DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Alberto D’Argenio per la Repubblica
L' Unione europea al collasso per la crisi economica, per i migranti e per l' assenza di democrazia, tutto a causa di Angela Merkel e degli altri leader europeisti come il candidato all' Eliseo Emmanuel Macron. Sono più di tremila gli esempi di disinformazione attribuiti al Cremlino diffusi in diciotto lingue che l' unità anti propaganda della Commissione europea ha rintracciato negli ultimi sedici mesi.
Gli esperti di East StratCom - la task force di Bruxelles che sorveglia il lavoro di media e hacker russi, e che spiega anche ai Paesi dell' Est la «verità sull' Ue» - hanno individuato una strategia precisa degli uomini giudicati vicini a Putin per influenzare l' opinione pubblica europea, in particolare nei Paesi dove sono in calendario elezioni potenzialmente in grado di distruggere l' Unione l' Olanda, appena andata alle urne, ma soprattutto Francia e Germania - oppure nelle nazioni del blocco Est dell' Unione.
Fonti familiari con il lavoro di StratCom raccontano che il lavoro sporco lo fanno media di Stato, piccole emittenti, siti di propaganda, hacker e centinaia di blogger che accusano l' Europa di nazismo e ne prevedono l' imminente collasso. C' è l' incessante lavoro di Russia Today e Sputnik e di un esercito di reti minori. Messi insieme influenzano milioni di russi che vivono in tutta Europa, in particolare in Germania.
Una goccia nel mare, si dirà, ma il vero obiettivo è far riprendere le fake news russe dalle grandi reti di informazione del Vecchio Continente lasciando tracce indelebili nel dibattito pubblico. Oppure far propagare le false notizie da siti estremisti di destra e sinistra, se non dalle forze politiche populiste, incastonandole nella mente dei cittadini europei. Per fronteggiare l' offensiva, StratCom ha chiesto all' Ue un finanziamento di un milione, per il momento negato a causa delle diverse sensibilità dei 28 verso Putin.
MEETING DI HANNOVER MERKEL E PUTIN
Un esempio di come lavora la propaganda russa viene dalla notizia su un imminente referendum per uscire dall' Ue in Irlanda diffusa all' indomani del voto sulla Brexit: la bufala presa per buona è stata rilanciata dai maggiori media inglesi condizionando il dibattito in un momento delicato per l' Europa. Un altro caso giudicato eclatante a Bruxelles riguarda i francesi, influenzati in tal modo dalla propaganda russa che ben il 50% di loro è convinto che le violenze in Ucraina siano colpa di Kiev.
Ancora, lo scorso anno a ridosso del referendum olandese sull' accordo di associazione Ue-Ucraina ha iniziato a girare video in cui si dava per certo che in caso di vittoria del Sì una serie di attentati avrebbe investito i Paesi Bassi. Un' intossicazione della campagna elettorale che secondo gli esperti Ue arrivava dalla cosiddetta "Troll Factory" di San Pietroburgo, un enorme palazzo nel quale lavorano centinaia di hacker considerati vicini all' establishment di Mosca impegnati a creare fake news virali con cui invadere i social network.
Se Merkel è il primo obiettivo della disinformazione russa, da quando Macron è salito nei sondaggi al punto da essere considerato lo sfidante più insidioso per Marine Le Pen e dunque l' uomo che potrebbe salvare l' Unione europea, l' ex ministro di Hollande è diventato tra i bersagli preferiti dei russi che lo accusano di essere l' uomo delle lobby e delle élite. La scorsa settimana il sito del quotidiano belga Le Soir è stato hackerato, online è comparsa una falsa versione della home page con articoli che accusavano Macron di essere il candidato all' Eliseo dell' Arabia Saudita. Secondo StratCom gli autori dell' hackeraggio sono sempre da rintracciare alla Troll Factory di San Pietroburgo.
I messaggi a volte servono invece a rinforzare il consenso interno in Russia. Ad esempio, la tv di Stato russa - che riserva ottima stampa ai partiti euroscettici come Ukip, Front National o il Pvv di Geert Wilders - nelle scorse settimane ha pubblicato un sondaggio in vista delle elezioni tedesche di settembre nel quale ha invertito i dati attribuendo agli anti Ue di Afd le percentuali della Cdu di Merkel e viceversa.
Ancora, sempre la tv di Stato ha confezionato un servizio sulle stragi di Parigi nel quale venivano intervistati alcuni cittadini francesi ma la traduzione in russo è stata stravolta e ai malcapitati è stato fatto dire che gli attentati non erano mai stati compiuti, oppure che erano una macchinazione del governo e di Bruxelles per instaurare una dittatura in Europa. Fa impressione leggere tutti i casi smascherati da StratCom, notizie false elencate nel sito euvsdisinfo.eu e sull' account Twitter Eu Mithbusters che vengono costantemente aggiornati con nuovi falsi scoop freschi di giornata.
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