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“UN CONFLITTO COMMERCIALE NON HA VINCITORI MA SIAMO PRONTI A LOTTARE FINO ALLA FINE” – LA CINA SI MOSTRA DISPONIBILE AL DIALOGO CON GLI STATI UNITI SUI DAZI MA XI TRATTERÀ SERIAMENTE CON TRUMP SOLO IN PRESENZA DI GARANZIE - PECHINO LAVORA DA TEMPO SU TRE FRONTI: RAFFORZARE IL MERCATO INTERNO, AUMENTARE LA PRESSIONE SUGLI STATI UNITI (BLOCCHI ALL'EXPORT DELLE TERRE RARE E EROSIONE DEL DOMINIO DEL DOLLARO) E RIPOSIZIONARSI COME POTENZA RESPONSABILE SULLA SCENA GLOBALE PER...
Lorenzo Lamperti per la Stampa - Estratti
«Se lottiamo, lotteremo fino alla fine. Se parliamo, la nostra porta sarà aperta».
La Cina si mostra disponibile al dialogo commerciale con gli Stati Uniti, soprattutto se sarà in grado di presentarli in una posizione di debolezza, con Donald Trump come il più bisognoso di un accordo. Ma intanto procede spedita i preparativi per una «guerra prolungata», non a caso il titolo di un vecchio saggio di Mao Zedong che i media statali hanno suggerito di rileggere per evitare disfattismi o trionfalismi e prepararsi a un lungo scontro.
xi jinping e donald trump - illustrazione the economist
Per farlo, Pechino lavora da tempo su tre fronti: rafforzare il fronte interno, aumentare la pressione sugli Stati Uniti, riposizionarsi come potenza responsabile sulla scena globale. Sono i tre anelli della strategia con cui la Cina conta non solo di resistere ai dazi di Donald Trump, ma anche di vincere la guerra commerciale.
L'anello interno è il più vicino al fulcro vitale. Con due parole chiave: consumi e autosufficienza. Da anni il Partito comunista lavora per rafforzare i primi e avvicinare la seconda. Per trasformare la Cina da «fabbrica del mondo» a società di consumi, nel 2020 Xi Jinping ha approntato la strategia della «doppia circolazione», in cui il flusso interno è prioritario a quello esterno, per ridurre la dipendenza dall'export. Per perseguire l'autosufficienza tecnologica, è stato predisposto il piano Made in China 2025, allo scopo di potenziare la produzione nazionale di chip, intelligenza artificiale e industria tecnologica verde.
XI JINPING DONALD TRUMP - MEME
(…)
Ma Xi sa che per resistere alla guerra commerciale ha bisogno di un mercato interno più forte, obiettivo lontano dal realizzarsi. Per provare a stimolare la spesa, il governo ha da poco lanciato un piano speciale sui consumi. Tra le misure, sussidi per le coppie per contrastare il calo demografico e una serie di misure per rafforzare il sostegno al credito, allentando le regole per i prestiti forniti dalle banche. Via poi a un ampio pacchetto di obbligazioni speciali per stabilizzare il settore immobiliare e sostenere la cosiddetta «politica vecchio per nuovo», con sussidi elargiti per acquistare prodotti digitali o veicoli elettrici dei marchi nazionali.
meme sulla guerra commerciale cina e usa
Nel secondo anello, si punta ad aumentare la pressione sugli Usa. Non solo con la raffica di risposte simmetriche ai dazi, ma anche con quelle asimmetriche come i blocchi all'export delle terre rare. Si punta poi a premere sul dollaro. La Banca centrale ha appena annunciato un piano per l'internazionalizzazione dello yuan e del sistema di pagamento Cips, su cui punta per smarcarsi dallo Swift. Obiettivo: promuovere l'utilizzo della sua moneta negli scambi coi Paesi partner e schermarsi dalle sanzioni. Non un tentativo di sostituzione «tout court», quanto di erosione del dominio del dollaro per realizzare una sorta di duopolio in cui gli Usa avrebbero meno armi per colpire lo sviluppo cinese.
Nell'ultimo anello, la Cina cerca di presentarsi globalmente come garante del libero commercio e fattore di stabilità, in un mondo reso più incerto da quello che definisce «bullismo unilaterale» di Trump. Xi è da poco tornato da un tour nel Sud-Est asiatico, dove ha firmato decine di accordi con Paesi chiave per i flussi commerciali come Vietnam, Malaysia e Cambogia. Si punta poi a un insperato disgelo con Giappone e Corea del Sud, vicini e storici alleati degli Usa. Tokyo ha fatto sapere alla Casa Bianca di essere disposta a concessioni per un'intesa sui dazi, ma ha respinto clausole anti cinesi.
(…) «Una guerra commerciale non ha vincitori, ma siamo pronti a combattere fino alla fine», ripete da settimane. Tradotto: la Cina vuole un accordo, ma Xi tratterà seriamente con Trump solo in presenza di garanzie. Nel piano dei tre anelli non c'è spazio per segnali di debolezza.
VLADIMIR PUTIN, DONALD TRUMP E XI JINPING PATTINANO SUL GHIACCIO - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK
VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP XI JINPING - MATRIOSKE
XI JINPING - DONALD TRUMP - VLADIMIR PUTIN
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