nicolas maduro

IL CAUDILLO MADURO BLINDA LE ELEZIONI – IL VENEZUELA DOMENICA ANDRA’ AL VOTO PER RINNOVARE IL PARLAMENTO E I GOVERNATORI DEI 23 STATI CHE COMPONGONO IL PAESE IN UN CLIMA DI ALTISSIMA TENSIONE: IL MINISTERO DELLA DIFESA HA SCHIERATO 412 MILA MEMBRI DELLE FORZE ARMATE BOLIVARIANE “A PROTEZIONE DELLE STRUTTURE ELETTORALI, CONTRO LE MINACCE NAZIONALI E INTERNAZIONALI, MIRATE A SABOTARE LE ELEZIONI” – IL NODO DEL PETROLIO VENEZUELANO, SOTTO EMBARGO DEGLI STATI UNITI…

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Estratto dell’articolo di Roberto Da Rin per “Il Sole 24 Ore”

 

nicolas maduro

Altre giornate di passione in Venezuela in vista delle elezioni di domenica. Città blindate e l’incubo di scontri in un Paese ricco ma immiserito, generoso quanto a petrolio, bellezza e violenza, tre dei beni nazionali più abbondanti.

 

E’ qui che va in scena un’altra tappa della lunga cavalcata presidenziale di Nicolas Maduro. Il Venezuela rinnoverà il Parlamento e i governatori dei 23 Stati che compongono il Paese. Tensione alle stelle, come nelle precedenti elezioni: il ministro della Difesa, Vladimir Padrino López, ha annunciato la presenza di 412mila membri delle Forza armate bolivariane, « a protezione delle strutture elettorali».

 

edmundo gonzalez urrutia

Proprio così: «Un presidio necessario determinato dalle nuove minacce nazionali e internazionali, mirate a sabotare le elezioni di domenica».

 

L’opposizione interna, sempre attiva e dinamica, invita a non votare. Pochi mesi fa ha dovuto incassare la rinuncia dell’autoproclamato “presidente” Edmundo González Urrutia che alcuni mesi, nell’ambasciata spagnola a Caracas, ha firmato un documento in cui ammette la sconfitta contro Maduro nelle ultime presidenziali. Il caudillo Maduro si appresta quindi a proseguire il suo mandato, dal 2025 al 2031.

 

NICOLAS MADURO CON LULA

Sono 3 i temi di che rendono interessante le elezioni di domenica, almeno per la politica internazionale : il petrolio venezuelano (attualmente sotto embargo degli Stati Uniti), la provincia di Esequibo (appartenente alla Guyana) che Maduro vorrebbe annettere. E infine le alleanze economico-commerciali che Palacio Miraflores sta consolidando con Russia e Iran.

 

Le sanzioni introdotte dagli Stati Uniti contro l’export di petrolio venezuelano hanno colpito duramente l’economia di Caracas, che veleggia in una crisi strutturale e non congiunturale.

 

marco rubio e l aereo di stato venezuelano sequestrato

La produzione di greggio, difficile da quantificare, dovrebbe aggirarsi attorno agli 800mila barili al giorno, anche se vi sono divergenze nelle stime. Una produzione comunque ben lontana dai 3,2 milioni di barili dei tempi migliori.

 

Intanto l’Amministrazione Trump, due giorni fa, ha ammorbidito la linea politica e prorogato di 60 giorni la deroga alle sanzioni che consente a Chevron di operare in Venezuela. […]

 

Le elezioni di domenica riaprono una questione spinosa: la rivendicazione di una parte della Guyana, quella più ricca di petrolio e minerali, che Maduro vorrebbe “incorporare” al Venezuela. Più specificatamente Maduro rivendica la sovranità del territorio di Esequibo, 160mila km quadrati (più della metà della Guyana); un “tesoro” di materie prime che ingolosiscono anche gli Stati Uniti.

 

NICOLAS MADURO

La Guyana ha fatto ricorso alla Corte Internazionale dell’Aia e il primo verdetto è stato sfavorevole a Maduro che però, in vista delle elezioni di domenica, ha presentato la candidatura di un governatore venezuelano anche per il territorio di Esequibo.

 

L’ultimo dossier è quello delle alleanze internazionali: l’alleanza Venezuela-Iran e quella tra Venezuela e Russia ha allarmato il Parlamento europeo. «Il riavvicinamento tra Caracas, Mosca e Teheran è motivo di preoccupazione», riconosce l’Alta rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Kaja Kallas.

proteste in venezuela contro la rielezione di nicolas maduro 8

 

Il motivo di questa preoccupazione è «il potenziale impatto sulla stabilità democratica nella regione dell’America Latina e dei Caraibi e sul partenariato» tra l’Ue e i Paesi di questa regione. […]

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