DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA…
Estratto dell’articolo di Giorgio Bernardini per www.corriere.it
Niente campo largo a Firenze. Dopo mesi di trattative […] non ci sarà l’accordo tra Pd e M5S per le elezioni comunali: i grillini correranno da soli, con l’avvocato Lorenzo Masi, consigliere comunale uscente, come candidato sindaco.
Masi era stato il principale sponsor dell’intesa con il Pd, ma la sua candidatura non è un paradosso, anzi potrebbe essere un indizio per capire cosa c’è dietro il mancato accordo per il primo turno: non un addio, ma la promessa di un arrivederci ai tempi supplementari.
Come dire, i rapporti tra Pd e M5S sono divenuti cordiali ma a nessuno conviene […] ufficializzare questa intesa al primo turno, quello dell’8 e 9 giugno. Intanto perché le elezioni comunali si tengono in concomitanza con le europee, gara in cui i partiti — con il sistema proporzionale — corrono gli uni contro gli altri […].
Poi ci sono da considerare gli effetti collaterali che questa intesa last minute avrebbe prodotto […]: Azione avrebbe storto (non poco) il naso per un ingresso del M5S nel gruppo originario di partiti che fanno parte del cartello per Sara Funaro; il Movimento avrebbe avuto certamente una pesante emorragia di voti causata dall’accordo con l’avversario storico.
Sta di fatto che la telenovela fiorentina […] si chiude a poche ore dalla scadenza ufficiale della presentazione delle liste, […] sabato a mezzogiorno […].
[…] la reale posta in gioco: la convenienza di essere alleati in una tornata amministrativa che quasi certamente offrirà la battaglia finale il 23 giugno, al ballottaggio. Il M5S vorrebbe arrivare a quel momento con un bottino di voti che possa fare la differenza — tra i candidati anche il consigliere comunale uscente Roberto De Blasi, da sempre contrario all’alleanza con i Democratici —, il Pd avrebbe bisogno di poter contare sul sostegno di nuovi alleati che diano benzina al motore per la lotta finale.
Ma quali? Per Funaro sarebbe complicato rivolgersi a Sinistra Progetto Comune, che ha una visione diametralmente opposta dell’amministrazione cittadina; difficoltà sorgerebbero anche per un dialogo con Firenze democratica di Cecilia Del Re, che è uscita dal Pd sbattendo la porta solo qualche mese fa. Rimarrebbe Italia Viva, l’attuale alleato di governo a Palazzo Vecchio. Ma anche in quel caso, la presenza del Movimento 5 Stelle nella coalizione a guida Pd rappresenterebbe un limite preliminare ad un dialogo per i renziani.
nardella sara funaroELLY SCHLEIN - GIUSEPPE CONTE - MEME BY EDOARDO BARALDI
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