CHE BEL CARCERE CHE È GORGONA, PAROLA DI VIRZÌ – DOPO GERUSALEMME, GLI ONOREVOLI VANNO A FARSI BENEDIRE A MEDJUGORJE - CARFAGNA E VELTRONI, COPPIA DI PALESTRA - GLI IRRIDUCIBILI PRO-PENATI - LA LETTERA PER BISI? A PALAZZO CHIGI - LADY MESTIZIA PUNTA SUL MICROCREDITO - STORIA DI FRATE MITRA, L’UNICO INFILTRATO NOTO NELLE BR - LE SUE PRIGIONI: LELE E IL VINCITORE DEL “GF”…

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A cura di Enrico Arosio e Primo Di Nicola per "l'Espresso"


1. LA GORGONA SECONDO VIRZÌ...

"Il carcere di Gorgona è forse l'unico luogo in Italia dove si applica l'articolo 27 della Costituzione, quello che sancisce che lo scopo della detenzione è la rieducazione del condannato", scrive il regista Paolo Virzì dopo aver visitato l'isola, in un reportage pubblicato dal "Tirreno".

E il parlamentare dell'Idv Fabio Evangelisti si è affrettato a presentare un'interrogazione al ministro di Giustizia Francesco Nitto Palma: "Un carcere modello, dove da 142 anni i detenuti convivono felicemente con gli abitanti dell'isola, non può chiudere", spiega Evangelisti. La colonia penale tra Livorno e la Corsica, composta da poche decine di detenuti, costa troppo allo Stato. Virzì replica che con la vendita dei beni agroalimentari prodotti sull'isola il carcere si può mantenere da solo. Ora la parola passa a Nitto Palma. M. La.

2. E GLI ONOREVOLI VANNO A MEDJUGORJE...
Chissà che non faccia il miracolo. Magari aiutando l'Italia ad uscire dalla crisi. È quello che sperano tutte le eccellenze parlamentari, deputati e senatori, devoti alla Madonna, che stanno meditando di iscriversi alla lista dei pellegrini in partenza per Medjugorje a fine mese. A organizzare il viaggio sono il senatore Salvatore Piscitelli e il deputato Alessandro Pagano, ambedue del Pdl, che dal 29 settembre al 2 ottobre organizzano nella località delle apparizioni il primo ritiro spirituale internazionale per i politici e le loro famiglie.

Saranno giorni interamente dedicati alla preghiera e alla riflessione. In programma anche un seminario dal titolo impegnativo: "Un mondo diverso è possibile. Ecco, io faccio nuove tutte le cose". Il costo di partecipazione è di 690 euro, che copre le spese di aereo, albergo e pullman. Contributo supplementare per i politici partecipanti al seminario: 60 euro da destinare alla parrocchia locale per sostegno alle spese organizzative della conferenza, sala, traduttori, eccetera. P. D. N.

3. CARFAGNA E VELTRONI, CI VEDIAMO IN PALESTRA...
Che cos'hanno in comune il ministro delle Pari opportunità, Mara Carfagna, e l'ex segretario del Pd Walter Veltroni? Politicamente quasi nulla, ma nella vita privata condividono, se non la passione per il fitness, quantomeno la necessità di tenersi in forma, anche se con diverse fortune. I due, infatti, sono da poco diventati frequentatori della stessa palestra di Roma, lo Sporting Palace, tre piani con piscina in piazza Alessandria. Per entrambi, duro lavoro ai pesi e in sala cardio con personal trainer dedicato, giusto per scaricare un po' di stress tra una seduta parlamentare e l'altra. G. C.

4. PATTO DI STABILITÀ, SPESE FUORI DAL COMUNE...
Fare luce sui bilanci e le spese dei Comuni. Per evitare che accumulino debiti in violazione del patto di stabilità e si ritrovino in futuro con un altro fardello finanziario simile a quello provocato della bolla dei derivati. Lo ha chiesto a Luigi Giampaolino, presidente alla Corte dei conti, il senatore del Pd Giovanni Legnini, membro della commissione Bilancio. Secondo Legnini, di fronte all'impossibilità di spendere per i vincoli posti dal patto di stabilità interno, molti Comuni si starebbero orientando verso l'utilizzo di strumenti finanziari che potrebbero provocare pericolose bolle debitorie.

Di che si tratta? Soprattutto di leasing e lease-back (l'ente locale vende un bene, incassa il corrispettivo e di quel bene diventa semplice utilizzatore, salvo riscattarlo al termine del contratto), operazione che consentono di incassare cifre importanti e di mettere a bilancio le sole rate annuali pagate all'istituto contraente. "Tutte pratiche che aggirano il patto di stabilità", spiega Legnini. E sulle quali la Corte dei conti ha promesso adesso di fare luce attraverso le sezioni regionali. P. D. N.

