PATETICA LA BONINO CHE VA A PIAGNUCOLARE CON PAPARINO LETTA: “I MINISTRI DEVONO INFORMARMI DI PIÙ”. E NON RUBARLE LA MERENDA…

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1. ABLYAZOV: BOLDRINI, DISCREDITO PER ITALIA
(ANSA) - La vicenda Shalabayeva ' ha portato grave discredito al nostro paese. Rappresentanti di un paese che non brilla per la difesa dei diritti umani ha preteso e ottenuto l'espulsione di una donna e della sua bambina senza che venissero fatti tutti gli accertamenti del caso' '. Lo ha detto Laura Boldrini durante la cerimonia del ventaglio.


2. BONINO A LETTA: "I MINISTRI DEVONO INFORMARMI DI PIÙ" - E SPUNTA IL PIANO PER PORTARE SHALABAYEVA IN SVIZZERA
Vincenzo Nigro per "La Repubblica"

«Il governo italiano ha intenzione di continuare a seguire il caso della signora Shalabayeva e di sua figlia fino a che non si troverà una soluzione politicamente e umanitariamente accettabile con l'amico governo del Kazakhstan». È questo il messaggio che nelle ultime ore è partito da Roma verso Astana. Il ministro degli Esteri Emma Bonino, dopo la spericolata prudenza con cui aveva affrontato il caso per un mese e mezzo, ha deciso di prendere in mano la gestione della contesa anche in nome e per conto degli altri ministri del suo governo.

La Bonino la settimana scorsa ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Enrico Letta, ripetendo quello che aveva lamentato pubblicamente al Senato: «Nei casi Datagate, dell'aereo di Morales, nell'arresto dell'agente Cia a Panama e infine nel caso Shalabayeva il ministero, pur non avendo nessuna competenza nel merito, è diventato il capro espiatorio a livello mediatico e di pubblica opinione».

La Bonino suggerisce un maggior coordinamento, ma soprattutto fa una richiesta precisa: dagli altri ministeri ci devono avvertire e consultare quando ci sono in ballo questioni che hanno un aspetto internazionale particolare.

Qualcuno, come il vice-ministro agli Esteri Marta Dassù, ha ragionato sull'opportunità di riaprire il dibattito sulla creazione di un "Consiglio di sicurezza nazionale" aggregato alla Presidenza del Consiglio, un organismo a cui tutti siano obbligati a riferire, e in cui Palazzo Chigi, Esteri, Difesa, Interni, Giustizia e Industria siedano in permanenza. Ma per il momento la Farnesina preferisce non aprire una discussione che finirebbe alle calende greche, «e tra l'altro affrontare oggi nuove spese per un nuovo organismo sarebbe improponibile».

Oggi la Bonino ha convocato una riunione con i suoi vice-ministri (Pistelli, Dassù e Archi). Faranno un punto su tutti i dossier politici aperti, ma ci sarà una finestra dedicata naturalmente alla Shalabayeva. La Bonino in queste ore ha fatto rafforzare i contatti sia con gli avvocati italiani e internazionali della Shalabayeva che con le ONG coinvolte (tipo Open Dialog in Polonia).

Una fonte della Farnesina profila una battaglia che potrebbe risolversi con un compromesso. «La Bonino ne farà un punto fisso, non darà tregua ai kazaki finche non si troverà un accordo: e una possibilità potrebbe essere che le due donne venissero fatte rientrare in Italia o magari in Svizzera, per unirsi al resto della famiglia Ablyazov».

Lapo Pistelli, che fra i viceministri rappresenta il Pd, dice che con la lettera a Letta «la Bonino ha voluto spiegare che al ministero degli Esteri ci sono un ministro, 3 viceministri e un sottosegretario perfettamente nelle loro funzioni, in grado di gestire le questioni politiche che ci si prospettano, e che il ministero è stanco di fare soltanto da ufficio reclami».

Pistelli condivide il comportamento adottato dalla Bonino, anche i lunghi giorni di silenzio: «Ha scelto di non destabilizzare il governo aprendo pubblicamente una contesa con altri ministeri, ha pagato un prezzo iniziale di incomprensione, ma adesso avrà tutta la forza per portare a soluzione questo caso». Un'unica incognita: quanto tempo ci vorrà?

 

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