlandese?". C. Cos.
12 - LOBBISTI COME PRIMA...
Quando a Palazzo Madama, nel febbraio scorso, in occasione della discussione sulle liberalizzazioni, la presenza delle lobbies fuori delle commissioni andò oltre ogni decenza, il consiglio di presidenza del Senato annunciò l'adozione di un regolamento sui rapporti tra senatori e lobbisti, con tanto di pubblico registro.
Una decisione che avrebbe consentito di far entrare solo i lobbisti che esercitano questa professione diffusa in tutto il mondo, e che invece avrebbe creato problemi a figure più ambigue (ex parlamentari o falsi giornalisti) che sfruttano il proprio status per la rappresentanza di interessi. Da allora non se ne è fatto più nulla (come alla Camera) soprattutto perché l'Italia è uno dei pochi paesi nel quale manca una legge sulle lobbies. E così, in attesa di una normativa che il governo intende affidare ad un decreto delegato, in Parlamento tutto rimarrà come prima. Chissà per quanto tempo ancora. M. U.
13 - COLOMBINI SUL TITANO...
A San Marino largo ai giovani, almeno fra gli imprenditori. L'Anis, la Confindustria della Repubblica del Titano, ha eletto proprio presidente il 34enne Emanuel Colombini. Malgrado la sua giovane età è l'amministratore delegato di Colombini, il gruppo mobiliere che, oltre ad essere una delle aziende più importanti di San Marino con punti vendita in Cina e negli Usa, negli ultimi anni ha anche acquisito Febal e Rossana, due marchi storici italiani delle cucine destinati a sicuro fallimento. B. C.
14 - LOMBARDO SI CONSULTA MOLTO...
Nove milioni e 100 mila euro: è quanto la Regione Sicilia guidata da Raffaele Lombardo ha speso dall'agosto 2009 ad oggi per stipulare 779 contratti di consulenza, spesso assegnandone più di uno alla stessa persona. I consulenti attualmente in servizio di Lombardo e dei suoi assessori, che possono contare su un'amministrazione regionale con diverse migliaia di dipendenti, sono 43, parte dei quali politicamente vicini allo stesso governatore.
In maggioranza, le consulenze sono state affidate a professionisti per esprimere dei pareri, ma uno di loro non si è neanche preso la briga di relazionare sul proprio lavoro. Si tratta di Giuseppe De Santis che non ha infatti fornito le relazioni finali delle sue nove consulenze sui fondi strutturali "per via della riservatezza del ruolo istituzionale legato alla programmazione". B. C.
15 - MUFLONI IN SALDO...
La Regione Campania mette all'asta 30 esemplari di mufloni ospiti del centro regionale per la produzione della selvaggina ricavato nella foresta Cerreta-Cognole, in provincia di Salerno. In tempi di crisi, mantenere quegli animali costa molto e, per di più, sono troppi. Di qui l'avviso di vendita: 146 euro il prezzo base per i maschi; 120 per le femmine. Non è il primo tentativo: nel 2011 l'asta era andata deserta. La Regione ci riprova, ora, abbassando le pretese di un buon 20%, anche per assecondare le richieste del tribunale. Il centro per la produzione della fauna selvatica è infatti sotto sequestro dal 2009, quando una inchiesta della Procura di Salerno ipotizzò che l'allevamento della selvaggina avvenisse senza autorizzazione ed in violazione delle norme sanitarie. Il processo è in corso con 5 dipendenti regionali imputati. F.Ge.
16 - TUTTO BENE Ã SOLO UN SISMA...
"Dissi ad Enzo Boschi (all'epoca presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ndr.) di non fare a l'Aquila la riunione della commissione grandi rischi perché c'era l'alta probabilità che qualunque conclusione si sarebbe ritorta contro di loro. Certo, è vero che i terremoti non si possono prevedere, ma nemmeno escludere. Fu proprio Boschi a farmi fare nel 1985 l'evacuazione della Garfagnana, 100 mila persone coinvolte per un rischio sismico incombente quando ero capo della protezione civile, ma poi il terremoto non si verificò. Si vede che poi ha cambiato idea".
