DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA…
Arianna Ascione per corriere.it - Estratti
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Ex terzino nelle giovanili del Napoli
La storia del cantante napoletano Mario Merola (1934-2006) raccontata attraverso le testimonianze, gli archivi e i racconti di chi gli era più vicino e di chi lo ricorda (Gigi D'Alessio, Nino D'Angelo, Marisa Laurito e molti altri): stasera alle 21.20 su Rai 3 va in onda in prima tv il documentario «Il Re di Napoli» di Massimo Ferrari. Icona di un genere tradizionale reso popolare grazie ai numerosi film interpretati tra gli anni Settanta e Ottanta (come «Il mammasantissima», «Zappatore», «Carcerato», «Lacrime napulitane» e «Tradimento») Merola è diventato un vero e proprio simbolo della città di Napoli, avendo portato la canzone e la cultura napoletana in tutto il mondo.
Nato nel capoluogo campano il 6 aprile 1934, figlio di un ciabattino, ha iniziato a lavorare fin da ragazzo come scaricatore di porto per aiutare economicamente la famiglia. Forse non tutti sanno che a quei tempi aveva alle spalle una breve esperienza calcistica: ha giocato nel ruolo di terzino nell’Unione Sportiva Granili, la squadra del suo quartiere, nel Pro Carmelo, nelle giovanili del Napoli, e nel Portugal, la squadra dei portuali. L’addio al calcio arrivò in seguito ad un infortunio: si ruppe una caviglia. E questa non è l’unica curiosità su Mario Merola.
Quando fu ricevuto alla Casa Bianca
Nel 1977 Mario Merola, insieme ad altri artisti italiani tra cui Pavarotti, fu ricevuto alla Casa Bianca dall’allora presidente degli Stati Uniti Gerald Ford, dal segretario di stato Henry Kissinger e da altri esponenti politici statunitensi.
Gigi D’Alessio pianista
Gigi D’Alessio iniziò la sua carriera nei primi anni Novanta (dopo aver lavorato con grandi nomi della canzone napoletana come Mario Trevi, Pino Mauro, Angela Luce) come pianista ufficiale di Mario Merola. I due nel 1992 incisero la canzone «Cient'anne».
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L’avviso di garanzia e il proscioglimento
Nel 1983 Mario Merola finì sotto i riflettori dopo aver ricevuto un avviso di garanzia: il reato ipotizzato era associazione per delinquere a scopo camorristico. «Sono innocente, ho la coscienza a posto - si difese -. Sono fetenzie, cose brutte che fanno male a Napoli, non possono rovinare così la mia famiglia e la mia carriera per cose che non esistono, io con la camorra non c'entro niente». Fu poi completamente prosciolto da ogni accusa, come quando nel 1989 ricevette un nuovo avviso di garanzia, inviato da Giovanni Falcone a lui e all’attore comico Franco Franchi. Fu in seguito lo stesso Falcone a prosciogliere i due artisti.
Sanremo
Al Festival di Sanremo 2000 Bono Vox, leader degli U2 (ospiti di quell’edizione della kermesse), durante l’esibizione scese in platea e raggiunse Mario Merola, seduto tra il pubblico. Merola tributò un applauso al rocker irlandese che, in segno di ringraziamento, fece un inchino. A proposito del Festival della Canzone Italiana Mario Merola ha partecipato, in gara, soltanto all'edizione 1994, insieme agli altri componenti del supergruppo Squadra Italia
MARIO MEROLAil re di napoli – storia e leggenda di mario merolaMARIO MEROLA E ROSA SERRAPIGLIAROSA SERRAPIGLIA E MARIO MEROLAMARIO MEROLA GIGI DALESSIO ROSA SERRAPIGLIA E MARIO MEROLAGIGI DALESSIO MARIO MEROLA nino d'angelo mario merolanino d'angelo mario merolaBEPPE GRILLO CON MARIO MEROLA NELL OTTANTADUE mario merola e gigi d'alessioil re di napoli – storia e leggenda di mario merola
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