LA CAMERA ARGENTINA RESPINGE LE ACCUSE DI ALBERTO NISMAN CONTRO LA KIRCHNER - IL PM, TROVATO MORTO IL 18 GENNAIO, ACCUSAVA LA PRESIDENTA DI AVER TRAMATO PER COPRIRE GLI IRANIANI COLPEVOLI DELL’ATTENTATO CONTRO UN CENTRO EBRAICO

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nisman la foto con il puntino sulla frontenisman la foto con il puntino sulla fronte

(ANSA) - La Camera Federale argentina ha respinto oggi l'imputazione presentata dal pm Alberto Nisman contro la presidente Cristina Fernandez de Kirchner, accusandola di aver tramato per garantire l'impunità dei dirigenti iraniani accusati di aver organizzato l'attentato contro la mutualista ebraica Amia nel 1994 (85 morti).

 

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Nisman aveva presentato la sua denuncia - che oltre alla "presidenta" coinvolgeva anche al ministro degli Esteri, Hector Timerman, e altri dirigenti politici - il 14 gennaio, quattro giorni prima di essere trovato morto con una pallottola in testa, in circostanze ancora non chiarite, nel suo appartamento di Buenos Aires. Dopo la morte di Nisman, l'accusa è stata ripresa dal procuratore Gerardo Pollicita, che ha chiesto al giudice Daniel Rafecas di appoggiarla e autorizzare l'apertura di un'inchiesta sul caso.

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Il magistrato, però, ha respinto la richiesta del pm, sostenendo che era priva di fondamento. Successivamente, il procuratore presso la Camera Federale, German Moldes, ha presentato un ricorso in appello contro la decisione di Rafecas, quello stato respinto oggi dal tribunale: due dei magistrati hanno votato contro la richiesta del pm, e uno solo a favore.

 

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Questo non comporta necessariamente la fine del procedimento giudiziario: il procuratore Moldes ha ora la possibilità di presentare appello contro la decisione della Camera Federale alla Corte di Cassazione, che potrebbe rivedere le accuse di Nisman contro Kirchner, Timerman e gli altri denunciati.