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BURIONI, ME COJONI: “SONO SBIGOTTITO DALLA GRAVE DECISIONE DEL GOVERNO DI NON VOTARE IL NUOVO PATTO CONTRO LE PANDEMIE DELL’OMS. COSI’ L’ESECUTIVO CEDE AI NO VAX” – IL VIROLOGO STAR, PRESENZA FISSA NEL SALOTTO DI FABIO FAZIO, ARTIGLIA: “IL SOVRANISMO E’ UN CONCETTO POLITICO MA I VIRUS NON SONO NAZIONALISTI. NEL CENTRODESTRA CI SONO ESPONENTI CHE PROPAGANDANO BUGIE SCIENTIFICHE PERICOLOSE: QUANDO SI TRATTA DI VIRUS SIAMO SULLA STESSA BARCA, LE RISPOSTE POLITICHE A EMERGENZE BIOLOGICHE SONO SBAGLIATE…”

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Michele Bocci per repubblica.it - Estratti

ROBERTO BURIONI

 

Quella di astenersi è una decisione «grave», una scelta politica sovranista in un settore, la prevenzione di epidemie e pandemie, «che dovrebbe essere guidato dalle evidenze scientifiche».

 

Roberto Burioni, immunologo del San Raffaele di Milano, da tempo impegnato anche in battaglie a favore della vaccinazione, è «sbigottito» come molti suoi colleghi e esponenti del mondo medico dalla scelta del governo di non votare il nuovo patto sulle pandemie dell’Oms. Il documento approvato ieri con i voti favorevoli di ben 124 Paesi, anche se ridimensionato rispetto a tre anni fa quando si è iniziato ad elaborarlo, viene infatti definito da più parti come «storico».

 

Burioni, si aspettava una presa di posizione del genere da parte dell’Italia?

giorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapresse.

«No, la decisione del governo è molto grave, perché nel malaugurato caso che dovesse esserci una pandemia, cosa che noi tutti ci auguriamo non avvenga, è fondamentale farsi trovare preparati. E rispondere da soli non è proprio possibile. Una volta si parlava di “giro del mondo in 80 giorni”, ora si fa in 80 ore. L’abbiamo visto col Covid, che ci ha messo appena due settimane ad arrivare qui da noi dalla Cina. Ormai il nostro pianeta è un villaggio globale».

 

 

Il governo ha parlato all’Oms di sovranità degli Stati nella gestione della sanità. Che ne pensa?

roberto burioni

«La sovranità è un concetto politico, sul quale si può essere d’accordo o meno, e io rispetto chi ha quella visione. Ma i virus non lo riconoscono, i virus non sono nazionalisti, non si bloccano alla frontiera. Non fanno differenza tra un essere umano e l’altro, che viva in un posto o in un altro, che sia povero o ricco».

 

 

E se arrivasse una nuova pandemia?

«Se dovessimo affrontare un nuovo virus tutti sulla stessa barca la collaborazione tra Stati sarebbe fondamentale. È sbagliato dare una risposta politica a un’emergenza biologica. Quando si parla di salute è così: l’antibiotico non è sovranista o di sinistra o altro. Serve per curare un malato. Punto».

 

Ma perché l’Italia a Ginevra si è astenuta?

«Me lo chiedo anch’io. Mi pare una posizione che non appartiene a un medico di grandissimo prestigio e valore come il nostro ministro della Sanità Orazio Schillaci. Però all’interno della maggioranza ci sono diversi esponenti importanti che propagandano bugie scientifiche pericolose, contro i vaccini e altro.

 

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

Anche qui non ne faccio una questione politica, perché ad esempio me la sono presa con la Toscana perché ammette nel suo sistema sanitario l’omeopatia. Però questa scelta di Ginevra non ci fa percepire come partner affidabili se si presenta un’emergenza. Se quando devo fare un conto mi dici che due più due fa cinque, o peggio proponi di non usare la calcolatrice, non mi fido tanto».

 

Nella decisione di astenersi avrà pesato il mondo No Vax, da sempre contrario al documento dell’Oms?

«Certo, ma chi governa deve capire che queste persone al di là delle idee che esprimono sono poche, rumorose e pericolose. Fare le cose pensando a loro è una sciocchezza, perché la grande maggioranza degli italiani sono persone serie, la pensano molto diversamente. Chi urla al fuoco può svuotare un teatro anche se è da solo. Ma gli riesce una sola volta, poi basta».

 

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roberto burioniMATTEO salvini - GIORGIA meloni roberto burionisalvini meloni