DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
A cura di Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per "l'Espresso"
1 - NON SI FUMA, BOSSI!...
Niente immunità per il sigaro di Umberto Bossi. Una "sanzioncina da non più di 50 euro" è in partenza dagli uffici del Comune torinese di San Giusto Canavese. Anche in territorio padano è infatti ancora valido il divieto di fumo: vale pure per le manifestazioni più frivole, come l'elezione di Miss Padania. E davanti a tante bellezze nordiste, lo scorso 23 dicembre il leader del Carroccio non si è trattenuto dall'accendere il suo sigaro in presenza del governatore piemontese Roberto Cota e del deputato Walter Togni.
Il Senatùr è recidivo da tabacco: nel 2010 è stato ritratto mentre fumava durante una conferenza stampa di Silvio Berlusconi nella Prefettura di Vicenza. Cota, in quell'occasione, reggeva il posacenere. A San Giusto hanno tentennato prima di far partire la sanzione, ma la querelle è esplosa in consiglio comunale. E ora il sindaco Giosi Boggio dichiara: "Stiamo emettendo il provvedimento. Durante la serata il mio vice e un consigliere hanno più volte chiesto a Bossi di non fumare. Era evidente l'imbarazzo di tutti di fronte a un senatore della Repubblica che disattende a un divieto. Del resto anche Cota e Togni non hanno minimamente mostrato segni di disagio o contrarietà ". F. L.
2 - AUTORITÃ BLINDATE - NESSUNO TOCCHI LE SCORTE...
Il governo taglia tutto, tranne le auto blindate spesso usate più come status symbol che non come concreto strumento di sicurezza. Nel 2012 in Italia sono state assegnate 584 scorte: una in meno di quante ne vennero censite da "l'Espresso" alla fine del 2010. Per questi servizi di protezione ogni giorno vengono utilizzati 2.108 operatori della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e persino del Corpo forestale.
Le cifre le ha date in Senato il sottosegretario all'Interno Carlo De Stefano rispondendo a un'interrogazione, ma senza precisare quanto costi allo Stato tutto questo apparato. Per garantire le scorte infatti sono utilizzate 484 automobili blindate e 190 non blindate. La maggior parte dei dispositivi di sicurezza opera nella provincia di Roma: nella capitale, infatti, vengono svolti 220 servizi di scorta, in cui sono impiegati 815 operatori e utilizzati 179 veicoli blindati e 64 auto tradizionali. Un carosello armato che non si ferma mai. B. C.
3 - HOBBY DI GOVERNO - ARMATA CATRICALÃ...
Antonio Catricalà ha una passione segreta: i soldatini. Sì, i vecchi soldatini con cui si giocava da bambini (o almeno ci giocavano i bambini di un tempo). Quando può ne compra qualcuno e ricostruisce battaglie storiche. In particolare nordisti contro sudisti della guerra di secessione. Gli amici più stretti, per captatio benevolentiae, fanno a gara per regalarglieli e stanno prendendo d'assalto un negozio per collezionisti che si trova di fronte a Montecitorio, frequentato un tempo anche da Francesco Cossiga. In affanno il titolare del collector shop che non riesce a soddisfare tutte le richieste. Delusi gli altri clienti. V. D.
4 - PALAZZO CHIGI - MAZZETTE TAGLIATE...
Mario Monti prosegue nell'operazione-risparmio. Dopo aver tagliato i giornali nella sala stampa di palazzo Chigi, l'8 marzo il presidente del Consiglio ha inquadrato nel mirino anche ministri, sottosegretari e capi di dipartimento della presidenza del Consiglio: via tutte le mazzette con i giornali e i settimanali. Chi vuole tenersi informato dovrà ricorrere alla rassegna stampa redatta ogni mattina dall'ufficio stampa della Presidenza. Non sono mancati borbottii e qualche protesta. S. An.
5 - LE CANTINE DI DON VERZÃ - VIN SANTO PER AL BANO...
Al Bano Carrisi in corsa per comprarsi la tenuta che fu di Don Verzé. Si chiama Azienda agricola Monte Tabor e sorge sulle colline a est di Verona, per la precisione a Illasi, patria natale dello scomparso don Luigi Verzé. La proprietà di 60 ettari produce un Amarone Doc "San Raffaele" e un Valpolicella doc Superiore "San Raffaele" vincitori del Verona Wine Top della Camera di commercio nel 2008: ma ora tutto è finito nel calderone del crac dell'ospedale privato milanese. Una proprietà che interessa ad Al Bano, che già produce da anni grandi vini nella sua tenuta pugliese di Cellino San Marco. Storico amico di Don Verzé, per lui al funerale ha cantato l'inno del San Raffaele ed è stato spesso ospite dell'azienda dove i due hanno trascorso memorabili serate tra vini e chitarre. M. Ros.
