BERLUSCONI SPARA BRUNETTA SUL COLLE – IL BAU-BAU DI RENATINO SERVE AL BANANA SOLO PER INCASSARE DA RENZI QUALCHE VANTAGGIO PER LE SUE AZIENDE (VEDI LE FREQUENZE MEDIASET)

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BERLUSCONI VS RENZI BY GIANNELLIBERLUSCONI VS RENZI BY GIANNELLI

Paola Di Caro per “il Corriere della Sera”

 

Sono stati i capigruppo della Camera delle opposizioni a chiedere di essere ricevuti al Quirinale e loro — a partire da oggi — verranno ricevuti. Il messaggio del Colle ai partiti è stato chiaro, e le convocazioni precise: sarà dunque Renato Brunetta — e non Silvio Berlusconi, che magari avrebbe gradito — a guidare la delegazione azzurra che esporrà a Sergio Mattarella il lungo cahiers de doléances di Forza Italia per come stanno andando avanti in Parlamento i lavori sulle riforme istituzionali. 


Stamattina il capogruppo azzurro salirà al Colle con un documento che contiene la linea già illustrata da Berlusconi ai suoi parlamentari: sono stati violati dei patti che prevedevano un percorso condiviso su riforme e Quirinale, e Renzi sta continuando a forzare la mano senza permettere alle opposizioni di discutere e anche modificare i testi, provocando così un «vulnus gravissimo» al processo democratico. 

Matteo Renzi e berlusconi Matteo Renzi e berlusconi


Brunetta ripeterà che il suo partito è disponibile al dialogo, ma solo a quello vero, e che allo stato non ci sono le condizioni per una collaborazione né per un voto favorevole sulle riforme. E in effetti da Arcore la parola d’ordine di Berlusconi (che ieri sera ha visto a cena Toti e la Gelmini) è di non esasperare i toni della rottura ma nemmeno fare aperture.

 

«Renzi confonde monologo e dialogo. Sulle Riforme dice di voler “tenere aperto il filo del dialogo” ma senza accogliere gli emendamenti delle opposizioni. Non siamo il notaio del Pd e non ci interessa sigillare con il nostro simbolo, riforme scritte prevalentemente con la penna rossa», dice a nome di tutti Mara Carfagna. 

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Ma in attesa di capire se arriveranno segnali di apertura dal premier, chissà se così potrà essere interpretato il mancato aumento del canone sulle frequenze tv saltato all’ultimo momento dal Milleproproroghe, Berlusconi si concentra sulle prossime Regionali, dove il centrodestra rischia di presentarsi in ordine sparso.

 

A Roma i suoi hanno in agenda incontri con i potenziali alleati per definire un quadro più chiaro, ma al momento con la Lega è gelo su tutta la linea. Salvini continua ad escludere tassativamente ogni intesa con l’Ncd, e a trattare con sufficienza FI. Un atteggiamento che sta dando parecchio fastidio al leader azzurro, convinto che l’obiettivo primario per il suo partito sia a questo punto riconfermare l’unico governatore in carica di FI, Stefano Caldoro in quella Campania che, dicono da Arcore, è «la nostra Stalingrado». 

BERLUSCONI BRUNETTA RENZI BERLUSCONI BRUNETTA RENZI


«Cosa vuole FI? Vuole il centrodestra unito e vincente sul modello della Lombardia, del Veneto e della Campania», fa sapere Toti a Salvini, ma se la Lega insistesse sul no all’Ncd magari con la tentazione di «correre sola ovunque», nessuno la inseguirebbe: «Non gli daremo la golden share assoluta della coalizione: e se perderà il Veneto, ce ne faremo una ragione...».

 

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C’è ancora tempo per capire quale linea prevarrà nella Lega, se quella dei trattativisti Maroni e Zaia o quella del duro e puro Salvini, ma le Regionali saranno comunque un passaggio delicatissimo per FI, ancora alle prese con il caso Fitto. L’ex governatore — che esclude qualsivoglia scissione — non ferma però la sua corsa, e sabato a Roma — all’Auditorium del Massimo — terrà il primo incontro ufficiale dei «Ricostruttori»: nel discorso che sta preparando, Fitto lancerà la sua proposta sul «modello partito» che pretende, con tanto di criteri di selezione della classe dirigente che non può più «essere imposta dall’alto».