
DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA…
Sandro Veronesi e Michele Serra
Luca Mastrantonio per il “Corriere della Sera”
Dopo vent’anni di risse siamo ancora all’«incompatibilità antropologica»? Sì. Sarà per la crisi di astinenza degli antiberlusconiani (Renzi non dà le stesse soddisfazioni) o per i colpi di coda del Biscione. Ieri, con una lettera al Foglio, Marina Berlusconi ha ribaltato la tesi di chi, come Umberto Eco e Michele Serra, la dileggia come «incapace» di «capire» le ragioni per cui Elisabetta Sgarbi, con altri editor e scrittori, lascia la Bompiani mondadorizzata per fondare un nuovo marchio, La nave di Teseo.
«Capire la differenza tra un libro e un detersivo non è cosa poi così complicata, perfino io ci sono arrivata», scrive la presidente di Mondadori; Michele Serra su Repubblica ha scritto di lei come di una «manager capitombolata in mezzo ai libri, una materia che deve suonarle estranea come il sanscrito»: non capisce che «commerciare telenovelas e poi cultura» non è la stessa cosa» e a Serra fa «quasi tenerezza».
Marina però alla fine trasforma l’insulto in vanto. E rilancia: «Essere considerata incompatibile con chi mostra una tale arroganza e un tale disprezzo verso le opinioni e le posizioni altrui non mi dispiace affatto». Un colpo per i nostalgici del ventennio (anti)berlusconiano, orfani dello scontro antropologico tra chi avrebbe un complesso di inferiorità (la destra, ciò che ne resta) e chi un complesso di superiorità (la sinistra, o presunta tale).
MARINA BERLUSCONI ERNESTO MAURI
Qui l’antropologia non è già lo studio umilissimo intorno all’essere umano, bensì una forma triste di un’ideologia senza idee, intrisa di odio, ancora presente. Una «mis-antropologia» che ha creato carriere di moralisti e libertini, e tanta confusione. Eco nel 2001 fece un appello morale agli elettori di centrosinistra per battere i «drogati delle telenovelas», che poi fecero vincere Berlusconi. Il quale, alla vigilia della sconfitta del 2006, pensava che solo pochi «coglioni» avrebbero votato Prodi. Quando la finiremo di confondere politica e antropologia?
SIGNORINI BERLUSCONI MARINA
elisabetta sgarbi
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