GIUSTIZIA È SFATTA - I PM CHIEDONO L’ARCHIVIAZIONE PER DOMENICO CRISCITO, INDAGATO PER FRODE SPORTIVA E PUNITO, PER QUESTO, CON L’ESCLUSIONE DAGLI EUROPEI - L’IPOCRISIA DI ABETE: “LA SUA ESCLUSIONE ERA COLLEGATA AD UNA UNA QUESTIONE DI SERENITÀ” - E PER BONUCCI, ANCH’EGLI INDAGATO, NON C’ERA LA STESSA ESIGENZA?...

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Da "Corriere.it"

Ha saltato gli ultimi Europei perché indagato per frode sportiva, ma ora la stessa accusa chiede l'archiviazione per Domenico Criscito e altri tre giocatori. Il difensore dello Zenit San Pietroburgo e della Nazionale era stato raggiunto all'accusa mentre si trovava in ritiro a Coverciano, alla vigilia della partenza per la Polonia e l'Ucraina, ed era di conseguenza stato escluso dal giro azzurro.

L'INCHIESTA DI CREMONA - Il filone d'indagine era quello di Cremona («Last Bet») e Criscito, insieme a Rodrigo Palacio, Marco Dainelli e Omar Milanetto, era stato inserito nel registro degli indagati dalla procura di Genova nel luglio successivo per via di un presunto summit al ristorante prima del derby con la Sampdoria dell'anno precedente (vinto 2-1 dai rossoblù). Poiché i risvolti di quel vertice nel ristorante genovese

LA RICHIESTA D'ARCHIVIAZIONE - Martedì il pubblico ministero della procura di Genova, Biagio Mazzeo, ha chiesto l'archiviazione del fascicolo relativo alla presunta combine sul derby Genoa-Samp dell'8 maggio 2011. Gli indagati di frode sportiva, «assolti» dalla pubblica accusa, sono gli ex giocatori genoani Criscito, appunto, Milanetto, Dainelli e Palacio.

Nello stesso fascicolo è indagato per favoreggiamento il capoultrà genoano Massimo Leopizzi: per lui è stata presentata analoga richiesta per quanto riguarda una vicenda già prescritta, quella relativa alla combine Genoa-Venezia del 2005. Decisive le dichiarazioni dell'allora capitano rossoblù Marco Rossi e dell'ex doriano Luciano Zauri, che hanno negato di essere a conoscenza di qualsiasi ipotesi di combine.

«NON C'ERA PRESUNZIONE DI COLPEVOLEZZA» - La Federcalcio, chiamata in causa per l'esclusione del difensore dal giro della Nazionale proprio alla vigilia degli Europei, risponde attraverso il suo presidente Giancarlo Abete che «non era collegata ad una logica di presunzione di colpevolezza» del giocatore, ma a una questione di serenità «in relazione al momento particolare che stava vivendo il giocatore ed anche tutto il gruppo azzurro, con la perquisizione all'alba a Coverciano che avrebbe creato una dimensione mediatica che avrebbe accompagnato il giocatore e la squadra per tutta la durata dell'Europeo». Secondo Abete, quindi, questo è un grande momento per Criscito che «ha manifestato la volontà di tornare in Nazionale».

 

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