1. CHIAMATE LA BOCCASSINI PRIMA CHE LA PASCALONA TRASFORMI IL BANANA IN UN TRANS! 2. ALLA DOMANDA “HA VISTO LA FOTO DI BERLUSCONI IN MEZZO A LUXURIA E ALLA PASCALE? NON LE SEMBRA OSTAGGIO DEL CERCHIO MAGICO?”, TUTTO IL CENTRODESTRA, DALLA SANTADECHE’ A BONAIUTI, SERRA LA DENTIERA. NESSUNO COMMENTA 'ARCORE GAY VILLAGE' 3. RESTA LA CORTESIA DI MAURIZIO GASPARRI. IL VICEPRESIDENTE DEL SENATO PARLA VOLENTIERI DELLA CENA DI ARCORE E DICE CHE “BERLUSCONI IN FOTO SORRIDE, MA APPARE UN PO’ PERPLESSO, MENTRE CHI È RAGGIANTE È LUXURIA CHE HA FATTO UN COLPACCIO”. CHE COLPACCIO? “MA LEI DI QUESTO CAMPA, INCONTRI, SCONTRI, POLEMICHE, ANCHE PER LE SUE SERATE E I SUOI SPETTACOLI. POI, NEL MERITO, NON HO PAURA. ANCHE IERI HO SENTITO IL PRESIDENTE E SO CHE SU MATRIMONI E ADOZIONI DEI GAY LUI È CONTRARIO” 4. IL TRANS-FORMISMO DI VLADIMIR LUXURIA, DA RIFONDAZIONE COMUNISTA A FORZA ITALIA

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DAGOREPORT

 

berlusconi transberlusconi trans

“Ma no, la Pascale ha le sue idee, io ho le mie…in un partito liberale…”. Maurizio Gasparri sta cercando una sua vecchia foto con Vladimir Luxuria, portata ad Arcore a cena da Francesca Pascale, ed è gentile e disponibile come sempre. Ma quando si arriva al ruolo della Pascale si mette sulla difensiva e butta la palla in tribuna.

 

Il partito liberale. Sì, va bene. La surreale foto del Cavaliere in mezzo a Luxuria e alla fidanzata non è forse il segno che ormai è ‘’ostaggio’’ del Cerchio magico? Nel partitone azzurro molti certo lo pensano, ma nessuno lo dice a microfoni aperti.

 

berlusconi trans berlusconi trans

Anche nel centrodestra sembra quasi che la Pascale non esista. Che sia un fatto personale di Silvio Berlusconi, anche quando le sue scelte hanno conseguenze politiche. Francesco Storace, leader de La Destra dice che “ognuno cena con chi vuole”, ma poi, certo, se “Luxuria annuncia l’incontro e dice di cos’hanno parlato” allora “diventa un problema politico, perché ci sarebbero un sacco di cose di cui occuparsi prima dei matrimoni gay. C’è Ebola, ci sono le tasse, c’è l’immigrazione, c’è l’Isis e potrei andare avanti per dieci minuti”.

 

“Io – dice Storace tutto d’un fiato – se mi facessero incontrare Berlusconi gli parlerei di come sono state regalate le province al Pd: un disastro, ma probabilmente mi direbbero che è impegnato”.  

 

vladimir luxuria selfie duduvladimir luxuria selfie dudu

Ma la colpa è di chi fa gli inviti al desco del Cavaliere? No, Storace è nettissimo: “Non mi frega assolutamente nulla del Cerchio magico. Io giudico le persone per come si pongono e per quello che fanno, non devo giudicare il cerchio magico… è una faccenda che riguarda lui”. Insomma, se Berlusconi incontra Luxuria e non Storace la responsabilità finale è tutta sua.

 

Se c’è una persona che proprio oggi potrebbe dire cose interessanti è Paolino Bonaiuti, storico uomo ombra del Cavaliere che se n’è andato da Forza Italia per l’Ncd proprio perché estromesso dal Cerchio magico. “Senatore, ha visto la foto di Berlusconi in mezzo a Luxuria e alla Pascale? Non le sembra ostaggio del Cerchio magico?”. Bonaiuti tira un lungo sospiro. Poi un altro ancora e alla fine dice: “Avete visto che non ho mai parlato di Berlusconi e di Forza Italia? Ecco, voglio mantenere l’impegno”.  

vladimir luxuria selfie berlusconi pascalevladimir luxuria selfie berlusconi pascale

 

Più secca Daniela Santanchè, un’altra che con il Cerchio magico si è scontrata, che non vuole neanche entrare lontanamente nell’argomento della cena di ieri: “Abbiate pazienza, non intendo minimamente occuparmi della faccenda”, taglia corto.

