“CHI GUIDA IL PD NON MI VUOLE PERCHE’ SONO UN UOMO LIBERO” – VINCENZO DE LUCA INFIOCINA ELLY SCHLEIN: “ALTRO CHE TERZO MANDATO, È UNA MANFRINA, E' UN'AGGRESSIONE A CHI NON HA MAI FATTO PARTE DI GRUPPI E SOTTOGRUPPI. NEL PD PARLANO TRA DI LORO UNA VENTINA DI CAPI CORRENTE, PARAGONABILI AL PCUS DI BREZNEV OPPURE ALLE IDEE DI KIM JONG-UN” – L’ATTACCO AL COMMISSARIO DEM IN CAMPANIA, MISIANI, SU CUI IL GOVERNATORE SCARICA LE RESPONSABILITÀ PER LO SCANDALO DI NICOLA SALVATI, INDAGATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA: “HA SEQUESTRATO IL PARTITO” 

Antonio Di Costanzo per napoli.repubblica.it - Estratti

VINCENZO DE LUCA VS ELLY SCHLEIN - ILLUSTRAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO

«Nel nostro partito parlano tra di loro una ventina di capi corrente, paragonabili al Pcus di Breznev oppure alle idee di Kim Jong-un. Sono autoreferenziali quanto presuntuosi, la verità è che il Pd non mi vuole perché sono un uomo libero». Vincenzo De Luca, intervenendo alla presentazione di Photoansa, il volume con cui l’agenzia racconta per immagini l’anno trascorso, torna a bastonare il suo partito. «Anzi, chi lo guida, non tutto il Pd» precisa.

Il tema è sempre quello dell’opposizione al terzo mandato. Il primo obiettivo fin dal mattino è il commissario regionale Andrea Misiani, su cui De Luca scarica le responsabilità per lo scandalo di Nicola Salvati, indagato dalla Procura di Salerno per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. «Bisognerebbe chiedere a un valoroso statista di nome Misiani, che fa il commissario del Pd campano. In questo momento il Pd della Campania non esiste, è sequestrato da due anni, quindi bisognerebbe chiedere ai sequestratori» risponde De Luca a chi gli chiede un commento sull’arresto del tesoriere del Pd.

de luca schlein

Quando lo dice il presidente della Regione a Gragnano, ma in serata il motivo non cambia nella sede di Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo. De Luca è intervistato dal responsabile di Ansa Campania, Vincenzo Sinapi, e da Francesco Di Vincenzo e ne ha anche per Gaetano Manfredi e di certo non aiuta a distendere i nervi il fatto che il sindaco sia seduto in prima fila vicino all’ex presidente della Camera Roberto Fico, possibile candidato alla Regione.

nicola salvati

Manfredi aveva parlato poco prima dell’importanza di una coalizione dei progressisti, intervento su cui De Luca ironizza: «Ho sentito prima che si vuole fare una bella coalizione per la Campania, ampia e coesa. Che bella cosa.

Ma se vogliamo fare la coalizione dobbiamo decidere prima cosa fare e se c’è qualcuno in grado di governare. Stiamo tornando al passato quando si riunivano a Roma e decidevano Provincia a te, Regione a te. Siamo tornati alla prima Repubblica e peggio della prima Repubblica, affidandosi a chi sta a Roma e non conosce i territori». Ed è netto il messaggio a Fico: «Sono per fare tutte le coalizioni, ma evitando idiozie tipo quella di tanti anni fa, poi superata dal M5s, cioè che uno vale uno».

Il presidente parla di aggressione nei suoi confronti: «In Liguria hanno scelto Orlando che sta da venti anni in Parlamento, ha fatto tre volte il ministro, lì non c’erano problemi? Decaro è stato per dieci anni il sindaco di Bari, poi europarlamentare e viene candidato a presidente della Puglia? Altro che terzo mandato, è una grande manfrina, una aggressione a un uomo libero che non ha mai fatto parte di gruppi e sottogruppi. Io penso a lavorare, gli altri costruiscono le tribù e i percorsi per candidarsi in Parlamento la prossima volta».

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