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Salvo Mistakes per Dagospia
Il lavoro straordinario per l'apertura dei musei statali per il 1° maggio 2013 non è ancora stato pagato. Straordinario, non è vero? Allora forse non è straordinario che il personale dei Beni Culturali, prima di dare nuove disponibilità per lavoro straordinario, ci pensi due volte.
Ora, è bene sapere che proprio dal Collegio Romano, sede del Ministero e dello spettabile ministro Franceschini, arrivano i soldi per pagare le aperture straordinarie. Ma se dalle Alpi al Cie di Lampedusa i dipendenti culturali di tutta Italia devono attendere più di 12 mesi per ricevere una somma oscillante tra i 60 e gli 80 euro, ci si può meravigliare che il personale di vigilanza lasci chiusa la maggior parte delle aree archeologiche e delle gallerie d'arte per la Notte dei Musei 2014?
Si può ipotizzare sommessamente che le casse del Ministero siano vuote? O che al Collegio Romano varino progetti senza coperture, con lo stile della campagna-sconti da 80 euro di Pittibimbo?
Come che sia, qualcuno l'ha detto al romanziere Franceschini prima della conferenza stampa kamikaze di ieri? Il suo spirito acre e ribelle, un po' Bolaño, un po' Zavattini, doveva presentare le aperture straordinarie della Notte dei musei ma ha puntato l'attenzione solo sulla chiusura del Colosseo. Colpo da maestro, Fellini lo avrebbe affiliato. I giornalisti ipnotizzati non chiedono la lista dei musei aperti nella Notte del 17 maggio (il sito del Ministero ancora non la presenta, 24 ore dopo la conferenza stampa e a 72 ore dall'evento), ma in redazione fioccano le verifiche sui musei di Roma.
Chiuse tutte le aree archeologiche, la Galleria Borghese, la Galleria Spada, Palazzo Barberini, Palazzo Altemps eccetera eccetera.
Ricapitolando: non è straordinaria la chiusura del Colosseo, visto che l'anfiteatro - come ricorda Repubblica - non ha mai partecipato alle adunate notturne di massa. La battuta del Ministro conquista comunque i titoli di tutti i quotidiani. âUna vergogna", "Un caso", "Una beffa", "Il buio". La notizia della Notte dei Musei sparisce.
Solo Adriano La Regina, su Repubblica, mette a fuoco la questione centrale: "Queste nostre istituzioni sono stremate, a corto di personale, e non solo per la custodia, ma anche per la tutela del territorio, per la conservazione dei monumenti. Chi si vuole precettare se non ci sta più nessuno?".
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