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1. IL GRANDE FLOP DEL BANDO PER LE STARTUP: PORTALE BLOCCATO, DISASTRO NEL CLIC-DAY
Riccardo Luna per "La Repubblica"
Il portale delle startup è crollato. Quello che poteva diventare uno dei riferimenti della innovazione in Italia, con 190 milioni di euro (tanti soldi) da distribuire a nuove imprese innovative nel sud, si è schiantato non all'arrivo, ma alla partenza. Appena lo hanno messo online. Come una nave varata con uno squarcio sullo scafo. à andato a picco fra le proteste e lo sbigottimento di migliaia di giovani in attesa di poterlo usare.
Il 4 settembre doveva essere il ClicDay, il giorno in cui partiva la gara per ottenere i finanziamenti con un clic per inviare la domanda. Ã diventato il FlopDay, l'ennesimo in questo paese dove le figuracce per i siti della pubblica amministrazione non si contano, a partire dal celebre caso di Italia.it.
Il sito si chiama SmartStart, che vuol dire partenza intelligente: una beffa a questo punto. Lo gestisce Invitalia, che è l'Agenzia per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo delle imprese. Azionista unico, il ministero dell'Economia e delle Finanze, ma questa operazione è firmata dal MISE, il ministero dello Sviluppo Economico, che è responsabile della politica di incentivi alle startup che ha portato a nuove misure legislative con il governo Monti.
à qui che lo scorso inverno scoprono di avere 190 milioni di euro di fondi europei da spendere in sei regioni del sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia Sardegna o Sicilia). Come? Invitalia decide di erogarli con questo bando per imprese "che operano nell'economia digitale" o "realizzano programmi di investimento a contenuto tecnologico per valorizzare economicamente i risultati della ricerca pubblica o privata".
I criteri sono molto larghi: si va dalle imprese fino a 50 addetti e 10 milioni di fatturato fino al gruppo di amici con una idea che ancora non hanno costituito la società . Tutti. E questo genera tensioni anche all'interno del MISE dove molti sono contrari a una procedura che sembra ricordare i finanziamenti "a pioggia", ma ormai la macchina è in moto e l'obiettivo di finanziare circa mille società con 190 mila euro ciascuno prevale su tutto.
La partenza viene fissata al 4 settembre, giorno del rilascio del sito, unico strumento per presentare le domande. Il tam tam che scandisce il conto alla rovescia è notevole. Sulla pagina Facebook di Smart-Start si leggeva un annuncio del tipo: "1882, Thomas Edison inaugura la prima rete a illuminazione elettrica; 1888 George Eastmn registra il marchio Kodak; 1998 Page e Brin fondano Google; 2013 apre SmartStart".
L'attesa è febbrile perché la procedura di assegnazione dei fondi è "a sportello", si legge sul sito. Vuole dire che, soddisfatti i requisiti richiesti, i fondi verranno erogati a chi ha presentato prima la domanda e quando i soldi finiscono, tutti gli altri restano a secco. Per questo l'attesa per decine di migliaia di ragazzi ieri mercoledì era altissima.
Ma subito si è capito che qualcosa non andava. Il sito non funzionava, il form da riempire si impallava, la Sardegna era sparita e il numero pin che ciascuno doveva ricevere per procedere non arrivava. Sulla pagina Facebook sono iniziati i malumori e la prima risposta è stata "non preoccupatevi, abbiamo un eccesso di accessi". Ma con il passare delle ore si è visto che non era vero. E la protesta è montata.
Questi alcuni commenti: "Bello sapere che INVITALIA, che non è capace di implementare un sistema di registrazione, debba essere l'ente valutatore dei NOSTRI progetti tecnologici......"; Presenteremo un progetto innovativo per rifare il portale per la presentazione delle domande"; "Un professionista non può perdere 6 ore davanti ad un sito che non funziona. à avvilente oltre che assurdo."
Dopo una serie di patetiche scuse, sempre su Facebook SmartStart ieri ha postato questo status: i "I nostri ringraziamenti: state dimostrando tutta la vostra passione e la vostra forza di volontà ". Sul sito intanto ieri notte campeggiava ancora questo annuncio: "Confermiamo che stiamo lavorando per assicurare la piena funzionalità del sistema. Vi terremo costantemente informati tramite il portale e ci scusiamo ancora per il disagio". Né Start né Smart.
2. GOVERNO: DE MONTE-GELLI (PD), RISPONDA SU FLOP CLIC DAY
(ANSA) - "Doveva essere il clic-day, ovvero il giorno in cui on line si assegnavano 190 milioni per le startup delle aziende del Sud. E' stato purtroppo il tilt-day, il portale si e' infatti subito bloccato e migliaia di domande sono rimaste inevase. I ministri dell'economia e dello sviluppo economico chiedano conto ad Invitalia, societa' interamente pubblica che gestisce il bando, del grave infortunio".
Lo affermano i parlamentari renziani del Pd Isabella De Monte e Federico Gelli, che sull'argomento preannunciano anche un'interrogazione urgente. "L'intera gestione del bando sembra discutibile, con l'assegnazione a pioggia dei finanziamenti, -proseguono gli esponenti dem- il suo esito finale con il portale bloccato impone un intervento urgente del governo".
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