5. CON PENATI PER SEMPRE...
Lo spettro di Filippo Penati si aggira per la Rete. E divide il Pd. Il comitato dei garanti lo ha sospeso dal partito, ma in Lombardia alcuni nuclei di irriducibili scommettono ancora su di lui. "L'alternativa lombarda, Penati presidente", si legge sul sito Web della federazione del Pd di Sondrio che, proprio sulla pagina iniziale, ospita ancora una locandina della campagna elettorale del 2010, quando il nostro fu battuto da Formigoni.

Non sono bastate dunque le ripetute sconfitte elettorali, la bufera giudiziaria per l'ex area Falck e la sospensione dei probiviri a suonare la sveglia ai democratici del Nord. Quelli della federazione di Alzano Lombardo (Bergamo) incitano dal sito ufficiale: "È tempo di cambiare, vota Penati", mentre su Facebook è ancora attiva la pagina "Io voto Penati, chiedimi perché". Chissà che cosa risponderebbe oggi. T. Mac.

6. LELE MORA, CARO AMICO TI SCRIVO...
"Grande pasticcio, ma spero che tutto in fretta passerà", scrive Lele Mora dal carcere di Opera al suo amico Mauro Marin, il vincitore del "Grande Fratello 10", firmandosi "il tuo agente carcerato".

Indagato per bancarotta fraudolenta nell'inchiesta di Milano sul fallimento della LM Management (i giudici gli contestano la distrazione di 8,5 milioni di euro), la richiesta di arresti domiciliari gli è stata respinta ma lui non demorde: nella sua lettera, dieci righe scritta metà in corsivo e metà in stampatello, replica indirettamente: "Spero di finire presto questa brutta esperienza".

Marin, che l'ha pubblicata sul suo sito Facebook, lo difende senza riserve: "Quando la barca affonda sono tutti pronti a scendere, abbandonarlo ora sarebbe troppo facile. Non mandano in galera gli assassini, ma Lele è dietro le sbarre". L'agente carcerato contraccambia naturalmente tanta generosità: "Ti voglio un mondo di bene". P. C.

7. PARLAMENTO IN CIFRE...
40 sono i disegni di legge su cui il governo ha voluto porre la questione di fiducia. I provvedimenti (16 al Senato, 24 alla Camera) sono stati tutti approvati e hanno riguardato giustizia, sicurezza, sviluppo economico, economia e finanza dello Stato.

Anche la manovra economica aggiuntiva è stata approvata con un voto di fiducia, procedura che di fatto ricompatta la maggioranza ma preclude un contributo dell'opposizione, vanificando l'appello del presidente della Repubblica affinché tutti i partiti contribuissero a rafforzare l'efficacia della manovra.

8. BISIGNANI E PALAZZO CHIGI...
Intercettato con l'amico Valter Lavitola, Silvio Berlusconi dice di avere avuto poco a che fare con Luigi Bisignani. Sicuramente invece Bisignani, faccendiere fatto arrestare dalla Procura di Napoli, è un intimo del sottosegretario Gianni Letta, e in quanto tale, alla presidenza del Consiglio era di casa. Dove, pare, aveva persino un ufficio. La circostanza non ha mai avuto conferme ufficiali, ma un interessante indizio spunta da una lettera di ringraziamento spedita a Bisignani da Paolo Saltarelli, presidente della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri (Cnpr).

Nella missiva, che il senatore dell'Idv Elio Lannutti ha inviato alla Procura di Napoli dopo averla ricevuta in forma anonima, Saltarelli (alle prese con la vendita delle proprietà della Cnpr) scrive a Bisignani per ringraziarlo a nome del consiglio della Cassa "per aver sbloccato la dismissione immobiliare con gli amici del ministero". Dov'è indirizzata la lettera? Non allo studio privato del faccendiere in piazza Mignanelli, ma a "Luigi Bisignani, piazza Colonna 370", cioè proprio a Palazzo Chigi, sede della presidenza del Consiglio. P. D. N.

9. AMATI SCALA IL COLLE...

Grandi manovre nello staff diplomatico che collabora con Giorgio Napolitano. Dopo la nomina di Giuseppe Buccino, spedito dal governo all'Ambasciata d'Italia a Tripoli, il posto di consigliere aggiunto per gli affari internazionali è stato affidato ad Aldo Amati.

Diplomatico di lungo corso, bergamasco, Amati, che da due anni era il numero due del servizio stampa del ministero degli Esteri, è stato chiamato da Stefano Stefanini, consigliere diplomatico del presidente della Repubblica. Sul Colle, Amati, a lungo impegnato nelle ambasciate di Tokyo e Mosca, si occuperà dei dossier del Nord America, dell'Europa e del Giappone. T. M.