6 - LOBBY - VADE RETRO TOGHE...
Se in Senato dev'essere guerra alle lobby, che valga per tutte! Questo deve aver pensato il senatore dell'Idv Luigi Li Gotti quando il 6 marzo, in commissione Giustizia, si è opposto a che sia il collega del Pd Felice Casson, toga fuori ruolo dal 2005 e parlamentare da due legislature, a redigere la legge sul rientro in servizio dei magistrati che hanno svolto mandati parlamentari o incarichi di governo o amministrativi. Se l'obiettivo della legge deve essere "fugare qualsiasi forma di sospetto sulla imparzialità " dei magistrati ex politici, ritiene Li Gotti, che figura facciamo quando diciamo ai cittadini questa l'hanno fatta dei magistrati?
Immediata reazione delle ex toghe: Li Gotti, hanno osservato, prima di senatore, era avvocato, controparte dei magistrati. Vuol farla lui la legge? In realtà , in commissione Giustizia al Senato siedono 12 avvocati e sette magistrati. Restano in sei a non aver avuto legami con il mondo giudiziario; cinque se si esclude Antonio Del Pennino, che ha subito tre processi, due conclusi con patteggiamenti e uno prescritto. G. C.
7 - DIFESA - MINI NAJA CHE PASSIONE...
à stato uno dei provvedimenti del ministro Ignazio La Russa più contestati: l'introduzione della "mini naja", con corsi di addestramento militare riservati ai giovani. Un'iniziativa che aveva trovato il sostegno delle associazioni d'arma, prima fra tutte quella degli alpini, ma aveva fatto storcere il naso a molti anche per il costo: venti milioni di euro in tre anni.
Adesso però il nuovo ministro, l'ammiraglio Giampaolo Di Paola, difende l'iniziativa sostenendo in Senato che la "mini naja" ai ragazzi italiani è piaciuta. In due anni sono stati 22.640 (a fronte dei 6.212 posti disponibili) i giovani fra i 18 ed i 30 anni che hanno chiesto di partecipare alla vita in caserma, con lezioni di marcia e di tiro per i nostalgici della leva. Nel 2010, ha spiegato Di Paola, le domande sono state 8.250 per 1.800 posti disponibili, mentre, nel 2011, le richieste sono state ben 14.390 a fronte di 4.412 posti. Una valutazione globale degli effetti del servizio militare in pillole non c'è. Tuttavia, sostiene il ministro, dai questionari di fine corso emergono risultati positivi. B. C.
8 - 80 - PARLAMENTO IN CIFRE...
sono i voti di fiducia richiesti e ottenuti dall'esecutivo Monti necessari per approvare i 6 ddl di iniziativa governativa presentati dalla data del suo insediamento (16 novembre 2011). Le maggiori difficoltà si sono registrate sulle liberalizzazioni e sul Milleproroghe 2012, che ha richiesto ben tre voti di fiducia. L'uso della fiducia è nettamente in aumento rispetto al governo Berlusconi, che per l'approvazione di 222 ddl di iniziativa governativa ne aveva fatto ricorso per 45 volte. a cura dell'associazione Openpolis
9 - COMUNI - CHE REGALO AI SINDACI USCENTI...
Si accende la battaglia in vista delle prossime elezioni comunali. Con un inedito partito degli sfidanti che contesta una decisione del ministero dell'Interno, giudicata come un assist per i sindaci già in carica. Il dicastero di Anna Maria Cancellieri ha consentito di derogare all'obbligo di presentare la relazione di fine mandato per sindaci e presidenti di provincia in scadenza.
Infatti per il decreto legislativo sul federalismo fiscale i sindaci uscenti devono redigere poco prima delle elezioni una relazione che contenga i bilanci dei municipi, la descrizione dei sistemi di controllo di gestione e i loro esiti, gli eventuali interventi della Corte dei conti. Insomma, lo stato della loro attività finanziaria come primi cittadini. Che potrebbe diventare subito un argomento di campagna elettorale per orientare il voto degli elettori. M. A.
10 - FIRENZE - PD E PROCURA AI FERRI CORTI...
Procura e Pd sono ai ferri corti a Firenze, dopo le inchieste sul piano Fondiaria per l'area Castello e sulle grandi opere della Cricca. "L'urbanistica non si contratta. Lo scambio modifica la natura dell'oggetto e fa strada al familismo", ha tuonato il procuratore di Firenze Giuseppe Quattrocchi in un'intervista all'edizione fiorentina di "Repubblica": i casi scottanti secondo il capo dei pm nascerebbero dalla concezione dell'urbanistica contrattata tra pubblico e privato.
