CARROCCIO AL TRAINO DEL BANANA - ANCHE I LEGHISTI SONO PRONTI A DIMETTERSI (ERANO IN PARLAMENTO E NESSUNO SE N’ERA ACCORTO) – OLÈ SANTADECHÈ: "LE DIMISSIONI? GIÀ CONSEGNATE A BRUNETTA"

1 - DIMISSIONI IN MASSA, MARONI: "LASCIAMO ANCHE NOI"
Francesco Grilli per "il Giornale"

Dopo il Pdl, anche la Lega Nord potrebbe decidere di lasciare il Parlamento. "Anche noi siamo assolutamente favorevoli alla caduta del governo Letta. Se la posizione annunciata ieri sera dal Pdl sarà seguita dai fatti, sosterremo questa azione", ha annunciato Roberto Maroni.

Il segretario del Carroccio è a Torino con Roberto Cota per l'inaugurazione della prima edizione di Smart Mobility World, evento sui temi della smart city e della green mobility, ma non rinuncia a un commento sulla situazione politica del Paese. "Ho letto queste dichiarazioni molto bellicose dei deputati e senatori del Pdl che minacciano di dimettersi in massa", ha aggiunto, "Se è vero mi sembra un fatto politicamente rilevante. Staremo a vedere se sarà così. Le dimissioni in massa del Pdl significano due cose: fine del governo Letta e fine della legislatura. Se fosse così noi saremmo della partita ovviamente".

Un'idea che non dispiace neanche a Matteo Salvini, che è però più cauto. "Ci penseremo se ce lo chiederanno, ma la questione non occupa i nostri pensieri", ha detto ad Affaritaliani.it il vicesegretario, "Non mi permetto di giudicare il Pdl che ha le sue preoccupazioni. È una discussione di cui non ce ne frega niente. Non ci interessa nulla. Oggi i parlamentari della Lega sono in Val Camonica al fianco degli operai della Riva. Sono loro i nostri alleati, semmai ci dimettiamo per loro".

Gli fa eco Massimiliano Fedriga: "Non ci abbiamo mai pensato", ha detto, "Come Lega noi non c'entriamo con questa decisione e non vogliamo entrarci. Dopodiché mi auguro che vadano fino in fondo e che facciano cadere il governo, perché riteniamo che questo governo stia facendo male".

2 - SANTANCHÈ: "LE DIMISSIONI? GIÀ CONSEGNATE A BRUNETTA"
Luca Romano per "il Giornale"

Pdl - falchi in testa - sul piede di guerra. Il partito fa quadrato attorno a Silvio Berlusconi, con i parlamentari pronti alle dimissioni "come un sol uomo, non ci sono divisioni", come sostiene Daniela Santanchè. "Sto andando a consegnare le dimissioni nelle mani del mio capogruppo, poi il quattro ottobre vediamo cosa succede", ha detto la deputata secondo cui solo "Jo Condor" (il premier Letta, ndr) sa se il governo avrà vita breve o no.
Anche Gianfranco Rotondi conferma che si tratta di un gesto reale e non di una provocazione: "Le dimissioni le ho firmate poco fa", ha detto a Rainews24, "Sono andato al protocollo della Camera per presentarle e nel frattempo le ho inviate a Silvio Berlusconi".

 

 

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