1. L’OPPOSIZIONE AL GOVERNO SARÀ “DURA E PURA”. GIURA RENATO BRUNETTA A DAGOSPIA 2. “IL MERCANTE IN FIERA È RENZI CHE BLANDISCE FORZA ITALIA DICENDO CHE CON LUI LA LEGISLATURA ARRIVA FINO AL 2018”. MA CHI CI CASCA “SARÀ ROTTAMATO COME VERDINI”

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Saltamartini (gruppo misto), Fedriga (Lega), Scotto (Sel), Brunetta (Forza Italia), Rampelli (Fratelli d’Italia)Saltamartini (gruppo misto), Fedriga (Lega), Scotto (Sel), Brunetta (Forza Italia), Rampelli (Fratelli d’Italia)

Colloquio con Renato Brunetta di Francesco Bonazzi per Dagospia

 

 

Presidente Brunetta, in mattinata è stato a nome di Forza Italia al Quirinale. Avete avuto ascolto dal presidente Mattarella?

 

“Abbiamo avuto un colloquio assolutamente interessante, positivo e costruttivo. C’è aria nuova al Quirinale”

 

Perché, prima con Napolitano com’era l’aria?

 

“Era aria rossa”.

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Uscendo dal Colle ha detto che Renzi non dividerà e non comprerà Forza Italia.

 

“Ho sentito ieri la sua relazione alla direzione del Pd e sembrava che tutto il suo problema fosse Brunetta – mi ha citato 7 volte, il mio ego ringrazia – e Forza Italia. Renzi ha fatto un’operazione subdola, ma facilmente decifrabile. Si è fatto paladino del 2018 e ha detto: con me, cari parlamentari, state tranquilli, ma se ascoltate le sirene degli altri vi faranno schiantare con il voto già nel 2015. A me non sembra molto nobile e neppure di grande profilo. Mi sembra, come direbbe lui, un’operazione da mercante in fiera”.

 

A che cosa punta quando si rivolge a Forza Italia?

 

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“Renzi punta a dividere Forza Italia tra i buoni che stanno con lui, gente che blandisce con la garanzia del 2018, salvo poi rottamarli alla prima curva come ha fatto con Verdini, e i cattivi come il sottoscritto. Per lui è inaccettabile che ci sia un’opposizione che mira a farlo cadere e a sostituirlo con un altro premier o, addirittura, che lavori per le elezioni anticipate”.

 

Tutta la strategia renziana, dunque, si reggerebbe su un patto non scritto di legislatura con il ventre molle del Parlamento

BERLUSCONI BRUNETTA RENZI BERLUSCONI BRUNETTA RENZI

 

“Sì, ma è un giochetto di breve respiro. La sua attenzione è tutta su come spaccarci, ma è incredibile che tra Ucraina, Libia e crisi economica il capo del governo non abbia cose più serie a cui pensare. Noi non ci divideremo e non ci faremo comprare. Pensi piuttosto alla sua sinistra interna e ai suoi rottamandi. In pochi minuti, l’altro giorno, ha rottamato il ministro degli Esteri Gentiloni e il ministro della Difesa Pinotti. In un momento come questo, rottamarli significa essere molto portati all’autolesionismo. Ma lui può tutto. La sa una cosa curiosa?”

 

No, prego

 

“Alla direzione del Pd, ogni volta che Renzi faceva il mio nome, c’erano deputati che mi mandavano con il cellulare il conteggio delle citazioni: “e una…”, “e due…”. Questo la dice lunga sul grado di simpatia che il personaggio ha nel suo stesso partito. C’è persino chi ama me più di lui”.

 

BERLUSCONI BRUNETTA RENZI BERLUSCONI BRUNETTA RENZI

Lo scontro in Parlamento sulle riforme è stato particolarmente aspro. L’opposizione di Forza Italia come continuerà?

 

“Non s’era mai vista una riforma costituzionale di 40 articoli con i tempi contingentati e la seduta fiume. Un’anomalia che ho avuto modo di rappresentare al presidente della Repubblica, che ascoltava con aria grave. Non ho mai visto un governo giocare un ruolo così violento e provocatorio su una riforma costituzionale. Non si era mai visto un governo approvare una riforma costituzionale a colpi di maggioranza, di notte, avendo una maggioranza parlamentare ottenuta grazie a un premio incostituzionale”.

 

Come sarà l’opposizione?

 

“Continuerà ad essere dura e pura. A marzo presenteremo una serie di ordini del giorno per impegnare il governo a cambiare il testo della riforma approvata by night. Se ci dirà di no, noi a nostra volta diremo di no e voteremo contro questa riforma”.

 

L’altro giorno lei ha scritto per il “Giornale” un articolo molto duro sull’insider trading sulle Popolari. Dove ha sbagliato il governo? A fare un decreto legge?

 

“Sicuro. Non c’era alcuna urgenza, non ci sono obblighi di direttive europee. Delle Popolari e della necessità di una loro riforma si discute da almeno 15 anni. Conosciamo tutti le luci e le ombre del sistema delle Popolari. Le luci sono la vicinanza al territorio, alle imprese, alle famiglie, la sensibilità all’economia locale. Le ombre sono una certa opacità e il familismo, ma perché operare attraverso un decreto?  Renzi è intervenuto in modo sgangherato”.

 

In che senso?

 

“Ha annunciato la riforma in una riunione privata del Pd per poi scatenare il putiferio sulle agenzie. E’ un modo di comportarsi che lascia molti dubbi e l’amaro in bocca. Ho già fatto un’interpellanza urgente e ne farò una seconda nei prossimi giorni. Voglio che sia fatta chiarezza, anche perché la Consob, la Banca d’Italia  e due procure della Repubblica hanno aperto delle inchieste. Sta venendo fuori di tutto e sarà bene che Renzi si fermi, ritiri questo decreto e si assuma tutte le responsabilità. Io voglio vederci chiaro”.

 

State facendo e farete opposizione dura, ma Brunetta non si pone mai  il problema di poter essere di danno alle aziende del presidente Berlusconi?

 

“Io non mi sono mai posto questo problema e non lo ha mai fatto neppure il presidente Berlusconi. Il che la dice lunga su chi è Brunetta e su chi è Berlusconi. Se sono in Forza Italia è perché ho da sempre questa libertà. E poi Berlusconi non ha mai avuto bisogno di nessuno per fare l’imprenditore”

fazio e brunetta fazio e brunetta

 

Nemmeno di Bettino Craxi all’epoca del decreto sulle tv?

 

“No, attenzione semmai Berlusconi ha dovuto difendersi da governi e magistratura che volevano impedire la modernizzazione del settore televisivo, che è fondamentale. Dopo Berlusconi la tv è stata più libera o meno libera?

berlusconi alfano brunetta verdini santanch nella nuova sede di forza italia berlusconi alfano brunetta verdini santanch nella nuova sede di forza italia

 

A proposito di tv, il governo ha fatto marcia indietro sulle frequenze. Tira di nuovo aria di Nazareno o patti sottobanco?

TITTI E RENATO BRUNETTA PUBBLICATO DA ZUCCONI TITTI E RENATO BRUNETTA PUBBLICATO DA ZUCCONI

 

“La storia dell’emendamento non c’entra nulla, né nel bene né nel male, con il Nazareno. Si tratta dell’applicazione di una direttiva dell’Agcom e lo stallo attuale è frutto dell’inerzia governativa. Tutto il resto sono balle e supercazzole. Semmai c’entra qualche operatore terzo rispetto a Rai e Mediaset che non vuole pagare quello che deve pagare”.

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Si riferisce al gruppo Espresso?

 

“Lo ha detto lei”.