10. COMUNI CONTRO LA MANOVRA: E NOI BLOCCHIAMO IL CENSIMENTO...
Gli oltre 8 mila comuni italiani sono sul piede di guerra contro i tagli previsti dalla manovra del governo. Solo nei trasporti le risorse sono passati da un miliardo e 900 milioni a 450. Così, oltre alle manifestazioni di protesta del 15 settembre con uffici chiusi e funzioni - come quelle dell'anagrafe e dello stato civile - riconsegnate per un giorno ai prefetti, la prossima mossa potrebbe essere il blocco del censimento.

A proporla è il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, 56 anni, Pd, presidente dell'Anci Toscana: "Solo nella nostra regione i Comuni hanno subito un taglio di 458 milioni e in queste condizioni non sono più grado di assicurare i principali servizi ai cittadini", spiega Cosimi. Che nei prossimi giorni avanzerà ai suoi colleghi dell'Anci nazionale la proposta choc di non far partire il censimento del 2011 che, come è noto, è realizzato dall'Istat sui dati raccolti sul territorio proprio dai Comuni. Cosimi confida nel sì anche dei comuni di centrodestra. Per una clamorosa protesta bipartisan. Con un occhio rivolto soprattutto alla Lega: "La manovra uccide il federalismo", conclude il sindaco di Livorno. M. La.

11. PROMESSE MANCATE: LETIZIA IN CERCA DI CREDITO...
"Lo sviluppo riparta al femminile". Letizia Moratti affida alle pagine del "Corriere della Sera" la sua ricetta contro la crisi. Poche misure, per far ripartire il volano dell'industria e farlo girare in rosa. Punta sul tesoretto, quei 4 miliardi che verranno dall'innalzamento dell'età pensionabile delle donne, sugli incentivi all'occupazione femminile, sulle reti di sostegno e, soprattutto, su quello che dice "uno strumento già disponibile, concreto, flessibile e innovativo come il microcredito".

Deve crederci nel microcredito, l'ex sindaco di Milano: lo va proponendo dal 2007, da quando dal palco del Meeting di Rimini, annunciò la Fondazione Welfare Ambrosiano, una partecipata di Comune di Milano, Provincia, Camera di commercio e sindacati, per il sostegno alle imprese rosa. Previsti sportelli a Palazzo Marino e nelle sedi sindacali.

Tirata in ballo più volte anche nell'ultima campagna elettorale, in quattro anni però la fondazione non è mai partita. Nessuno sportello, non un centesimo per far crescere l'impresa donna. O. P.

12. SALVIAMO I CIPRESSI...
Lo storico Luciano Bezzini lo ha definito "unico al mondo". Il regista Franco Zeffirelli propone di farne un parco per la poesia. Il fotografo Oliviero Toscani vorrebbe togliere l'asfalto e riportarlo all'origine. Poi i giornalisti Gad Lerner e Francesco Merlo, il demografo Massimo Livi Bacci: sono molti gli appassionati del viale di Bolgheri, 2.400 cipressi, cinque chilometri di lunghezza.

E mentre l'ex europarlamentare Monica Giuntini lo propone come bene Unesco, Regione Toscana, Provincia di Livorno e Comune di Castagneto sembrano insensibili ai gridi di allarme sul degrado del viale, celebrato da Giosuè Carducci ("I cipressi che a Bolgheri alti e schietti..."). "Sporcizia, vegetazione che assale i cipressi e il problema delle macchine che, nonostante il limite a 60 chilometri orari, lo hanno trasformato in autodromo", denuncia Toscani. M. La.

13. PROGRAMMI RAI: NOTIZIE DA FRATE MITRA...
Ora fa il nonno e il missionario in Etiopia, ma la sua vita resta un mistero: Silvano Girotto, alias "Frate Mitra", resta l'unico infiltrato nelle Brigate rosse di cui si conosce il nome. Un uomo ingaggiato dai carabinieri a cui "certamente fu dato un premio in denaro, ma non fu al soldo della Cia né dei servizi italiani", come ricostruisce Luciano Seno, uno dei collaboratori di Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Alla ricerca della verità su Frate Mitra è dedicata una puntata speciale di "La Storia siamo noi" di Giovanni Minoli che verrà presentata a Torino al Prix Italia 2011 diretto da Giovanna Milella. Con la testimonianza di Girotto e di Giancarlo Caselli, attraverso filmati d'epoca viene ricostruita l'operazione che permise la cattura di Renato Curcio e Alberto Franceschini. E la figura anomala del figlio di un maresciallo dei carabinieri che finisce in carcere, gira gli ambienti rivoluzionari sudamericani e poi si offre di entrare nella lotta armata. G. D. F.

 

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