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“VON DER LEYEN DEVE ANDARE VIA PERCHÉ È UN’INCAPACE” – CARLO CALENDA: “QUELLO CHE È SUCCESSO SUI DAZI È COLPA DI MELONI E MERZ: PER PRESERVARE L’AUTOMOTIVE, CHE POI NON HANNO PRESERVATO, HANNO SPINTO PER NON METTERE I CONTRO-DAZI. MELONI È IN DIFFICOLTÀ PERCHÉ TUTTE LE COSE CHE HA DETTO SULLE RELAZIONI SPECIALI CON TRUMP SI SONO RIVELATE FESSERIE - SIAMO DEGLI STATI VASSALLI DI UN BULLO CHE NON LA FINIRÀ QUI - VON DER LEYEN DOMENICA SI È GENUFLESSA E’ ANCHE L’AVER ACCONSENTITO AL FATTO CHE LE MERCI AMERICANE ENTRERANNO SENZA ALCUN DAZIO - QUANDO SI PARLERA' DI PRODOTTI AGRICOLI TRUMP FARÀ UN PRESSING GIGANTESCO PERCHÉ L’EUROPA APRA ANCHE A PRODOTTI CHE NON POTREBBE COMPRARE PERCHÉ SONO GENETICAMENTE MODIFICATI O PERCHÉ HANNO CARATTERISTICHE PARTICOLARI, COME IL POLLO ALLA CLORINA - PER L’AUTOMOTIVE È UN DISASTRO PERCHÉ È TRIPLICATO IL DAZIO BASE - L’OBIETTIVO VERO DI TRUMP È PORTARE LE AZIENDE A INVESTIRE NEGLI STATI UNITI: VUOLE REINDUSTRIALIZZARE GLI STATI UNITI A SPESE DELL’EUROPA”

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Estratto dell’articolo di Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”

 

carlo calenda

Carlo Calenda, cosa pensa dell’accordo sui dazi tra l’Europa e gli Stati Uniti?

«Penso che Ursula von der Leyen debba andare via e anche al più presto perché è un’incapace. Mario Draghi non avrebbe mai approcciato un negoziato con Trump come ha fatto lei».

 

Ci va giù pesante...

«Mi sono occupato di politica commerciale, quindi anche di dazi, per dieci anni, da Confindustria e poi dal governo, e non ho mai visto un negoziato così assurdo. Quello che è successo è colpa di Meloni e Merz».

 

Perché?

«Italia e Germania, per preservare l’automotive, che poi non hanno preservato, hanno spinto per non mettere i contro-dazi. E infatti quando Trump ha messo i dazi provvisori l’Europa non ha reagito con altri dazi e perciò è partita senza avere nulla con cui negoziare. E von der Leyen domenica si è genuflessa davanti al presidente degli Stati Uniti, perché il problema non sono solo i dazi al 15 per cento (con Biden si aggiravano intorno al 2,5) ma anche l’aver acconsentito al fatto che le merci americane entreranno senza alcun dazio. Oltre a questo ci sono le follie sull’energia...».

DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN

 

Cioè?

«L’Europa acquista in totale 400 miliardi di energia: come farà ad acquistarne 250 dagli Usa senza sapere nemmeno il prezzo? Insomma, quella di domenica è stata una scena mortificante per un europeista come me».

 

Addirittura.

«Sì, siamo degli stati vassalli di un bullo che non la finirà qui. Quando si arriverà a parlare dei prodotti agricoli Trump farà un pressing gigantesco perché l’Europa apra anche a prodotti che non potrebbe comprare perché sono geneticamente modificati o perché hanno caratteristiche particolari, come il pollo alla clorina. E saprà che siamo sempre pronti a calarci le braghe».

IL SIGNOR QUINDICIPERCENTO - DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - MEME BY EMILIANO CARLI

 

Il premier francese François Bayrou ha detto che questo è uno dei giorni più neri dell’Europa.

«E ha ragione. L’Europa si è sfasciata davanti a Trump. Prima con gli impegni sulla Nato presi con leggerezza […] e poi si è ri-genuflessa domenica. Stiamo pagando il prezzo di non avere un’unione politica, di essere dipendenti dagli Usa per la nostra difesa e soprattutto di essere sempre, sempre proni. Spero che si opponga almeno Macron […]».

 

Lei diceva che così Merz e Meloni non hanno difeso nemmeno l’automotive.

«Per l’automotive è un disastro perché è triplicato il dazio base. […] l’obiettivo vero di Trump non è incassare sui dazi. L’obiettivo per lui più importante è quello di portare le aziende a investire negli Stati Uniti. Cosa che faranno per tre motivi: in Europa hanno regole ambientali assurde, il dollaro si è svalutato del 13 per cento — e quindi è come se avessi un dazio del 28 — il costo dell’energia negli Usa è inferiore del 50%.

URSULA VON DER LEYEN - DONALD TRUMP

Questo è il vero gioco di Trump che vuole reindustrializzare gli Stati Uniti a spese dell’Europa. […]».

 

Giorgia Meloni, però, dice che è un accordo tutto sommato positivo.

«Meloni è in difficoltà perché tutte le cose che ha detto sulle relazioni speciali con Trump si sono rivelate fesserie. Pensate che cosa avrebbe detto dall’opposizione se l’Europa avesse fatto un accordo del genere con gli Usa di Biden».

 

L’accordo comunque è siglato e sembra che ci sia poco da fare a questo punto.

«Io spero che le opinioni pubbliche europee si ribellino e in qualche modo boccino questo accordo perché altrimenti sarà solo l’inizio di una serie di vessazioni a cui noi ci assoggetteremo. Se io avessi oggi dei parlamentari europei farei votare loro la sfiducia a von der Leyen perché con lei l’Europa non può di certo andare avanti».

Ursula von der leyen e donald trump a Turnberry in Scozia - foto lapresse