CI HA PROVATO CON LA GIORNALISTA: VA LINCIATO? - IL LEADER LIBERALE TEDESCO RAINER BRÜDERLE SULLA GRATICOLA PER LE “AVANCES INSISTENTI” ALLA CRONISTA LAURA HIMMELREICH - IL FATTACCIO SAREBBE ACCADUTO UN ANNO FA IN UN HOTEL DI STOCCARDA - ORA LEI HA RACCONTATO TUTTO IN UN ARTICOLO INGUAIANDO IL POLITICO, CHE PER IL 90% DEI TEDESCHI DOVREBBE “AMMETTERE L’ERRORE” - SUI SOCIAL NETWORK ACCUSE DI SESSISMO…

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Paolo Lepri per il "Corriere della Sera"

Rainer Brüderle tace. Difeso dai suoi colleghi di partito, il numero uno liberale nelle elezioni del 22 settembre si è limitato a dire, con toni orgogliosi: «Ci possono insultare, ma non ci priveranno delle nostre convinzioni e del rispetto di noi stessi». Parlava in generale.

Niente di esplicito, invece, sull'articolo della giornalista di Stern Laura Himmelreich che lo ha accusato di averle rivolto un anno fa frasi inappropriate e avances insistenti nel bar di un hotel di Stoccarda alla vigilia di una manifestazione della Fdp. Non ha intenzione di scusarsi, insomma, nonostante il sondaggio della Bild am Sonntag secondo cui il 90 per cento dei tedeschi vorrebbe che ammettesse l'errore e il 45 per cento che abbandonasse il proprio incarico. «Un silenzio pericoloso», ha scritto la Süddeutsche Zeitung.

Ma l'ex ministro dell'Economia è l'unico a tacere. Si sentono in questi giorni molte altre voci. Il caso che lo ha coinvolto sta facendo «gridare» migliaia di donne che denunciano il ricatto del sessismo e un ruolo di subalternità dal quale continua a essere difficile liberarsi. Alla fine della settimana scorsa, poche ore dopo la pubblicazione dell'articolo di Laura Himmelreich, Twitter è stato sommerso da un'ondata di messaggi.

È stata una sorpresa un po' per tutti. Si è aperto un dibattito importante in una società che è molto meno moderna di quanto comunemente si ritiene. Hanno partecipato anche tanti uomini. E non sono mancati, a fianco degli oltranzisti, quelli che hanno fatto la loro autocritica. «Mi avete fatto riflettere», è stato uno dei concetti più frequenti.

La prima a rimanere stupita è stata proprio Nicole von Horst, che con Anne Wizorek ha avuto l'idea di lanciare la campagna. «Non sono stata nemmeno in grado di leggere tutti i tweet e di rispondere», ha detto a Deutsche Welle. L'idea era proprio quella di rendere pubbliche le tante esperienze negative prese dalla vita di tutti i giorni. E così è stato. La maggioranza dei messaggi racconta episodi reali, storie di violenze grandi e meno grandi in cui il sessismo è sempre l'ideologia di riferimento.

Nicole von Horst non vuole però che, spento il computer, tutto torni come prima. A suo giudizio va creata una «piattaforma» che aiuti le donne a reagire a molestie e discriminazioni e faccia conoscere vicende positive che possano essere esempi utili per reagire. Intanto, però, c'è chi, come Mahriah, ha scritto su Twitter: «Grazie a tutto questo, mi sento meno sola nella società». Anche se piccolo, è già un risultato.

 

Rainer Bruederle rainer bruederle angela merkel Bruederle e Himmelreich Rainer Bruederle e la reporter di Stern Laura Himmelreich r