DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Chiara Pellegrini per “Libero Quotidiano”
L'Unione europea ha deciso di combattere il terrorismo ed arginare il traffico illecito di armi mettendo al bando munizioni da rievocazione storica come moschetti ed archibugi. La bizzarra proposta, che si inserisce in un quadro più ampio, arriva dalle presidenza (Paesi Bassi) del consiglio europeo, nell'ambito della direttiva sulle armi da fuoco. Cinque giorni dopo gli attacchi terroristici di Parigi, dello scorso 13 novembre, infatti, l'Unione europea, per arginare il traffico illecito di armi, decise di modificare il disciplinare sulle armi da fuoco.
Scopo della proposta era quello di rendere più difficile sia l' acquisizione, sia la detenzione di armi da fuoco: di fatto però da novembre ad oggi la riforma si è arenata. Ora però la presidenza olandese, il cui semestre termina il prossimo 30 giugno, vorrebbe chiudere la partita, portando però a casa un risultato che a molti fa sorridere.
«Quello che hanno scritto è una cosa ridicola», spiega Pierangelo Pedersoli, presidente del Consorzio armaioli italiani e titolare della Perdersoli Davide, una delle sei aziende che Italia produce armi per collezionisti ed appassionati di rievocazioni storiche, «faccio fatica a pensare come di fronte ad una problematica così importante come il terrorismo questa presidenza e questo consiglio presentino una soluzione così ridicola».
Le armi prodotte da Pedersoli sono perfette riproduzioni di pistole, fucili, moschetti del '700, dell' 800 e che funzionano con la stessa meccanica di oltre trecento anni fa. Ciò significa che sparare un colpo da una di queste armi non è un gioco da ragazzi, perché piuttosto farraginose. «Le armi che ha usato Leonardo Di Caprio nel film "The Revenant" sono state prodotte da noi. Ci vuole talmente tanto tempo per caricarli che verrebbe fermato prima di sparare un colpo», chiarisce Pedersoli.
Stando alla Ue in tutta Europa ci sono 12 milioni proprietari che, se dovesse passare la direttiva, si troveranno a dover seguire nuove regole e procedure, perché le riproduzioni di armi antiche non saranno più alla stessa stregua degli originali ma verrano classificate come le armi moderne. A rimetterci però saranno principalmente i produttori. I dipendenti delle sei aziende italiane sono circa 400, «ma arriviamo», chiarisce Pedersoli, «a circa 600-700 con l' indotto esterno.
Noi lavoriamo esportando il 90% dei manufatti prodotti. Il 30-40% viene venduto in Europa, il resto», conclude, «finisce tra Stati Uniti e Canada. I nostri clienti clienti di cultura medio alta, cui piace la storia con un rapporto romantico con le armi. Non sono terroristi». Le restrizioni olandesi non si rivolgono solamente ai possessori di armi vintage ma anche i tiratori sportivi. La presidenza ha chiesto anche l' introduzione di nuovi vincoli sulle dimensioni dei caricatori e l' iscrizione obbligatoria a un' organizzazione di tiro. Chi non si adatterà a questo regolamento, non potrà gareggiare.
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