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Paolo Biondani e Luca Piana Per l'Espresso
Un fine settimana a Montecarlo per vedere il Gran Premio di Formula Uno, tutto a spese di Francesco Corallo. Ã quello che sospetta la Guardia di Finanza esaminando un appunto scritto a mano, rintracciato fra i documenti sequestrati a Francesco Corallo, il proprietario del colosso dei giochi Bplus-Atlantis, ora ricercato per corruzione.
Il primo messaggio è laconico, come se qualcuno stesse prendendo appunti al telefono. Testualmente: «13 - 16 17 maggio 2 suite Milanese 1 stanza Laboccetta De Paris o Ermitage vista sul Gran Premio». Così, frettolosamente, con un errore nella grafia dell'Hotel Hermitage, uno dei prestigiosi alberghi della società della famiglia Ranieri, che gestisce anche il Gran Premio.
Per la Guardia di Finanza, non ci sono molti dubbi. Laboccetta è il fidato Amedeo, deputato e manager del gruppo. E almeno nelle intenzioni di Corallo l'altro invitato eccellente va identificato in Marco Milanese, il braccio destro (già indagato a Napoli) del ministro Giulio Tremonti.
Appunti, annotazioni e documenti sequestrati «hanno permesso di acclarare i rapporti tra Corallo e personalità istituzionali», concludono i finanzieri, che rintracciano perfino un pass
per Montecitorio intestato allo stesso re dei giochi, definito però «collaboratore dell'On. Laboccetta». Una mail successiva, spedita da Corallo a una dipendente dell'Atlantis, fornisce gli estremi per un volo privato e per un'altra prenotazione a Montecarlo ad aprile, sempre con ospiti («Una camera e una suite»), da effettuare direttamente nell'ufficio marketing del Casinò.
Nel Principato, dunque, Corallo è ben introdotto, al punto da trovare posto anche quando gli alberghi sono iper-affollati. E infatti la pagina del 13 maggio 2010 dell'agenda della segretaria dettaglia meglio la prenotazione per i quattro giorni del Grand Prix: due junior suite e una stanza al Monte-Carlo Beach, mentre per la domenica della gara è fissato un tavolo dalle 12.00 in poi sulla terrazza del Grill, il ristorante dell'Hotel de Paris che si affaccia sul circuito.
Chi siano gli ospiti, qui la segretaria non lo riscrive. Di certo però, anche quell'anno, il gruppo di Corallo riuscì a trovare alleati in parlamento. Visto che, come riportano gli atti d'inchiesta, anche nel 2010 diverse richieste dei concessionari furono «accolte e inserite nelle leggi».
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