Parole che hanno mandato su tutte le furie l'ex sindaco Leonardo Domenici, europarlamentare a Bruxelles, che dopo quasi tre anni di silenzio è uscito allo scoperto sul "Corriere fiorentino": "Basta tacere. A Firenze i pm si sono presi un ruolo esorbitante". Il duello tra il procuratore e l'ex sindaco ha acceso il dibattito nel Pd. In molti, a cominciare dall'ex assessore regionale Paolo Cocchi, coinvolto in un'indagine urbanistica in Mugello, si sono schierati con Domenici.
Molti anche i silenzi, le prese di distanza, i distinguo: dal presidente della Regione Enrico Rossi al segretario regionale Andrea Manciulli. L'urbanistica nella Toscana rossa è diventato un tema incandescente: prima gli strali di Alberto Asor Rosa e Salvatore Settis contro l'eccessiva cementificazione ("La Toscana non più felix"), poi i niet a ulteriori insediamenti del neo assessore all'urbanistica Anna Marson (ex docente all'università di Venezia), ora anche gli interventi del procuratore di Firenze. M. La.
11 - AL SENATORE PIACE LA PIZZA...
Nonostante la crisi economica, "i ristoranti italiani sono pieni di gente", disse una volta l'ex premier Silvio Berlusconi. Sarà forse per questo che la commissione Industria del Senato si è ultimamente riunita per discutere, tra l'altro, di "misure per il riconoscimento della qualifica di pizzaiolo".
A ben leggere l'ordine del giorno della commissione si trovano, celate tra altre questioni, tutta una serie di leggi che riguardano questo mestiere. Oltre alla legge che tutela gli italici artisti della Margherita, sponsorizzata dal senatore del Pd Giovanni Legnini, trova tra l'altro spazio anche quella che conferisce loro nientemeno che una Patente europea per capricciose e affini affidata al senatore berlusconiano Rosario Costa. G. C.
12 - GAFFE IN VATICANO - BERTONE COPIA DA WIKIPEDIA...
Che il Web sia divenuto fonte per "saccheggiare" notizie è noto, ma che sia così anche per il Vaticano fa un certo effetto. E se il cardinal Ravasi si dedica a Twitter, il segretario di Stato Tarcisio Bertone sembra preferire Wikipedia. Intervenendo a Palazzo Giustiniani all'inaugurazione della mostra sui rapporti Stato-Chiesa dall'Unità a oggi, Bertone ha ripercorso la genesi dell'"Osservatore romano". Giusto un breve accenno ma identico per lo più a quello di Wikipedia, sezione "Le origini" del sito del giornale: "Il quotidiano venne fondato per iniziativa privata con l'appoggio del governo pontificio" a opera "del forlivese Nicola Zanchini" e del "vivacissimo giornalista bolognese Giuseppe Bastia" per "smascherare le calunnie contro il Pontificato".
Non è la prima volta che la Santa sede scivola in un incidente simile: lo scorso 6 gennaio la sala stampa vaticana distribuì i profili biografici di 22 nuovi cardinali nominati da Benedetto XVI, uguali a quelli di Wikipedia. Alcuni specificavano perfino che i porporati erano di confessione cattolica. P. Fa.
13 - ASSESSORE ALLE ISOLETTE...
Altro che tagli ai costi della politica. In Sicilia, l'amministrazione regionale più costosa d'Italia, gli incarichi non sembrano essere mai abbastanza. Ne è convinto il consigliere regionale Fortunato Romano (Mpa), che ha proposto al governatore Lombardo di istituire un assessorato a difesa delle isole minori come Marettimo, Levanzo o Ustica, assai penalizzate nei collegamenti marittimi e finora poco considerate. E chi candida per l'importante compito? Se stesso. Romano era stato dichiarato decaduto su ricorso di un collega di partito (primo dei non eletti), secondo il quale non si era dimesso per tempo dalle varie cariche che ricopriva. Ma la Cassazione lo ha appena reintegrato. P. Fa.
14 - TAR SENZA FINANZIAMENTI - E I GIUDICI AMMINISTRATIVI FINISCONO A DIETA...
Dovrebbero giudicare le decisioni degli enti pubblici, ma ora i magistrati amministrativi si lamentano della scarsità di fondi statali. à quanto si rileva dalla relazione allegata al bilancio di previsione 2012 approvato dal consiglio di presidenza della giustizia amministrativa presieduta fino a due mesi fa da Pasquale De Lise e ora da Giancarlo Coraggio.
Le entrate totali quest'anno saranno 214,7 milioni, l'11,7 per cento in meno rispetto al 2011. Per coprire le spese, Tar e Consiglio di Stato utilizzeranno i 18 milioni dell'avanzo di amministrazione. Il resto si troverà ridimensionando i programmi di formazione e aggiornamento del personale. E con una sforbiciata di 25,6 milioni per le spese correnti del segretariato generale. M. A.