Questa la confessione che Giuseppe Zamberletti ha fatto un paio di settimane fa nel Transatlantico di Montecitorio all'ex parlamentare Alfredo Biondi rivelando pure le ragioni della sua assenza a quella riunione: "Avevo dei problemi personali, ma anche se avessi potuto non sarei andato", ha aggiunto Zamberletti. Biondi è avvocato del professor Claudio Eva nel processo per omicidio colposo contro i membri della Commissione grandi rischi, sotto accusa per non avere fatto evacuare la popolazione, che si sta svolgendo a l'Aquila. La commissione si riunì nel capoluogo abruzzese la settimana prima del terremoto del 6 aprile 2009, concludendo che non c'era "alcun motivo per cui si possa dire che una sequenza di scosse di bassa magnitudo possa essere considerata precursore di un forte evento". Proprio sulla base di questo messaggio rassicurante molti aquilani scelsero di rimanere in casa subendo le conseguenze dei crolli nei quali morirono oltre 300 persone. F. A.
17 - BUONANOTTE FS...
Rischia di essere un'estate bollente per le Fs. Gli ex lavoratori dei treni notte, che da cinque mesi sono sulla Torre della stazione Centrale di Milano, non hanno intenzione di scendere fino a quando non ci saranno certezze sulla riassunzione. Circa 800 persone sono state licenziate quando si è deciso di abolire le tratte notturne che collegavano il Nord con il Sud dell'Italia. Le persone rimaste disoccupate ad oggi sono 450. Una svolta potrebbe esserci quando verranno ufficializzate le tratte attive in estate. Ma anche se dovessero essere ripristinate alcune linee notturne, non è comunque scontata la riassunzione degli ex dipendenti. "Chiediamo una trattativa che garantisca i lavoratori", dice Stanislao Focarelli, da tre mesi sulla Torre: "La nostra è anche una battaglia di civiltà : abolendo i treni notturni si è diviso il Paese in due, perché non tutti possono permettersi l'Alta Velocità ". M. G.
18 - CARO, COME SEI NERO...
Il fatturato è fermo, il Pil è in calo, il lavoro crolla. Non deve essere facile di questi tempi fare il presidente dell'Istat, l'istituto che continuamente ci aggiorna sulla crisi economica con dati sempre più neri. Ma Enrico Giovannini è un uomo di spirito e prova a smorzare la situazione con una battuta. A un paio di ministri ha detto: "Lo sai che tutti i giorni, appena svegli, mia moglie mi chiede: "E oggi che notizia brutta ci date?"". V. D.
19 - PDL ALLA CARICA...
A Torino si dice che il Pdl sia riuscito a mettere lo zampino al vertice della Compagnia di San Paolo, la fondazione ora presieduta dall'ex sindaco Sergio Chiamparino che ha sostituito Angelo Benessia. à infatti considerata in quota Pdl Patrizia Polliotto, avvocato con fitto curriculum, neo membro del consiglio di gestione dell'ente azionista di Intesa: Polliotto è titolare di due studi legali, già amministratore della società Icarus su designazione di Finmeccanica e in precedenza presidente del collegio regionale dei probiviri di Forza Italia. Nel curriculum di Polliotto c'è la pratica notarile a metà degli anni Ottanta nello studio Scarabosio. Polliotto è ora compagna del senatore Pdl, Aldo Scarabosio. Ma a Torino il pidiellino piemontese Enzo Ghigo, che ha seguito la partita del San Paolo, punta ora sull'altra fondazione torinese, la Crt, i cui vertici scadono l'anno prossimo. M. A.
20 - DA BARGA PER AJELLO...
à andato a Nello Ajello il Premio giornalistico Arrigo Benedetti-Città di Barga. Il grande giornalista lucchese (1910- 1976) fu, tra il 1955 e il 1963, il fondatore e il primo direttore dell'"Espresso". In precedenza aveva diretto "L'Europeo" (1945-54). Padre riconosciuto dell'attualità in rotocalco, Benedetti è stato anche autore di opere narrative e di diari politici e personali, da "Paura all'alba", dedicata alla sua esperienza di partigiano, a "Cos'è un figlio", ricordo elegiaco del suo primogenito scomparso in seguito a un incidente subacqueo. Anche Ajello ha lavorato a "l'Espresso", di cui è stato condirettore.
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