 

Resta la cortesia di Gasparri. Il vicepresidente del Senato parla volentieri della cena di Arcore e dice che “Berlusconi in foto sorride, ma appare un po’ perplesso, mentre chi è raggiante è Luxuria che ha fatto un colpaccio”. Che colpaccio? “Ma lei di questo campa, incontri, scontri, polemiche, anche per le sue serate e i suoi spettacoli. Poi, nel merito, non ho paura. Anche ieri ho sentito il Presidente e so che su matrimoni e adozioni dei gay lui è contrario. Sono quasi più preoccupato dal Sinodo, ma le cene di Arcore non mi spaventano. Tanto adesso dopo Luxuria arriva l’altro Vladimir, Putin, che ha posizioni più severe”.

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Ma non sembra che Berlusconi sia un po’ succube della fidanzata, che gli infila a cena ad Arcore anche Luxuria? Qui Gasparri è abilissimo a fingere di non capire la domanda: “Ma no, la Pascale ha le sue idee sui gay, io ho le mie, ma in un partito liberale ognuno rispetta le idee degli altri”. Però almeno lui della Pascale parla. Osa nominarla. Di questi tempi non è neppure poca cosa.

 

2. LUXURIA AD ARCORE VEDE BERLUSCONI E SUI DIRITTI DEI GAY È GIRAVOLTA POLITICA

Filippo Ceccarelli per “la Repubblica

 

E’ difficile dire se sia più balordo o più consolante, ma in Italia la politica seguita comunque a mettere in scena le situazioni più imprevedibili. E così ieri sera Wladimir Luxuria si è recata a Villa San Martino, Arcore, e lì ha incontrato a cena Silvio Berlusconi.

C’entra di sicuro Francesca Pascale, e con la sua intercessione c’entra questa benedetta legge sulle unioni civili di cui fra Pacs, Dico, Didore e altre sigle astruse si va parlando invano da un decennio almeno.

 

La fidanzata del Cavaliere, da qualche mese attivista dei diritti gay e a settembre celebratissima ospite di Luxuria al Gay Village, garantisce che Berlusconi è favorevole, o meglio è diventato favorevole a una qualche apertura su questo terreno. Fra lei e Luxuria, insomma, il canale appare propizio. Si vedrà in Parlamento.

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Ma al di là delle motivazioni di natura strettamente politica, la cenetta di ieri assume senz’altro un indubbio rilievo immaginario configurandosi (anche) come un caso di iper mega turbo trasformismo esistenziale e duplicato.

 

Lo si definisce in tal modo senza malizia, appellandosi semmai all’energia che promana dal prefisso e dalla particella «trans», che pure accompagna tante parole di questo tempo di eterna «transizione» e sorprendente «trasversalità».

 

Pare infatti inutile, prima che sconveniente, soffermarsi in questa occasione sull’umanità che nel corso degli anni ha varcato, anche in gruppo, quei cancelli. Né vale forse la pena di seguire con la dovuta pedanteria gli scambi non proprio amichevoli fra i due personaggi nel recente e travagliatissimo passato.

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Certo, nel 2006, quando Luxuria si presentò con Rifondazione alle elezioni politiche, Berlusconi buttò lì qualche sapida battuta da comizio, anche chiamando la folla a rispondere: «Volete voi mandare al governo Luxuria?». E il suo pubblico, ignaro di quel che sarebbe potuto accadere di lì a otto anni: «Noooo!!! Noooo!!».

 

Una volta eletta, d’altra parte, fu chiesto all’ex direttrice artistica di «Mucca Assassina» se odiava Berlusconi. «No» rispose lei, e questo le fece onore: «Anzi, lui oltretutto si trucca e mette anche i tacchi». Questa dei tacchi la replicò quando il Cavaliere fu affetto da una fastidiosa lombosciatalgia: «Succede anche a me quando sto molto in piedi».

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E tuttavia, anche prima del premuroso intervento della Pascale sarebbe ingiusto pensare che Silvione volesse davvero male a Wladimiro. Non che questo renda la faccenda meno grave — o forse in politica sì — ma certo tuto lascia pensare che l’omofobia berlusconiana, quando per esempio ammiccava toccandosi l’orecchio o diceva scemenze tipo «i gay stanno tutti dall’altra parte», era dettata dal marketing elettorale.

 

In realtà anche Berlusconi, come Luxuria, viene dallo spettacolo; e infatti lei se lo ricorda a Canale 5 quando organizzò una sfilata di moda trans e lui comparve a sorpresa in camerino: «Benventute a tutte queste signore!». Non solo, ma se da sempre il Cavaliere vive circondato da persone e collaboratori gay, seppure legittimamente e convenientemente «velati», una cospicua letteratura giornalistica e giudiziaria ha rivelato ai quattro venti che l’omosessualità, almeno quella femminile, non lo disturba per niente, anzi per dirla tutta gli piace assai.

