alessandro giuli atreju

“CHI CI ACCUSA, FA PARTE DEL NEMICHETTISMO” - IL MINISTRO DEL "PENSIERO SOLARE" ALESSANDRO GIULI AD "ATREJU" RIFILA UNA NUOVA SUPERCAZZOLA MANIPOLANDO UN TERMINE (“AMICHETTISMO”) CONIATO DAL MARCHESE FULVIO ABBATE, CITANDO A VANVERA PASOLINI E SCOMODANDO UN DETTO ARABO PER RISPONDERE AGLI ATTACCHI DELLA SINISTRA: “I CANI ABBAIANO, LA CAROVANA PASSA" – "IL TEMA DELL'EGEMONIA CULTURALE È UNA PALLA MICIDIALE: LA CULTURA DI DESTRA ANCORA NON È CHIARO A NESSUNO COSA SIA, A TAL PUNTO CHE RAPPRESENTA PURE QUELLA DI SINISTRA CHE NON C'È PIU'..." (MA CHE VOR DI’?) – "L'EGEMONIA DELLA DESTRA DI GOVERNO PASSERA' ATTRAVERSO L'IRONIA" (COME AL BAGAGLINO) - POI STRAZIA ANCORA “ALBACHIARA” DI VASCO IN RADIO: VIDEO

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https://www.repubblica.it/politica/2025/12/10/video/giuli_ad_atreju_egemonia_palla_micidiale_noi_siamo_ironici_altro_dal_nemichettismo_di_sinistra-425032355/

 

(di Francesca Chiri) (ANSA) La nuova egemonia della destra di governo passerà attraverso l'ironia, la vera arma tagliente in grado davvero, e da sempre, di azzerare il nemico. "Non siamo quelli dell'amichettismo, ma chi ci accusa fa parte del nemichettismo, che stasera coniamo come termine da cucire addosso a tutti quelli che ci accusano di fare cultura liberamente" dice Alessandro Giuli, arrivato ad Atreju per partecipare ad un dibattito organizzato per fare quantomeno scalpore: Pasolini e Mishima, due simboli del Novecento, due poeti da sempre considerati icona di una cultura riconducibile ad opposte sponde politiche.   

alessandro giuli atreju

 

Ma tra Pier Paolo Pasolini e Yukio Mishima "ci sono molti più punti in comune di quanto si possa immaginare" esordisce il ministro della Cultura che, oltre alla "maschera tragica" e alla "poetica del gesto esemplare" incarnata dai due poeti sottolinea quanto entrambi abbiano "praticato nella scrittura la più grande libertà". Insomma, di fronte alle accuse nei confronti di chi intende praticare ancora il gioco degli steccati culturali e "se proprio dobbiamo trovare un aggettivo, ironico o autoironico è quello che definisce meglio colui che è aperto alla vita e al confronto e non è un lugubre nemichettista: nemico giurato della bellezza".   

 

E se poi l'ironia non dovesse bastare a vincere il nemico, allora, c'è sempre la tradizione popolare che corre in aiuto: "Agli attacchi della sinistra rispondiamo con un detto arabo: i cani abbaiano, la carovana passa" sintetizza il ministro che dopo il dibattito su Pasolini e Mishima con la ministra della Famiglia Eugenia Roccella e con il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, si concede un passaggio alla radio di Atreju dove, tra l'altro, torna ad intonare "Albachiara" di Vasco Rossi anche se, confessa poi, avrebbe questa volta voluto dedicare un altro brano di Vasco alla figlia: Brava Giulia.   

alessandro giuli atreju

 

E se ad Atreju si scomodano due grandi della letteratura mondiale declinati all'insegna della "più grande libertà", non poteva mancare il confronto con le recenti polemiche a Più libri più liberi. "Noi qui ad Atreju parliamo di tutto, mentre a Più Libri Più Liberi non si può accettare un piccolo editore di destra.

 

Altro che egemonia, oggi c'è paura degli intellettuali di sinistra di uscire dalla comfort zone e dare un'occhiata a quello che c'è dall'altra parte" ironizza Roccella che sorride di fronte alle paure egemoniche da sconfiggere: "io non ho mai creduto ad una egemonia culturale di sinistra", e comunque "oggi non c'è più: c'è un piccolissimo potere spaventato". Pasolini, dice, sarebbe stato felice di parlare ad Atreju: "io ho sempre ricordato di Pasolini l'incredibile curiosità, cosa che sembra mancare completamente agli intellettuali di sinistra della nuova generazione".

eugenia roccella alessandro giuli atreju

 

Anche Mollicone alza le spalle: "la sinistra se ne deve fare una ragione perché qui ad Atreju troverà sempre il confronto tra personaggi apparentemente lontanissimi, troverà sempre la libertà e il pluralismo".

alessandro giuli prima della scala 2025