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È L'ECONOMIA, BELLEZZA - IL CERCHIO MAGICO DI TRUMP CHE DOVRÀ TIRARE FUORI IDEE SUL RILANCIO ECONOMICO AMERICANO: AL VERTICE CI SONO I SUPERMILIARDARI TOM BARRACK, JOHN PAULSON E STEVEN MNUCHIN - NON SOLO: CON IL BIONDO CI SONO IMPRENDITORI E PROFESSORI, CHE SONO PRONTI A SPARARE LE LORO RICETTE MAGICHE ALL'ULTIMO MOMENTO

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Fabrizio Goria per “CorrierEconomia - Corriere della Sera

 

Donald Trump non ha brillato nel primo dibattito presidenziale contro Hillary Clinton, e il suo comitato sta correndo ai ripari. Negli ambienti repubblicani si narra infatti che in vista del prossimo scontro, il 9 ottobre a Saint Louis, Missouri, il miliardario newyorkese si sta preparando con quello che potrebbe essere il suo segretario del Tesoro in caso di vittoria elettorale, Steven Mnuchin. Ma non solo.

donald trump con steven mnuchindonald trump con steven mnuchin

 

Trump ha chiamato a raccolta tutta la sua squadra economica, da John Paulson a Tom Barrack. Il cerchio Secondo Fortune, Mnuchin è uno dei «più poliedrici e influenti finanzieri d' America». Ed è forse per questo che Trump ha deciso di contattarlo per fargli coordinare il suo personale consesso per le idee economiche.

 

Cinquanta tre anni, laureato a Yale, quasi 20 anni in Goldman Sachs, produttore di blockbuster hollywoodiani («American Sniper» e «Mad Max: Fury Road»), per oltre 20 anni finanziatore delle campagne elettorali del Democratic Party, da Al Gore a Barack Obama, passando per Hillary Clinton quando si è candidata a New York. Questo è in breve il curriculum di Mnuchin, che ha un patrimonio stimato di circa 40 milioni di dollari. È lui che sta guidando il team composto da banchieri, finanzieri, imprenditori e un solo accademico di professione. Tutti uomini, rigorosamente.

 

Insieme a Mnuchin, nel cerchio più ristretto dei consiglieri economici di Trump, troviamo anche Paulson e Barrack. Il primo è il fondatore e presidente del fondo hedge Paulson Co., divenuto famoso allo scoppio della bolla dei mutui subprime in quanto era uno dei pochi che aveva puntato sul declino del mercato immobiliare statunitense. Paulson fu anche uno dei più attivi finanzieri in altre due occasioni: il default dell' Argentina e quello del Grecia. A lui si devono le linee guida di politica monetaria di Trump, che vorrebbe che la Federal Reserve rendesse conto delle sue decisioni al Congresso.

john paulsonjohn paulson

 

Barrack invece è un vecchio amico di The Donald. Si definisce «repubblicano dalla nascita», ha lavorato nell' amministrazione Reagan, ha creato Colony Capital a Los Angeles e ha venduto il Plaza Hotel di New York a Trump. Per sostenerlo, inoltre, ha creato lo scorso giugno il fondo Rebuilding America Now, che ha raccolto a oggi 32 milioni di dollari per la campagna del candidato repubblicano.

 

Gli imprenditori

steven mnuchinsteven mnuchin

Tra gli altri consiglieri dell' immobiliarista newyorkese ci sono anche due suoi acerrimi avversari in affari. Da un lato Steven Roth, il fondatore di Vornado, la più grande società di immobili commerciali di New York, con cui spesso Trump ha dovuto combattere.

 

Dall' altro Howard Lorber, numero uno di Vector Group, che possiede il 70% di Douglas Elliman, la maggiore società di intermediazione residenziale nell' area metropolitana di New York. Sia Roth sia Lorber hanno organizzato cene di raccolta fondi per Trump e lo hanno aiutato a delineare la sua linea fiscale, che comprende forti riduzioni delle aliquote per gli imprenditori e i finanzieri.

 

Lo stesso si può dire di Harold Hamm, a capo della Continental Resources, che ha fatto fortuna con lo shale gas negli ultimi anni, e di Andrew Beal, matematico dilettante, giocatore di poker e presidente della Beal Bank, con sede a Dallas, Texas. Il team degli imprenditori si chiude con Stephen M. Calk, amministratore delegato della Federal Savings Bank, Dan DiMicco, già presidente della Nucor Corporation e Steve Feinberg, fondatore di Cerberus Capital Management, uno dei più grandi hedge fund americani.

 

Gli accademici

tom barrack ama trumptom barrack ama trump

Infine, c' è il terzetto più accademico, quello che ha aperto a Trump le porte degli atenei e dei think tank di Washington. In esso ci sono David Malpass, già capo economista di Bear Stearns, Peter Navarro, docente di economia e politiche pubbliche alla business school dell' University of California, e Stephen Moore, visiting fellow della Heritage Foundation, uno dei centri di pensiero più vicini al mondo dei conservatori. Navarro è celebre per le sue posizioni contro la politica commerciale della Cina, che hanno influenzato le proposte di Trump, mentre Moore è da anni uno dei teorici della flat tax.

 

Secondo lui, i benefici di un' aliquota unica potrebbero evitare che l' attuale politica monetaria di tassi bassi della Fed sia mantenuta per i prossimi anni.

L' obiettivo per il prossimo dibattito è solo uno: evitare che Trump faccia gli stessi errori del primo, quando ha fornito dati economici a caso, venendo smentito in tempo reale dai fact checker del Washington Post e del Wall Street Journal.

 

«Mnuchin, Paulson e Barrack stanno preparando diverse schede dettagliate», spiegano dal quartier generale della campagna elettorale di Trump. E sono previste conferenze telefoniche sia con Navarro sia con Moore.

tom barracktom barrack

 

Basteranno per rendere più credibile sul piano economico il candidato repubblicano? Dal suo comitato non hanno dubbi: «Sarà impeccabile, e più concreto che mai».