 

«Se proprio non ce la fa ad appendere le mutande al chiodo — commentò ai tempi Luxuria con qualche buonsenso — gli consiglio di darsi una calmata perché a forza di correre dietro alle ragazzine gli vengono il torcicollo e il fiatone».

 

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Ma quella è un’altra storia. Questa di oggi, questa che li porta a cena e magari domani a battersi per lo stesso civile risultato, evoca piuttosto, senza tanti scrupoli, uno strano, inaspettato, ma sintomatico gioco di somiglianze tra due personaggi che sono anche due maschere, due «dive» e, dopo tutto, sopra tutto, due vite immerse nel caos di questo tempo.

 

Fossero solo la cipria e i tacchi! Berlusconi e Luxuria condividono molto più di quanto loro stessi forse immaginano. Le luci e i lustrini della ribalta, dalla «lux» al «sole in tasca», e poi la seduzione esasperata, l’ostentazione narcisistica oltre i limiti, l’esagerazione indossata con la massima disinvoltura.

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Due figure e due corpi in cui, sia pure in modi troppo diversi, l’elemento maschile e quello femminile si sono intrecciati fino a confondersi nel maquillage, nel camouflage, nella chirurgia estetica. Sarebbe bello vederseli anche in differita. Sarebbe bello che combinassero qualcosa di buono.

 

3. LUXURIA: DOPO TANTE DONNE A SILVIO FA BENE OCCUPARSI DI NOI

Tommaso Ciriaco per “la Repubblica

 

«Eh, eh, so già perché mi chiama...».

Tutti cercano Luxuria, attivista per i diritti Lgbt. Sta per varcare il cancello di Arcore. Deve cenare con Silvio Berlusconi e Francesca Pascale. Nel menù i diritti degli omosessuali.

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Una visita clamorosa.

«La vita è bella anche per questo. È piena di sorprese... . E poi gli elettori di FI, almeno secondo i sondaggi, sono più favorevoli di quelli del Pd alle adozioni e ai matrimoni tra omosessuali».

 

I sondaggi tanto cari al Cavaliere. Una mossa astuta?

«È nato prima l’uovo o la gallina? Non so se Berlusconi insegua i sondaggi o viceversa ».

 

Una svolta frutto della sensibilità della Pascale?

«È una ragazza molto intelligente e determinata, porta avanti sinceramente e senza calcoli questa battaglia. Gli avrà fatto una “capa tanta”. E poi… ah ah ah».

 

Dica.

«E poi troppe donne non hanno fatto bene al Cavaliere, magari dedicarsi a noi gli farà bene, almeno un po’…».

 

Senta, come nasce questo rapporto con il leader?

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«A luglio mi hanno chiesto un parere sulla tessera Arcigay e Gaylib chiesta da Francesca Pascale, ho detto che era una cosa positiva. L’ho chiamata per darle il benvenuto ».

 

E poi?

«E poi ci siamo sentite per un po’. A settembre è venuta al Gay village. Il giorno dopo ho parlato al telefono con Berlusconi, mi ha invitato a pranzo o a cena».

 

Fino al grande giorno.

«Sono a Milano, ne approfitto per andare a cena. L’appuntamento è alle 21. Alle 20 mi manda una macchina».

 

Sarà un’esperienza imperdibile. Lei cosa dirà?

«Ho una domanda per Berlusconi: Pascale ha detto che è favorevole a nozze e adozioni gay, Gasparri sostiene che non è vero, cosa ne pensa il diretto interessato?».

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Di certo in nove anni di governo non ha mai legiferato sui diritti civili.

«Se si escludono Radicali e sinistra-sinistra, il resto del centrosinistra – di cui ho fatto parte - ha disatteso le promesse».

 

Ci fu uno scontro politico, mentre nel centrodestra nulla.

«E infatti io vado, ascolto. Sono una persona di sinistra e resto tale. Ma ben vengano gli accordi trasversali, magari per arrivare a un decreto o a un voto di fiducia su questi temi».

 

Forza Italia seguirà il suo leader?

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«Se uno come Berlusconi dice queste cose, il resto del partito dovrà adeguarsi».

 

Ricambierà l’invito?

«E dove lo invito, a casa mia?».

 

Non saprei.

«Il Gay village è finito. No, guardi, va bene così».

 

Gli porterà una tessera onoraria? Può essere un gesto politico forte.

«Oddio, dovevo portare qualcosa? Ora vedo cosa posso fare!».