15 - IL CANDIDATO DEL PDL - DALL'OPUS DEI ALLA SFIDA GENOVESE...
Les jeux sont faits. Con un parto travagliatissimo, anche il Pdl ha scodellato il suo candidato sindaco di Genova: il vicepresidente della Fondazione Carige Pierluigi Vinai, il primo a dire convintamente sì dopo una mezza dozzina di rifiuti (il presidente dell'Ordine dei medici Bartolini, la leader degli spedizionieri marittimi Oliaro, il presidente dell'Acquario Beppe Costa, l'ad del Genoa Zarbano, il petroliere Costantino e il manager Vinacci). Così, sotto la Lanterna, accade che il liberale partito di Berlusconi presenta un cattolico dell'Opus Dei, graditissimo al cardinal Bagnasco, mentre il cattolico partito di Casini sostiene l'iper-liberale Enrico Musso (eletto senatore nel 2008 col Pdl, con cui poi ha rotto malamente).
Uno spregiudicato scambio di coppie scaturito da una cinica scelta del leader Udc: cattolico o no, Vinai, candidato di un Pdl che a Genova è a pezzi e quotato a meno del 10 per cento, è un perdente, mentre Musso, accreditato di oltre il 20 per cento grazie al suo largo seguito personale, è proiettato al ballottaggio con Marco Doria: comunque vada, Casini potrà dire che l'alternativa al centrosinistra è il Terzo Polo. V. C.
16 - QUANTI FONDI ALL'UOMO DI CL...
Di santi in cima al Pirellone doveva averne molti. Perché per il presidente dell'Asilo Mariuccia Walter Izzo piovevano sempre fondi. Così senza essersi mai occupato prima di progetti di ricerca sulla materia, la Regione Lombardia affida alla fondazione Esae la gestione dell'osservatorio sull'esclusione sociale. Ben 450 mila euro all'anno di fondi che dal 2007 finiscono nella casse della fondazione privata presieduta fino allo scorso dicembre dal solito Izzo, ex numero due della ciellina Compagnia delle Opere e amico del governatore.
Un beneficio ad personam che si somma al finanziamento di 600 mila euro che la giunta di Roberto Formigoni ha garantito per i servizi di assistenza ai minori disagiati dell'Asilo Mariuccia. Soldi invece usati per ristrutturare un immobile, dato poi in locazione a un prezzo irrisorio - e guarda caso - alla fondazione Esae. Ora Izzo è indagato per truffa aggravata. M. S.
17 - CASALE MARITTIMO SFIDA CAPALBIO...
Nella ricca dichiarazione dei redditi del ministro Corrado Passera è balzata agli occhi la proprietà di un terreno con villa ristrutturata a Casale Marittimo. Sì, proprio Casale, un borgo di mille abitanti in provincia di Pisa, il nuovo buen retiro della Toscana costiera. Il primo a scoprirlo è stato il fotografo Oliviero Toscani, che vi possiede la sua tenuta agricola, i cavalli e persino lo studio fotografico.
Lì abita anche l'ex ministro Altero Matteoli che alla nativa Cecina ha preferito le colline con vista sul mare. Anche Matteo Marzotto tre anni fa è approdato a Casale per comprare un vigneto. E nel corso degli anni ci hanno trascorso le vacanze Biagio Antonacci, Eros Ramazzotti, Alberto Tomba e Igor Protti. Passera avrebbe ceduto l'uso della dimora all'ex moglie ma sono molti a scommettere che il borgo si possa trasformare in un'alternativa a Capalbio. M. La.
18 - PILLOLE TOSCANE...
Neanche con lo zucchero la pillola va giù. Il decreto "Cresci Italia" del governo Monti riguardo alle farmacie ha fatto scaldare anche Alfredo De Girolamo, presidente di Cispel Toscana: "Questa sulle farmacie non è una vera e propria liberalizzazione, perché non consente la partecipazione ai bandi delle nuove farmacie né alle aziende comunali, né a quelle private. à solo un regalo ai farmacisti in attività e non una riforma vera che consenta ai giovani e alle farmacie comunali di aprire nuovi esercizi".
La Toscana (insieme alla Lombardia) ha il più alto numero di farmacie comunali: sono 210 pari al 25 per cento del comparto regionale. De Girolamo ha promesso battaglia "per correggere il decreto e consentire così alle aziende pubbliche territoriali di partecipare alle nuove assegnazioni". Secondo il Cispel con una liberalizzazione piena nella sola Toscana potrebbero esserci 328 nuove farmacie. Ai.A.
BOSSI IN CANOTTAMARIO MONTIgvi 26 ant catricalaALBANO VERZEFELICE CASSON 1 ammiraglio giampaolo dipaolaTARCISIO BERTONEFORMIGONI SU YOUTUBE PASSERA
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