
QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL…
Adalberto Signore per "Il Giornale"
Osserva il Cavaliere. E un po' incuriosito, un po' divertito resta alla finestra ad assistere al braccio di ferro tra Matteo Renzi, Beppe Grillo e Angelino Alfano.
In attesa di giorni migliori, del momento giusto in cui affondare il colpo. Perché, è la convinzione di un Silvio Berlusconi sempre più deciso a giocare la campagna elettorale per le Europee di maggio in prima fila, la convivenza del centrodestra con il nuovo Pd di Renzi non è conciliabile non solo con le istanze degli elettori ma pure con il buon senso. Soprattutto dopo che i Democratici hanno votato la decadenza dal Parlamento del leader del centrodestra.
Così l'ex premier preferisce non esporsi e limitarsi ad osservare il succedersi degli eventi. E nel suo blitz a Milanello per incontrare i rossoneri alla vigilia della sfida con la Roma si guarda bene dall'entrare nel merito del problema. «à un momento difficile per il nostro Paese e per tutta l'Europa e - dice ai microfoni di Milan Channel - speriamo di avere la forza di venirne fuori come è successo altre volte».
«Io ce la metto tutta per me e per il mio Paese», aggiunge senza però dire una parola sugli affondi lanciati da Renzi nel giorno della sua proclamazione a segretario del Pd. D'altra parte, non pare che Berlusconi abbia guardato con particolare interesse ad uno scontro da cui - questo avrebbe confidato ieri in privato - «non esce bene nessuno» perché «sembrano due galli nello stesso pollaio».
Il Cavaliere si riferisce a Renzi e Beppe Grillo, convinto che Alfano stia già iniziando a pagare la sua presenza in un governo che è sempre più collocato a sinistra. La sua posizione, è l'idea che si sarebbe fatto Berlusconi, è «assolutamente indifendibile».
E che il vicepremier sia stretto tra Renzi ed Enrico Letta da una parte e il Pd e Grillo dall'altra è niente più che cronaca. Con un esecutivo (legittimamente) sempre più spostato verso sinistra, con buona pace del Ncd. Che secondo i sondaggi nelle mani del Cavaliere sta già pagando la coabitazione con il centrosinistra e che è destinato a pagarlo ancora di più nei prossimi mesi, con l'avvicinarsi delle elezioni Europee e l'inevitabile accendersi dei toni.
Circostanza, questa, che preoccupa l'ex premier fino ad un certo punto, visto che Berlusconi è sempre più propenso a proporre una coalizione «multi-prodotto» che copra il più possibile la «domanda» dell'elettorato di centrodestra. Ed è chiaro che l'opposizione tout court sarà quella di Forza Italia. Se il Ncd drenerà un 3-4% di voti alle prossime politiche «bene», se invece - teorizza il Cavaliere in privato - resterà «schiacciato nelle sue contraddizioni allora ce ne faremo una ragione».
Non è un caso che nonostante la tregua contro Alfano continuino ad arrivare dei veri e propri missili terra-aria. Quelli del capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, convinto che quella tra Renzi, Grillo e Alfano sia «una sit-comedy ambientata in un college dove tre matricole sono costrette ad abitare insieme».
Renzi, aggiunge Brunetta, «cerca la crisi di governo» e «c'è solo da vedere fino a che punto Letta e Alfano sono disposti a deglutire pur di restare dove sono». Ma il più duro di tutti, come spesso capita ultimamente, è Sandro Bondi che nel giro di qualche ora affonda colpi prima su Alfano e poi su Renato Schifani.
Sul primo: «Renzi, Letta e Cuperlo meritano il nostro rispetto perché hanno saputo comporre le loro differenze. Alfano e soci che hanno invece anteposto calcoli politici e personali ad una storia comune e perfino alla solidarietà morale nei confronti di un leader come Berlusconi».
Sul secondo: «Non racconti favole e si assuma la responsabilità delle sue posizioni visto che ha deciso di far restare in carica il governo anche dopo che il Pd non ha rispettato i diritti di difesa e ha fatto decadere il leader del centrodestra. Quello stesso che nominò Schifani nientemeno che presidente del Senato».
QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL…
DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI…
DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A…
SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO…
DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI…
DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI…