VIDEO-FLASH! - L’ARRIVO DI CECILIA SALA NELLA SUA CASA A ROMA. IN AUTO INSIEME AL COMPAGNO, DANIELE…
Enrico Franceschini per “la Repubblica”
David Cameron si prepara a dettare le “regole” per il referendum sull’appartenenza della Gran Bretagna all’Unione Europa che ha promesso di indire entro il 2017 e che forse farà già l’anno prossimo. Il primo ministro presenterà questa settimana in parlamento, in occasione del Queen’s Speech (il discorso con cui la regina annuncia il programma del governo), la legge sulla consultazione popolare. Forse verrà rivelata in questa occasione la formula esatta del quesito da porre agli elettori. Di sicuro si comincerà a chiarire “chi” saranno gli elettori chiamati a esprimersi. E non è una questione di poco conto.
Fonti di Downing street indicano che i cittadini europei residenti nel Regno Unito non potranno votare nel referendum: significa che non potranno parteciparvi 1 milione e mezzo circa di immigrati da Paesi della Ue che di norma possono votare in Gran Bretagna alle elezioni europee e alle amministrative. Una rinuncia automatica a un’ampia fetta potenziale di sostenitori dell’Europa, poiché è logico che un immigrato non vorrebbe perdere il diritto di risiedere e lavorare nel Regno Unito e dunque voterebbe a favore della Ue. Ma proprio per questo Cameron sarebbe in difficoltà ad ammettere al voto i cittadini europei, per non essere accusato dall’ala più euroscettica del partito conservatore di consegnare il destino della Gran Bretagna a immigrati stranieri.
Secondo le indiscrezioni il premier vieterà la partecipazione al referendum anche a un altro grande potenziale bacino di sostegno alla Ue: 1 milione di cittadini britannici che risiedono nei Paesi dell’Unione da oltre 15 anni (attualmente la legge consente di votare solo a chi è all’estero da meno di 15 anni), che si ritroverebbero stranieri senza permesso di residenza se Londra uscisse dall’Europa.
l'incontro tra david cameron e juncker 3
La ragione in apparenza è la stessa: non dare l’impressione che sarà un fattore “esterno” a decidere il referendum. Qui la scelta è tuttavia più complessa. Harry Shindler, un ex-veterano di guerra inglese che risiede in Italia, conduce da tempo una battaglia per il diritto dei britannici residenti all’estero da lungo corso a partecipare alle votazioni in patria. Prima del voto ha ricevuto una lettera dallo stesso Cameron in cui il premier si impegnava, in caso di vittoria alle elezioni, a cambiare le norme. Shindler in queste ore ha scritto a Cameron per ricordare l’impegno preso dal premier.
il saluto tra david cameron e juncker
Ieri il Times scriveva che anche il partito laburista farà pressioni in tal senso in parlamento. Potranno invece votare nel referendum i cittadini del Commonwealth residenti in Gran Bretagna, come già accade per le elezioni politiche britanniche, compresi gli immigrati di tre paesi europei affiliati all’associazione delle ex-colonie di Londra: Irlanda, Malta e Cipro.
Intanto Cameron ha iniziato la trattativa sulle concessioni che vuole da Bruxelles per mantenere il Regno Unito nella Ue: ieri sera ha cenato con il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker.
Ultimi Dagoreport
LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO-…
DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY…
DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN…
DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA…
DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI –…