matteo renzi - carlo calenda. manifestazione due popoli due stati un destino a milano - foto lapresse

C’È SPERANZA ANCHE PER TRUMP E MUSK: RENZI E CALENDA HANNO FATTO PACE – I DUE EX ALLEATI DEL TERZO POLO SI STRINGONO LA MANO ALLA “MARATONA ORATORIA” SUL MEDIO ORIENTE, ALTERNATIVA ALLA MANIFESTAZIONE PRO-PAL DI PD-AVS E M5S, PREVISTA PER OGGI A ROMA – MA NON CI CREDONO TANTO NEMMENO LORO: AL DI LÀ DELLE PAROLE E DEI SALUTI DI CIRCOSTANZA, CALENDA NON SORRIDE MAI A MATTEONZO, ARRIVATO PER ULTIMO PER PRENDERSI LA SCENA COME LE VERE STAR... - VIDEO

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Estratto dell’articolo di Francesca Del Vecchio per “La Stampa”

 

matteo renzi aviva siegel carlo calenda manifestazione due popoli due stati un destino a milano foto lapresse

Ci sono camionette della Polizia ai quattro angoli del Teatro Parenti. In mattinata scritte pro-Pal e anti-sioniste avevano destato qualche preoccupazione. Ma in serata l'unica contestazione arriva da un gruppetto di attivisti pro-Israele. Che non mette scompiglio alla maratona oratoria "Due popoli, due Stati, un destino" organizzata da Italia Viva e Azione alla vigilia dell'altra piazza per Gaza, quella di Roma voluta da Pd, Avs e M5s.

 

Padroni di casa i due leader Matteo Renzi e Carlo Calenda che per la prima volta dopo la rottura del Terzo Polo tornano a collaborare. «Ciao Matteo», dice Carlo all'ex alleato, che arriva per ultimo e si prende la scena. Prima di presentarsi ai giornalisti, Renzi stacca la spilletta col fiocco giallo – simbolo della solidarietà agli ostaggi di Hamas – a Ivan Scalfarotto.

protesta alla manifestazione due popoli due stati un destino a milano foto lapresse

 

Dal palco, i due organizzatori rivendicano la bontà della propria piattaforma, a differenza di quella romana: «Avs e M5s vogliono monopolizzare il dibattito», attacca Calenda. Più conciliante Renzi, secondo cui le due manifestazioni «non sono in contrasto». Per tutti, «in questo teatro devono stare insieme le bandiere di Israele e della Palestina», che sventolano nella sala piena e nel foyer allestito con un maxischermo.

 

«Non condividiamo la gestione di Netanyahu, e non solo per un fatto morale ma anche pragmatico e concreto: si stanno formando generazioni di terroristi per i prossimi anni», dice il leader di Iv.

 

matteo renzi carlo calenda. manifestazione due popoli due stati un destino a milano foto lapresse

Dal palco interviene anche la vicepresidente dem del Parlamento europeo Pina Picierno. Con lei una folta delegazione di Riformisti: Lorenzo Guerini, Marianna Madia, Lia Quartapelle. Ci sono anche Graziano Delrio e Piero Fassino, oltre a Emanuele Fiano e Giorgio Gori.

 

E mentre fuori associazioni pro-Israele mostrano lo striscione «Calenda non è mio amico», la sala del Parenti si commuove ascoltando il racconto dell'ex ostaggio di Hamas, Aviva Siegel, rapita il 7 ottobre e liberata solo diverse settimane dopo. «Alcune persone sono state decapitate e i terroristi giocavano a calcio con le teste. Io c'ero, ho visto torturare mio marito», dice.  […]

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